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DESTINI PARALLELI SECONDA PARTE                     HYDRASHINE TEL 339.1709051

La Russia, un paese ricchissimo messo in ginocchio portato alla fame. Il Presidente fantoccio di allora, Boris Eltsin veniva persino deriso quando mezzo alticcio saliva barcollante su un palco ballando fra i fumi degli spiriti. Nella follia dai fumi di un presidente discutibile, l’occidente coglieva la palla al balzo. Con una mossa organizzata in precedenza, si affrettava ad annettere una buona parte dei territori satelliti russi oltre confine. Il caos era alle stelle in quegli anni turbolenti. Maria Zakharova portavoce del Ministro degli esteri russo cofermerà che la propria patria veniva ridotta alla fame dai nemici della Russia che per anni, avrebbero cercato di abbatterla con l’obbiettivo di spianare la strada, agli speculatori occidentali depredandola totalmente. La vecchia URSS per i salotti degli incappucciati occidentali da secoli era una preda molto ambita ma dall’altro canto un paese da annientare. Questo in particolare per certi banchieri sionisti. Negli anni 80 si decise di passare all’azione e di abbatterla definitivamente con l’obbiettivo di assorbirne prima le ricchezze. Un piano molto ben studiato ma spesso i maligni hanno a che fare con una foza positiva dominante che non permetterà mai che il male abbia il predominio. I potentati quelli dei soliti salotti di incappucciati che muovono la finanza internazionale, si servivano come cavallo di troia dell’ ideatore della Perestroika. Arriva il momento dell’azione. Occhio alla Perestroika quindi.

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Subito Buildeberg e Trilateral Commission effettuarono la classica demolizione controllata. Accadrà un po’ quello che fu costretta a subire l’Italia. Nel caso della Russia il paese venne portato in preda al caos totale. Gorbachov fece alla Russia quello che fece Draghi all’Italia. Questo particolare accomuna il destino della Russia e della nazione mediterranea. Avete capito chi ultimamente merita i Nobel per la pace? Chi rovina le nazioni e chi fomenta i conflitti. Da quel fatidico 1989 verranno rotti completamente gli equilibri politici mondiali e si prepareranno le basi per la famigerata globalizzazione a vantaggio del dominio americano nel mondo. Anche per la Russia come anni dopo per l’america con Trump, nel 2000 entrerà in scena una “scheggia impazzita” per i registi del potere: Vladimir Putin. Se ricordassimo le cose capiremmo che nel 1991 il presidente George H. Bush anch’egli proveniente dai servizi segreti militari e uomo dell’antistato, in un famoso discorso lasciò intuire la direzione che il mondo stava preparandosi a prendere. Il mondo si stava avviando verso il NWO. In seguito molti leader politici, Presidenti, Pontefici parlarono di questo fatto. Purtroppo oggi come allora il NWO ha un sapore fantascientifico, nessuno vuole credere alla sua esistenza. Figuriamoci a quei tempi insospettabili. Il discorso di Bush non avvenne casulamente ma alle porte della guerra del primo Iraq. In quel discorso il presidente americano parlò di un mondo centralizzato dove il potere sarebbe stato accentrato in mani americane poi parlò anche di agenti invisibili deputati a muovere i fili. Agenti invisibili? Certamente; le grandi famiglie di banchieri e di grandi industriali come i Warburg, i Rockefeller i Dupont e gli immancabili Rothschild. Nuovi nomi? No vecchie casate che da decenni e forse secoli controllano ogni sfumatura del sistema finanziario e politico di ogni stato al mondo tramite banche, crisi finanziarie, speculazioni, rivoluzioni, guerre, colpi di stato e quant’altro. Questi oscuri personaggi sarebbero i guardiani di una certa democrazia liberale che ben conosciamo, quella democrazia che nulla ha di democratico e quella liberalità che nulla ha di liberale.

