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Sempre in onore della 1000Miglia, per le rubrica automobili da sogno, parleremo di una vettura piuttosto particolare, un’ autovettura che vidi esposta anni fa proprio alla punzonatura in Piazza Vittoria a Brescia anni fa. In quell’ anno la vettura sportiva era un’ assoluta novità. Subito dopo l’autovettura sportiva entrò nel mercato mondiale. Personalmente mi stupirono quelle linee sinuose ma anche le sue prestazioni degne di una piccola supercar. I 240 cavalli tipici della vettura fecero entrare a piedi pari l’ Alfa Romeo 4C nel segmento delle potenti automobili sportive. Tuttavia quello che si poteva notare da un’automobile sportiva ferma sulla pedana di lancio esposta al pubblico in “pompa magna” era soprattutto l’estetica, le linee particolarmente belle ed armoniche tipiche del design italiano, ma allo stesso tempo “cattive”. Il massimo dell’interesse per una come me appassionata di automobili sportive, fu invece la scoperta di alcuni innovativi dettagli tecnici.

Foto di Christoph Kopf da Pixabay

Premetto non essere mai stata un’alfista se non appassionata di Alfa Romeo degli anni che furono, quando l’ azienda del “biscione” vinceva un po’ tutte le gare automobilistiche, producendo in seguito la nascita della Ferrari. Tuttavia ritengo la 4C una vettura che potrei acquistare nonostante non sia particolarmente amante delle moderne Alfa Romeo. In effetti si tratta di un modello di autovettura sportiva che pur essendo a tutti gli effetti un’Alfa Romeo è stata prodotta negli stabilimenti Maserati di Modena. La 4C è stata una sorta di piccolo successo per gli appassionati delle autovetture sportive. Le poche autovetture prodotte annualmente in circa 3500 esemplari l’anno furono destinate per la maggior parte al mercato mondiale. Solo 1000 ogni anno poterono accontentare il mercato italiano. La 4C esalta il piacere della guida nonostante sia una vettura sportiva e molto leggera, frutto di un preciso equilibrio dovuto ad una particolare progettazione ma anche ad una particolare componentistica nei materiali che la formano. Come da tradizione sportiva la 4C monta motore a trazione posteriore ma posizionato in posizione centrale. La cilindrata non è esagerata, si tratta di una turbo alimentata a benzina di soli 1750 CC. Quello che stupisce è il fatto che l’auto sviluppi ben 241 cavalli e permetta una ripresa  da zero a cento in 4,5 secondi. Voi mi direte che 241 cavalli sono poca cosa per un veicolo sportivo, tuttavia è bene considerare che la 4C venne messa sul mercato circa 10 anni fa nel 2013 e venne prodotta fino al recente 2021. Il particolare che contraddistingue la 4C è il rapporto peso potenza che le garantisce una grande stabilità in strada ma anche una buonissima agilità oltre che grandi prestazioni. Abbiamo accennato poc’anzi di materiali particolari che compongono la vettura. I materiali di costruzione sono ultraleggeri come la fibra di carbonio, l’alluminio ed altri materiali compositi che riportano la mente all’ inglese Lotus, il primo brand ad utilizzare per le proprie auto i materieli compositi.

Foto di Reinhard Thrainer da Pixabay

La massima cura nella costruzione della 4C non è solamente da vedersi nei materiali che ne compongono la struttura esterna ma anche nell’interno. Potrebbe destare stupore il fatto che la supercar possegga una cellula in fibra di carbonio che riesca a garantire la postura sportiva. ma allo stesso tempo un certo confort. L’interno della 4C impone al pilota una assetto di guida assolutamente di tipo sportivo. Colui che si sedesse alla guida capirebbe al volo il tipo di guida e di autovettura che dovrà pilotare. Per quanto riguarda il cambio siamo difronte a 6 marce con doppia frizione a secco Alfa TCT. La scelta di questa tipologia di frizione è stata studiata per ottenere un’ immediatezza nel cambio sequenziale e la comodità nel cambio automatico. Le sospensioni sono assolutamente sportive, l’impianto frenante a dischi autoventilanti ad un assetto tipicamente rigido tipico di una vettura da corsa. Gli pneumatici sono a diametro differenziato. Una vettura sportiva quindi ma che riesce a coniugare anche una certa comodità ma soprattutto un grande divertimento, una vettura nata per stupire, divertire il pilota alla guida. Il peso: per quanto riguarda il peso siamo di fronte ad un “giocattolo” che  raggiunge solo i 920 KG nella versione spyder. La 4C oggi potrebbe essere una vettura paragonabile ad un “cavallo da corsa” tenuto per gironzolare in una metropoli. Per spiegarci meglio, la 4C ai nostri giorni non ha spazio, non perchè la vettura sia superata anzi, ma per il fatto che nella nostra bella nazione, culla delle automobili sportive più prestigiose in assoluto tutto sia decadente. Le strade sono sempre più dissestate, i famigerati rallentatori altro non producono a lungo andare, che danni alle sospensioni. Diciamo che oggi la 4C potrebbe essere fuori luogo in Italia. Una vettura quindi non certo adatta ad essere utilizzata ogni giorno e su ogni strada. Per capirci la 4C potrebbe essere una seconda macchina da tenere in garage ed usare nel tempo libero per divertirsi un po’ su quei tratti di strada conosciutamente in condizioni ottimali. In questo caso la 4C potrà mettere a nudo tutte le caratteristiche positive che la contraddistinguono. Prima di tutto è necessario tener presente di essere seduti a 118 cm da terra. Nei test drive è stato possibile riscontrare note assolutamente positive come i sibili del turbo posizionato appena dietro il sedile del pilota. Una vettura fantastica da guidare in una guida da vero pilota ma allo stesso tempo siamo di fronte ad una vettura sportiva che non permette errori. Alfa Romeo 4C, una vettura tipicamente sportiva e non certo dalla guida facilissima, un vero cavallino da corsa, un po’ indomabile ed un po’ selvaggio. Una vettura che cercherà sempre di imporre uno stile di guida e di non farsi dominare dal driver. Il sovrasterzo non è amato dalla 4C quindi nella guida dovrebbe sempre predominare il sottosterzo. La trazione posteriore è letteralmente incollata alla strada ma quando la vettura inizia a scivolare lo fa di colpo, di scatto, tuttavia la 4C non è abbastanza potente per correggere nel modo esatto la sbandata. Un occhio di riguardo va al cambio rapido e veloce anche in manuale, tuttavia è consigliabile anticipare le cambiate in modo particolare in salita. L’accelerazione è strabiliante, considerando che si tratta di una sportiva di soli 920 kg. La 4C può tranquillamente appartenere al segmento delle piccole sportive come alcuni modelli di Lotus oppure le più conosciute Porsche Cayman.

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Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi

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