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Da cattolico credente praticante è con sommo rammarico dover muovere critiche ad un certo gruppo di uomini di chiesa “modernisti” purtroppo divenuti un gruppo a mia opinione piuttosto numeroso, tuttavia credo sia necessario. La critica a patto che sia positiva resta una leva tesa al miglioramento. Se non esistesse la critica positiva tutto proseguirebbe talvolta sulla via del declino. E’ necessario comprendere che nonostante tutto la chiesa sia un’ istituzione divina ma affidata e diretta da uomini, talvolta non certo santi (eccetto alcuni casi) ma con le proprie debolezze, paure e dubbi. Vero è che tutti siamo chiamati alla santificazione su imitazione di Cristo tuttavia è necessario desiderarlo ma lo è ancor più perfezionarsi per raggiungere tale obbiettivo. La santificazione va conquistata, non è scontata. Il primo requisito per avventurarsi nel cammino della santificazione è nutrire un grande amore per Cristo. Ricordiamo che Cristo in persona affidò la propria creazione, la chiesa o meglio la sua “sposa”, a quell’apostolo gigantesco che avrebbe dato tutto per Lui, anche la vita, Pietro, l’apostolo che a voler ben vedere lo rinnegò al canto del gallo, quel grande apostolo che subito dopo tuttavia si pentì ed alla fine diede la vita per il proprio amico e Maestro. Con questo quindi nulla da stupirsi se ci accorgessimo di essere di fronte a certi prelati, talvolta anche di alto rango, che possano essere magari in preda a forti dubbi fede, oppure che possano prendere anche decisioni puramente politiche, mondane e non proprio cristiane. In questo caso poco centra l’istituzione chiesa, semmai hanno un ruolo attivo le singole e peccaminose debolezze umane. Soprattutto in questo periodo satana fa paura come non mai. La paura è la maggiore arma che la creatura maligna possegga.

Image by Dominique Devroye from Pixabay

E’ necessario rammentare la promessa di Gesù, il fondatore della chiesa, quando affermò che mai il male avrebbe prevalso sulla Sua chiesa. Con questa frase il Messia non dichiarò che la chiesa potesse essere esente dalle influenze maligne, dalle tentazioni ma che alla fine mai il male, avrebbe vinto la guerra dichiarata (all’ultimo sangue) alla Sua chiesa. Proprio oggi in un momento davvero oscuro nel quale le tenebre sembrerebbero prendere il sopravvento sul mondo e sulla chiesa, saremmo di fronte ad una chiesa cattolica che potrebbe sembrare “quasi complice” delle oscure trame del NWO, una chiesa immobile, incapace di reagire, incapace di combattere ma che sembrerebbe adattarsi al mondo. Di fronte a queste minacce alcuni si chiedono i motivi di tale “copione”. Analizzando gli accadimenti mi sentirei di dire che gli uomini che operano nella chiesa cattolica ovvero la chiesa madre, possano forse aver dimenticato che Dio in persona ha promesso protezione alla propria chiesa. Sembrerebbe che la chiesa paralizzata dal terrore delle urla sataniche, stia seguendo una strategia alquanto discutibile, ovvero tollerare il male adattandosi, prendendo tempo, affinchè il “coccodrillo” la mangi per ultima. Una strategia alla fine perdente, per il fatto che comunque lo si voglia vedere è solo una questione di tempo ed il “coccodrillo” anche se per ultima la mangerà comunque. Credo che se gli uomini di chiesa ed i fedeli cattolici si impegnassero a combattere e contrastare con coraggio, l’attuale opera maligna e distruttiva che minaccia in primo luogo la chiesa cattolica e di conseguenza l’umanità dei nostri tempi (come il Nuovo Ordine Mondiale) combattendo tramite la fede e la parola di Cristo, oggi le cose proseguirebbero diversamente. Se così fosse penso che saremmo di fronte ad un cambiamento davvero epocale degli accadimenti. Ricordo che i periodi di maggior splendore della chiesa sono coincisi con periodi di vero e proprio martirio, di quei santi testimoni coraggiosi che hanno testimoniato la parola di Cristo fino alla fine. Essere di Cristo impone avere fede il Lui ma dall’altro canto anche di combattere il male con le armi della fede, della preghiera e della vita di fede, secondo gli insegnamenti cristiani, non certo di evitare il male e tollerarlo per salvarsi la vita terrena. Per avere fede è necessario prima di tutto credere fortemente in Cristo. Cristo non è stato un codardo e non ha mai tollerato il male. Cristo non è si è mai comportato da coniglio, ha combattuto il male con fede e coraggio vincendolo.