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Casate sioniste molto ben preparate per assicurare il dominio planetario assoluto allo pseudo presidente di turno. Un sistema davvero perfetto proprio per il fatto di essere completamente occulto alla vista delle masse dei popoli della terra. Da questo si comprendono i motivi per i quali la vecchia URSS, l’impero del male, era di troppo, un vero impedimento. Il bipolarismo sostenuto fin da quel momento dalle stesse casate doveva cessare. Era necessario centralizzare (come dal discorso di Bush) per arrivare a detenere il potere assoluto. Come braccio armato venne scelta la NATO e questo spiega i motivi della propria espansione graduale nei paesi vicini ai confini russi, i territori facenti parte dell’ ex impero comunista. Nel 1997 l’idea centralizzante del potere venne riportata su un documanto redatto dai poteri forti neo conservatori, che fino all’entrata del terzo millenio dominavano la politica americana. Per questo l’URSS venne smantellata portando alla rovina il popolo russo che si destò pochi anni dopo, nel 1990, in preda al caos totale. Come da manuale massonico il caos ebbe la meglio sulla Russia. Nella situazione caotica subito si imposero gli oligarchi che divennero i nuovi piccoli tiranni, depredando le risorse del paese fino all’arrivo della soluzione studiata per l’occasione, un presidente fantoccio, messo al comando dalle forze occidentali: Eltsin. All’epoca di Eltsin arrivò in soccorso un grande nome della finanza americana, Jeffrey Sachs, noto economista americano legato al mondo finanziario internazionale con mandato di liquidatore per la Russia. Immaginate un po’ per chi lavorava. Il becchino era già all’opera. Tutto era pronto da un pezzo. Il becchino attendeva solamente il momento opportuno dell’estrema unzione al paese morente, per consegnarne la salma ai poteri forti della finanza occidentale. In quel tempo la Russia subiva una serie di saccheggi, risorse pubbliche e chi più ne ha più ne metta. Nel caos totale tutti mangiano ed i soliti  topi sguazzano. Parallelamente in Italia avveniva la messa in atto del medesimo meccanismo tramite un liquidatore nostrano il “messia degli ignoranti” Mario Draghi allora al ministero dell’economia. Una coincidenza? No di certo. Tutto studiato da tempo. Non è un caso che proprio il “salvatore dell’ Italia” fosse stato visto salire su un noto panfilo battente bandiera inglese, il cui nome riprende il centro di comando del Commonwealth: il Britannia. Anche un secondo soggetto, ai quei tempi insospettabile, pare fosse stato notato sul Britannia ma non ne parleremo per il momento. Su quel panfilo si deciderà il tradimento dell’Italia e si determineranno le linee guida da tenere per poter depredare la nazione a vantaggio dei poteri forti stranieri, i medesimi dell’affare Russia. Un parallelismo molto evidente non vi pare?

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Ma andiamo avanti con la narrazione. Non credete nel potere della massoneria vero? Tutte balle, fantascienza direte. Posso capirvi tuttavia la massoneria esiste ed ha un potere molto forte. Un professore Federico Caffè li chiamava gli incappucciati della finanza, non per il fatto di esser avvezzi a sorseggiare goliardamente un cappucciono in compagnia ma riferendosi al cappuccio usato durante certi riti massonici di affiliazione, o quando le logge decretano le sorti di alcuni governi. Le privatizzazioni forzate date in pasto al popolino come unica soluzione salvifica dall’inettitudine della gestione statale si sarebbero rivelate, nel caso dell’Italia, una potente arma politica per portare la nazione sotto il controllo dei poteri forti, una sorta di oligarchi sdoganati come imprenditori entrati in possesso di imprese pubbliche. Un esempio? Autostrade, porti, aeroporti, comunicazioni ed altro ancora passarono in mani private. La Russia tuttavia non è l’Italia che dorme sempre e sogna mentre il ladro le svaligia la casa. Il popolo russo è sanguigno, sveglio e ad un certo punto reagisce alle umiliazioni. A quel punto entra in scena Vladimir Putin che subito si mette all’opera per ripulire il paese dalle pericolose ingerenze straniere. Dal caos nasce l’ordine ma questa volta il cerchio non si chiude per gli ideatori delle trame oscure ma l’ordine non arriva dai potentati bensì da uno strano personaggio, un analista del KGB inviato dal popolo. Si narra che a quei tempi in Russia ci fossero agenti della CIA con bandierine USA come referenti americani per il governo della Russia, altro che presidente russo. Putin iniziò a fare pulizia inizindo da questi soggetti. Da quel momento il paese iniziò a tornare in sella. Ci vollero anni di buona leadership e di forza di comando. Guardando la Russia di oggi Putin ha dimostrato di avere grandi capacità. La Russia di quei tempi era allo sbando, in mano a prepotenti oligarchi ed ai servitori della finanza occidentale pronti a smembrarla annientando eventuali oppositori. A dire il vero la Russia non è mai stata una nazione dalla gestione facile anche nei momenti migliori, questo per motivi etnici, economici e politici. Dai risultati ottenuti da Putin francamente credo che a conti fatti sia stata una conduzione ottimale. Putin iniziò a ridisegnare per la Russia una politica internazionale basata sul multipolarismo e sulla speranza nel futuro. Un po’ un ritorno al passato contrastando il monopolarismo autoritario e la stessa globalizzazione in atto, monopolio delle casate sioniste neo conservatrici. Nel frattempo in occidente tutto procedeva secondo i piani. Nel 2000 il presidente americano Clinton, per avanzare il progetto della globalizzazione consentirà alla Cina di invadere i mercati con merci di pessima qualità cercando di de – industrializzare il sud Europa su richiesta dei vertici UE.

