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In questo articolo dedicato alla 1000Miglia per la rubrica “Automobili Leggendarie” parleremo di un marchio, in questo caso britannico, un brand di automobili sportive, disegnate con linee che lascerebbero intravedere a mia opinione tutto lo stile inglese. Generalmente le Austin Healey presenti alla 1000Miglia sono nella versione spyder, (si tenga presente che le autovetture ammesse alla celebre competizione non possono essere oltre il 1957) quelle autovetture di un tempo che recevano il grande fascino della leggerezza, del vento nei capelli, quelle automobili che spesso erano guidate dagli attori e dai playboy di quegli anni. Anni magnifici nei quali tutto era veramente bello, gioioso. In quegli anni era un po’ tutto da scoprire. Considerate che il mondo era da poco uscito da un sanguinoso conflitto mondiale quindi, tutto era da rifare e le persone avevano voglia di fare, di andare avanti, di realizzarsi. Non sarebbe la prima volta che il mercato cinematografico Hollywoodiano di quegli anni passati, propone auto spyder con la diva di turno sul sedile passeggero con il classico foulard che trattiene gli spumeggianti capelli biondi. Il fascino delle automobili spyder è davvero senza confini. Torniamo ora alle nostre Austin Healey. Il marchio britannico nacque nel 1952. Un brand automobilistico quindi abbastanza recente, un po’ come Lotus, un marchio automobilistico che anche in questo caso sarebbe nato in un periodo non particolarmente turbolento. Come accadde per molte aziende, tuttavia anche Austin Healey nonostante sia nata in un momento in cui, come precedentemente accennato era tutto da rifare, da creare, e l’euforia del dopoguerra si faceva sentire con una grande positività ed una gran voglia di emergere, probabilmente non resistette alle sfide dei tempi. La fabbrica di auto sportive nacque con una joint venture da Leonard Lord della divisione Austin dell’inglese British Motor Company, conosciuta anche come BMC e Donald Healey che a quei tempi era un pilota automobilistico piuttosto famoso ma non solo, il pilota aveva una grande esperienza sia nel settore della progettazione automobilistica che come designer. Anche in questo caso stiamo parlando di un brand automobilistico, che per una serie di vicissitudini non sarebbe riuscito a mantenere la propria autonomia produttiva ed economica, come accadde per altri grandi marchi quindi, venne assorbito o meglio, nello specifico dovette subire la fusione con la britannica Jaguar nel 1968, permettendo la nascita della BMH ovvero la British Motor Holding che a sua volta venne assorbita dalla British Leyland. Ora però arriveremo ai nostri giorni in cui il nome Austin sarebbe divenuto proprietà della Nanjing Automobile, quell’azienda che avrebbe acquistato l’ MG Rover che successe alla BMH quando fallì nel 2005. Quando il proprietario dell’azienda Donald Healey vendette la Donald Healey Motor Company venne registrato un marchio nuovo, l’Healey Automobile Consultant di proprietà della famiglia omonima fino al recente 2005. In seguito il marchio venne acquisito dalla HFI Automotive. Ora però analizzeremo queste vetture di altri tempi. Le Austin Healey devo dire essere vetture sportive molto affidabili, sofisticate e precise, autovetture dalle linee molto british, automobili realizzate in modo particolare per pura passione ma in possesso di una perfezione ingegneristica ed un’ eccellenza tecnica non trascurabile.
Austin Haley 100 BN1 venne prodotta dal 1953 al 1955. Sempre nel 1955 seguì la 100S, una vettura davvero particolare se consideriamo il fatto che questo modello è stato prodotto il solamente 50 esemplari, una versione di automobile sportiva quindi molto limitata e realizzata per la gara con il corpo in alluminio, una grande innovazione per quei tempi. L’ Austin Healey 100 S è così chiamata in onore a Sebring, per questo motivo reca la “S” dopo la sigla 100. E’ bene ricordare che un anno prima, nel 1954 Austin Healey con il modello speciale da 220 cavalli ottenne non pochi rekord mondiali di velocità facendosi onore nelle Bonneville Salt Flats in Utah negli Stati Uniti d’America.
Dal 1955 al 1956 fu la volta dell’ Austin Healey 100M edizione limitata, una vettura tuttavia dalle ottime prestazioni. L’anno successivo 1957 esordì la Austin Haley 100-4 BN2. Lo stesso anno la fabbrica britannica esordirà con la Austin Haley 100-6 BN4, un modello 2+2 importante per il fatto che in quell’anno con questo particolare modello Austin Haley inaugurerà una nuova serie di autovetture montanti motori a 6 cilindri. Dal 1957 al 1959 Austin Healey passerà ai carburatori SU da 1 ¾ mantenendo però la disposizione 2+2. Dal 1958 al 1959 nasce la BN6 Austin Haley 100-6 una vettura di tipo “duetto” biposto. Dal 1959 al 1961 la fabbrica inglese proporrà modelli come le BN7 Mark I (biposto), la BT7 Mark I 2+2. Dal 1961 al 1962 saranno commercializzati modelli come la BN7 Mark II bi posto, BT7 Mark II 2+2 , BJ7 Mark II (bi posto). Dal 1962 al 1964 verrà proposto il modello BJ7 Mark II, dal 1964 al 1967 saranno protagoniste le Austin Healey BJ8 Mark I. 1958 – 1960: in quel periodo usciranno le AN5 Mark I ‘Bugeye  US’ ‘Frogeye UK’, dal 1961 al 1964 nascerà la Austin Healey AN6  AN7 Mark II. Dal 1964 al 1966 fu la volta della AN8 Mark III che proseguirà fino al 1969 seguirà la AN9 Mark IV e fino al 71 un a vetture realizzata esclusivamente per il mercato inglese: la AN10 Mark V
La Austin-Healey 3000, conosciuta anche come “Big Healey”, fu un’auto sportiva britannica prodotta dalla Austin Healey (marchio parte del gruppo BMC) tra il 1959 ed il 1967. Una nota di riguardo va a questa vettura realizzata dal 1959 al 1961, un vettura che divenne nota anche come Mark 1. Questo modello di Austin Healey si differenziò dal modello precedente 100/6. In questo caso la Mkl montava motore a 6 cilindri in linea ad aste e bilancieri oltre che una cilindrata non trascurabile di 2912 cc con alesaggio aumentato a 83,36 mm, rapporto di compressione 9:1. La vettura montava due carburatori SU HD6 semi invertiti. Il motore di questa autovettura permetteva lo sviluppo di 124 cavalli di potenza a 4000 giri al minuto. Con questo particolare motore la vettura inglese era in grado di arrivare alla velocità di 183Km orari. I freni anteriori erano Girling a disco. Questo modello di Austin Healey veniva proposto in due versioni una biposto ed una 2+2. Anche questa vettura prevedeva alcuni optional. A disposizione si sarebbero potuti scegliere le bellissime ruote a raggi, l’ overdrive, il parabrezza laminato, il piantone sterzo regolabile, il capottino rigido in vetro resina, la verniciatura a due colori ed il riscaldamento. Il riscaldamento, quello che oggi è di serie in quella vettura ed in quegli anni passati era un optional. Nel 1959 la vettura venne equipaggiata di starter automatico che poco dopo venne scartato per poca affidabilità. Alla fine del 1959 venne inserito un radiatore maggiorato. L’anno successivo la vettura venne equipaggiata di gomme Dunlop RS5, sempre a fine 1959 vennero modificati i catarifrangenti posteriori ed ingranditi i fanali. Di questo modello vennero prodotti 13.650 esemplari.

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Maira Alcantara
Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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