Forse scandalizzerà questa frase del Vangelo tuttavia il Vangelo è il “perno” della vita cristiana. Vivere il Vangelo significa vivere nel mondo ma in contraddizione al mondo stesso. (Matteo 10,34) “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada”.                  

Una frase da “decifrare” ovviamente che starebbe a significare che

Image by jacqueline macou from Pixabay

Il messaggio Cristiano é in contraddizione con il messaggio mondano.

Gli uomini di chiesa ma non solo, i cristiani in generale, dovrebbero decidersi veramente a vivere imitando il proprio Maestro restando ferrei nella tradizione cristiana e nell’ insegnamento di Dio. Una chiesa “modernista” a mia opinione non è una chiesa divina ma una chiesa umana di mediazione con il peccato. Secondo le sacre scritture contro satana, contro il peccato, contro il male non esiste mediazione. Alcuni Ministri di Dio sembrerebbero averlo dimenticato. La mia non è solamente un’opinione isolata. Anche alcuni alti prelati quelli chiamati erroneamente tradizionalisti, dimenticando che la chiesa è solamente una a mio parere ne sarebbero concordi. Oggi saremmo di fronte ad una sorta, ripeto, di divisione non scismatica fra la chiesa “modernista” e quella “tradizionalista” sempre più legata a Cristo, tuttavia la chiesa cattolica resta sempre una. Alcuni Vescovi come Monsignor Viganò hanno compreso ed assimilato il concetto cristiano, altri forse meno, altri forse se ne sono scordati.

(Vangelo LC 12,39-48) Allora Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?”. Il Signore rispose: “Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;

Anche il Cardinal Robert Sarah a mia opinione si sarebbe accorto del declino della chiesa ma anche del tentativo di fonderla al modernismo. Il Cardinale esprimerebbe le proprie preoccupazioni tramite il libro “Catechismo della vita spirituale”.

Catechismo della vita spirituale:

Sul quotidiano la Verità del 23 gennaio 2023 in un’ interessante intervista, il Cardinale Robert Sarah afferma che se la chiesa non parla di Dio è finita. Proprio lì vorrebbe arrivare il NWO, togliere Dio e sostituirlo con il falso dio “profitto” o con “l’uomo dio” su ispirazione ancestrale satanica. Il Cardinale parla di una grande confusione dottrinale, morale e liturgica ma esprime una frase molto significativa quando afferma che prima di risolvere i problemi sociali deve venire l’annuncio di salvezza.

Image by VĂN HỒNG PHÚC BÙI from Pixabay

Non c’è salvezza senza fede cristiana. La vita sulla terra altro non è che un passaggio per guadagnare l’eternità nel regno di Dio. Oggi ci accorgiamo sempre più quanto i concetti del mondo siano fuorvianti, lasciando credere che la vita sulla terra sia tutto mentre l’aldilà sia inesistente, impedendo di conseguenza la salvezza delle anime. Alla chiesa serve il coraggio dei primi discepoli, quel coraggio che molti prelati e molti cristiani oggi dimostrerebbero non possedere più. Il Cardinale Sarah Prefetto emerito della Congregazione vaticana per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, lancia ai cristiani la giusta sfida ovvero

“vivere da estranei rispetto alle ideologie nemiche della vita, del matrimonio e della famiglia”.

