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Lo scorso anno parlammo di marchi leggendari riguardo alle autovetture che partecipano alla 1000Miglia. Non è mai una ripetizione, ogni volta si scoprono tanti dettagli nuovi relativamente a questo argomento. Il mese di giugno si avvicina e con questo mese tipicamente primaverile si avvicina anche la tanto attesa 1000Miglia 2021.In questo periodo che precede la competizione bresciana più bella del mondo, riguardo alle automobili storiche, ci sentirete quindi spesso parlare di vetture di un tempo passato. Parleremo di marchi gloriosi di autovetture ormai scomparsi dal panorama industriale nel settore dell’automobile, ma anche brand automobilistici che avrebbero sconfitto le sfide di un tempo particolarmente instabile, riuscendo a sopravvivere sino ai nostri tempi per offrirci automobili davvero stupende. Tanto è cambiato dall’epoca delle 1000Miglia di velocità. Sono stati fatti tanti passi avanti nella progettazione e nella realizzazione delle autovetture tuttavia le automobili del passato, possiedono a mia opinione qualcosa di particolare, di meraviglioso, un fascino davvero unico che solamente una vettura fatta completamente a mano è in grado di possedere. In questo caso la 1000Miglia credo sia più che una gara di regolarità, una grande testimonianza dei tempi passati, della storia e della cultura che da sempre contraddistingue la nostra bella nazione. Per la rubrica “automobili leggendarie” in onore della 1000Miglia proporremo un articolo riguardante un brand automobilistico teutonico importante e sportivo, la BMW, un marchio ancora molto desiderato dai driver di tutto il mondo e dai numerosi appassionati che desiderano poter guidare una vettura sportiva ed al contempo elegante e confortevole, in grado di offrire ottime soddisfazioni alla guida. In effetti la sigla BMW riporterebbe il piacere della guida. Probabilmente i più non conoscono la derivazione del nome del brand tedesco quindi tanto per iniziare a capire questa bellissima vettura cercheremo di capire cosa significhi BMW. Il significato della sigla BMW è Bayerische Motoren Werke, un nome particolare che ricorda prima di tutto le origini della vettura, ovvero uno dei più grandi distretti tedeschi: la Baviera. Il nome di questa marca di autoveicoli però avrebbe anche un secondo significato ovvero riguarderebbe il fatto che BMW sarebbe in grado si fornire motori adatti alle più svariate esigenze. La BMW nacque dalla Rapp Motorenwerke GmbH, una fabbrica specializzata nel campo dei motori aeronautici nel lontano periodo della prima grande guerra: il 1913. Due anni più tardi il mondo entra nel primo conflitto, scatenando la prima guerra mondiale e logicamente anche la Germania fa la propria parte quindi la Rapp si adoperò per servire l’impero germanico nel campo dell’ aeronautica militare. In quegli anni probabilmente la fabbrica di motori aeronautici non avrebbe certamente immaginato che alcuni periodi più tardi, a causa di alcune vicissitudini, sarebbe divenuta un’azienda di produzione automobilistica. Siccome nel 1913 le automobili pare non fossero un grande buisness, per il fatto che non tutti potevano vantare il possesso di un’automobile, BMW iniziò ad occuparsi di motori per aerei certamente più redditizi. In quel periodo possedere una vettura, come già spiegammo in alcuni precedenti articoli fu un lusso per pochi ricchi dell’epoca. In genere le persone che avessero avuto la necessità di spostarsi per lavoro, quindi avventurarsi in lunghi viaggi, in quegli anni in genere usavano il treno, certamente meno costoso e più veloce di una vettura di quel periodo. La Rapp in quei lontani anni aveva la propria sede a Monaco di Baviera come pure la Gustav Otto, nella quale i motori aeronautici venivano installati sugli aerei. Nel 1916 però la Gustav Otto fallì, andando in banca rotta e dalle ceneri dell’azienda, come l’araba fenice, nacque la Bayerische Flugzeugwerke AG detta anche (BFW), tuttavia l’anno successivo l’azienda effettuò un cambio di nome passando a Bayerische Motoren Werke GmbH. Esisterebbe un certo legame fra la vecchia azienda Rapp e l’origine del nome BMW AG, un legame presente anche nel logo del brand teutonico. Nel 1918 la BMW si allargò e divenne una società per azioni tuttavia alla fine della prima guerra mondiale, cessò la produzione dedicata ai motori per aerei, dato che i vincitori del conflitto, tramite il famoso trattato di pace siglato a Versailles, sanzionano la Germania proibendole di produrre motori aeronautici. La proibizione nella produzione di motori per aerei obbliga quindi la BMW a prendere differenti decisioni per quanto riguarda la produzione. Nel periodo iniziale l’azienda avrebbe iniziato a produrre freni per treni e motori integrati. Il successo di BMW in quel preciso settore fu incredibile al punto che la Knorr Bremse AG, una società berlinese, nel 1920 entrò nella maggioranza di BMW e da fuori città trasferì a Monaco di Baviera la sede della fabbrica. In questo caso BMW mutò il proprio status di azienda indipendente. Con il 1922 tuttavia arrivò il momento di un ulteriore cambiamento per il brand teutonico. Camillo Castiglioni investitore del settore aeronautico e maggior azionista della Knorr Bremse decise di acquistare il nome BMW. Da quel momento la fabbrica inizia a ospitare la BMW e quindi anche la fabbricazione di motori ma il nome dell’ azienda ospitante mutò in BMW. Nel 1923 BMW lanciò la prima motocicletta R13, nel 1932 la BMW 303 la prima autovettura costruita interamente dall’ azienda tedesca, una vettura disponibile anche nel modello Spyder con motore 800 a 4 cilindri di derivazione Seven. L’anno successivo fu la volta della BMW 303 nettamente più elegante del modello precedente. In questo caso la 303 fu la prima vettura BMW a 6 cilindri recante la tipica calandra a doppia ellisse. Il 1936 fu l’anno della 326, la prima vettura con portiere posteriori, e della 308 una vettura sportiva che tre anni dopo avrà un buon successo al rally Rac guidata dal pilota inglese Abiegeg Fane. Nel 1940 proprio questa vettura si aggiudicherà la 1000Miglia con il pilota tedesco Huschke von Hanstein, Purtroppo come accadde per moltissime aziende di quell’instabile periodo storico arrivò il secondo conflitto mondiale che costrinse BMW a sospendere la realizzazione di automobili e di moto per tornare alla produzione di motori aeronautici. Nel 1950 tuttavia il brand tedesco tornerà alla produzione di automobili e di moto esordendo ancora una volta con una berlina elegante, la 501 presentata all’autosalone di Francoforte e commercializzata l’anno successivo. Questa vettura è da considerarsi la prima BMW dell’epoca moderna. La 501 fu realizzata in varie versioni, berlina, coupè e cabrio. La vettura fu in possesso di una gamma di motori composti da due unità sempre a 6 cilindri nelle varianti 2,0 – 2,1 ma anche un potente motore 2,6 V8. Nel 1956 BMW decise di produrre una vettura di segmento economico ma molto innovativa, una vettura cui dedicammo interamente un articolo, la piccola ISETTA, quella piccola vettura (paragonabile alla moderna SMART) che salvò BMW dalla crisi. Nel 1956 venne proposta la BMW 507 spyder ancor’oggi ritenuta una delle automobili tedesche più belle della storia. Una curiosità: negli anni 50 BMW tornò in profonda crisi quindi si palesò nientemeno che una salvifica fusione con Mercedes Benz, tuttavia l’idea non fu coerente con i progetti del destino, dato che la situazione portò BMW a superare la crisi in atto quando la famiglia Quandt entrò nell’ azienda bavarese che tutt’oggi è di sua proprietà. Per quanto riguarda le auto BMW sono da sempre caratterizzate da alcuni particolari che le contraddistinguono come altissima qualità della meccanica e prestazioni elevate. Dalla nascita del marchio sino ad oggi BMW non ha mai optato per motori di tipo 6 cilindri a V ma sempre a 6 cilindri in linea. Questa particolarità rende le BMW vetture praticamente uniche nel loro genere. Per quanto riguarda le linee BMW ha sempre avuto l’intuizione di fare in modo che venissero sempre curate dai migliori progettisti e designer di autovetture come Paul Bracq, Claus Luthe ma anche designer italiani del calibro di Giovanni Michelotti e Giorgetto Giugiaro. Una BMW si identifica immediatamente. Non è possibile confondere questa vettura con quelle di altri marchi, per via di alcuni particolari unici come la calandra ad 8 orizzontale o “a doppio rene” che nell’arco degli anni si sarebbe allargata, per gli occhi considerati ad angelo e per il muso che ricorda uno squalo. Tanto per citare una curiosità in relazione al marchio che si è sempre sostenuto ricordasse, nei riquadri bianchi ed azzurri le eliche di un aereo a ricordo del passato di BMW. Tuttavia sembra che al contrario i colori bianco ed azzurro riguardino i colori bavaresi, che in effetti sono di color bianco e celeste, tuttavia la composizione dei riquadri potrebbe ricordare l’elica in movimento degli aerei cui BMW fu in passato protagonista. Sembra che il marchio ad effetto “elica d’aereo” possa essere stato escogitato come un sistema per aggirare una legge tedesca di quel periodo, una regola che avrebbe vietato l’utilizzo di simboli nazionali nei marchi aziendali e commerciali. Ora cercheremo di capire quali sono le 4 vetture BMW più belle in assoluto dato un recente sondaggio portato a termine di una rivista del settore automobilistico.