(Vangelo): “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia”.

Il Cardinale chiede ai cristiani di essere testimoni dell’esistenza umana senza diluire l’insegnamento dello stesso Maestro della chiesa: Gesù, il Salvatore del mondo. Il Cardinale si accorge del progetto che il “sistema” porterebbe avanti ferocemente nel tentativo di eliminare il Creatore, tramite una certa scienza stravolta nel proprio insieme e volta alla divinizzazione della creatura uomo, della creatura Terra, della creatura natura, molto lontane dall’essere Dio. Il prelato stigmatizza una discutibile gestione del culto per aver obbligato a vivere il lockdown, senza l’assunzione dei sacramenti come la confessione, il battesimo, la comunione ed il matrimonio. Una delle piaghe dei nostri tempi si può scorgere nella confusione morale, dottrinale e liturgica tanto da affermare che il cristianesimo sia alla pari delle altre fedi religiose. Se così fosse perchè mai alla fine dei tempi tutti riconosceranno Cristo come il vero ed unico Dio? Non dimentichiamo che Gesù affermò di essere La via La verità e La vita non una delle tante vie, verità e vite. Già Pietro ricordava che solamente in Cristo vi è la salvezza, un messaggio da portare ovunque anche oggi, un messaggio sempre attuale. Il Cardinale esorta a riscoprire la croce, ovvero l’espressione suprema dell’ amore che Dio ha per le proprie creature: gli uomini. La croce quella che il mondo in preda al maligno vorrebbe eliminare e che al contrario sta alla base della salvezza deve essere riscoperta. Senza la croce tutto sarebbe permesso, nel libro si denuncia una crisi antropologica, che arriva all’epilogo nella confusione fra i sessi maschile e femminile. Nel proprio libro “Catechismo della vita spirituale” l’autore parla anche del tentativo di trascinare la chiesa nel grande movimento globalista, una strategia per annichilire ogni forma religiosa, prima fra tutte la vera chiesa, la chiesa di Cristo, la sola via salvifica e di farla rinascere come una grande ONG internazionale  priva di fede. La prima cosa che la chiesa non dovrebbe mai dimenticare, è fare magistero

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(Vangelo) “non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.

La chiesa avrebbe accantonato alcune verità come il concetto evangelico di vita eterna barattandolo con l’ecologia con la natura “divinizzata” al posto del vero Dio, per la risoluzione delle problematiche sociali. Il prelato ricorda che lo si voglia o meno, saremo giudicati per quello che facciamo per Dio, quindi sarebbe necessario comprendere che l’uomo dipende da Dio e quindi è necessario non abbandonare l’evangelizzazione. Dio entra in contatto con gli uomini tramite la preghiera, non toglie all’uomo la libertà ma se pentito, lo perdona sempre e lo abbraccia come nella parabola del figliol prodigo lo riammette nella grande famiglia di Dio. Il Cardinale si esprime anche sulla questione dei sessi, maschile e femminile sull’eutanasia ed in merito all’aborto. Il rifiuto della propria identità sessuale resta un grande inganno. Per taluni la crisi identitaria è un grave disordine con la vera natura umana, per altri una conquista sociale di libertà decisionale. Dio ci diede dei comandamenti, uno dei quali “non uccidere” e tramite l’eutanasia e l’aborto gli stati uccidono legalmente in nome della libertà individuale e della falsa pietà. Questo sarebbe uno dei termometri dell’influenza satanica ingannatrice. Dio ha creato uomo e donna, oggi si cercherebbe di stravolgere nientemeno che l’opera di Dio. Dio ci ha dato la scienza per alleviare le sofferenze umane mentre oggi si stravolge anche l’uso della scienza che vorrebbe trascinare il genere umano nel transumanesimo, in un’impossibile illusoria immortalità, un particolare che a ben riflettere denota una grande fiducia nella vita proposta dal “mondo” e non nel regno di Dio, il vero regno di salvezza. Siamo immersi in una feroce guerra escatologica fra il bene ed il male, fra le luce e la tenebra. Non dobbiamo lasciarci fuorviare da teorie estranee al Vangelo, alla parola di Dio anzi dovremo fare di tutto per combattere la buona battaglia schierandoci sempre dalla parte del Creatore. Il prelato prevede (come pure fu previsione di Benedetto XVI) una piccola ma fervente chiesa, quasi catacombale, una piccola chiesa portata avanti da “un piccolo gregge” legato fortemente a Cristo.

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Un “piccolo gregge” che porterà alla salvezza della chiesa stessa magari ridotta di numero piccola, ridimensionata ma piena di autentica fede.

Ai nostri giorni saremmo di fronte alla storia infinita. Come alle origini ancora una volta l’uomo cercherebbe di “essere come Dio”, il peccato originale che periodicamente si ri presenta tentando l’umanità con le medesime strategie, modernizzate e raffinate a dovere. Nel nostro caso saremmo di fronte ad un sistema coadiuvato da uomini di grande immoralità e di immenso potere, uomini schierati dalla parte del male, servi di satana, che desidererebbero portare l’inferno sulla terra. Forse sarebbe arrivato il momento per tornare alla fede, a mettere Cristo al centro della nostra vita.


E’ nostro desiderio ricordare i prossimi due appuntamenti con il Cardinale Robert Sarah che si troverà a Brescia ed a Nuvolento fra pochi giorni. Per questo come potrete notare abbiamo inserito le due locandine che ricordano la data degli eventi. Saranno certamente due grandi appuntamenti, una vera e proprie immersione nella fede ma soprattutto nel discernimento degli accadimenti che oggi ci affliggono e che affliggono di conseguenza anche la nostra amata chiesa cattolica. Teniamo sempre presente che qualora la società risultasse malata anche la chiesa inizierebbe ad esserlo e viceversa. La chiesa è quell’istituzione voluta da Cristo in persona per la salvezza dell’umanità, quindi corre parallelamente alla stessa umanità. Se l’umanità desiderasse essere salvata ecco che la chiesa inizierebbe a vivere un periodo splendido, qualora l’umanità rifiutasse la salvezza, in questo caso anche la chiesa inizierebbe a soffrire. Oggi è facile capire, dagli accadimenti negativi che si susseguono, che purtroppo la chiesa starebbe soffrendo “le doglie del parto” (tanto per esprimerci evangelicamente) e dall’altra parte, siamo spettatori di una società sempre più vuotata di ogni credo, in primo luogo quello cristiano. Siamo spettatori di una società che starebbe evolvendosi negativamente. La speranza tuttavia non deve mancare per il fatto che “il male mai prevarrà sulla chiesa di Cristo”. La promessa che Gesù dichiarò proseguirà all’infinito, fino alla fine dei tempi, tuttavia ci viene ancora una volta chiesto di credere, di avere fede in Colui che è, e che resta al nostro fianco anche se non lo vediamo. L’uomo sa guardare e vedere in una sola dimensione ma questo non significa che una seconda dimensione non esista, anzi, esiste eccome, basta saperla cogliere. Se la dimensione fosse la nostra potremmo magari vedere Cristo come quando era in mezzo a noi corporalmente ma se così fosse, che fede sarebbe?

Un ringraziamento particolare al Comune di Nuvolento ed al proprio Primo Cittadino, l’ avvocato Giovanni Santini, per essersi prodigato nell’organizzare questi importanti incontri, eventi che spero possano chiarire alcune lecite domande e di conseguenza riportare sulla via della salvezza quei fedeli che potrebbero nutrire, in questo particolare momento alcuni dubbi in merito alla fede cristiana, che proprio in questo tempo menzognero, sarebbe vittima di un tentativo di distorsione  stravolgendola nella propria veritá.

(Mt 7,21). “Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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