Al primo posto metterei BMW M3 E 30 nata nel 1985 una 4 cilindri 2,302cc da 195 CV a 6750 giri. Una vettura portata a 238 CV con motore 2,5 litri M3 Sport Evolution, una serie limitatissima a soli 600 esemplari con una linea da capogiro in grado di offrire prestazioni superbe. Al secondo posto BMW M5 E 60. Una vettura dalla bellezza davvero particolare con motore V10 5 litri da 500 CV sviluppante 7750 giri e 500 Nm di coppia. Il cambio a 7 marce è robotizzato. Le prestazioni sono incredibili: da 0 a 100 Km/h in 4,5 secondi velocità massima 250 km/h limitati elettronicamente. Il terzo posto se lo aggiudica la BMW 1M, una vettura dalla linea compatta e prezzo non esorbitante erede della M3 E 30. Una vettura sempre pronta a sfidare anche automobili più potenti. Motore: 3000 cc turbo  da 340 Cv a 5900 giri e 450 Nm di coppia, cambio manuale a 6 marce. Una vettura veloce quanto la V8 ma maggiormente rigida. Al quarto posto metterei la BMWE M3 E 46 con il suo motore 3200 CC da 343 CV a 8900 giri e 365 Nm, uno dei migliori motori in assoluto come pure uno dei migliori telai prodotti da M sport. Sterzo, cambio, trazione e motore in perfetto equilibrio offrono una guida incredibile

 

 

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Maira Alcantara
Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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