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Così facendo l’occidente subirà un’accelerazione della globalizzazione obbligando a spostare la produzione in altri luoghi, mettendo fine al lavoro come noi lo abbiamo sempre inteso. Merci pessime a prezzi bassi destinate a popoli occidentali sempre più poveri, nella morsa di una disoccupazione preoccupante oltre che di debiti pubblici virtuali che aumentano vertiginosamente. La macchina del neo liberalismo inizierà rapidamente a prendere forma portando i risultati pessimi che oggi stiamo subento in silenzio. Il motivo? Assicurare  potere e ricchezza in pochissime mani. L’economia oggi non è più in mano ai singoli stati ma ai mercati globali, alla finanza globale, ai privati, alle banche, alle multinazionali. Quei leader che si fossero opposti al sistema, avrebbero fatto una brutta fine e Putin ne era cosciente come pure sapeva che la finanza occidentale non ha scrupoli con coloro che si oppongono. Il potere dell’antistato sarebbe stato il cardine della questione 11 settembre. Con l’abbattimanto del WTC si sarebbero giustificati una serie di conflitti nella zona del medio oriente. Tante cose non coincidono con quel misterioso 11 settembre. Prima di tutto un possibile buco nella sicurezza americana. In genere gli USA non amano essere derisi in fatto di sicurezza, Bin Laden fra l’altro un uomo addestrato dalla CIA ma anche altri particolari lasciano credere che l’abbattimento del WTC, fosse stato pregrammato a priori. Dopotutto l’antistato è disposto a tutto per raggiungere i propri obbiettivi. Putin certamente non è uno sprovveduto dati i trascorsi nel KGB. A lungo andare il Presidente portò la Russia verso un nuovo splendore, tornando a riconfermarsi una nuova potenza economica e militare ma non ancorata al neo liberalismo delle casate occidentali dominanti ma totalmente indipendente. A questo punto Mosca decide di mettere un freno alle mire di delirio di onnipotenza dell’ antistato che domina l’occidente e riesce a salvare la Siria dalle lobby sioniste pronte a far capitolare Assad per spartirsi il bottino e i territori siriani. A questo punto la Russia diviene scomoda alla globalizzazione e quindi al mondo unipolare ad essa interconnesso.

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Per minare gli interessi russi e far pressione su Putin l’antistato occidentale recentemente decide di giocare la carta Ucraina con le sanzioni annesse. L’Ucraina è da tempo preda del deep state occidentale tramite presidenti fantoccio. A questo punto scatta l’attrito che si trasformerà in una guerra per ora isolata. Un conflitto è sempre pericoloso in modo particolare quando qualcuno possiede armi atomiche o peggio è in preda alla follia. La Russia oggi è riuscita a calamitare alleanze con vari paesi emergenti a contrasto della politica dell’antistato occidentale e questo ha portato il mondo verso un giro di boa, verso un nuovo multipolarismo. Credo che la politica di Putin sia stata protagoista di un vero miracolo economico e aiutata da un quinquennio di presidenza Trump possa aver salvato il mondo. Anche a livello militare la Russia di oggi ritorna ad essere una nazione in grado di aver l’ultima parola. Se così non fosse stato forse ora saremmo sull’orlo della rovina economica e sociale. Auspico che il sistema psicopatico che cerca di rovinare l’intera umanità possa presto tramontare e portare verso una nuova luce, verso un sistema del tutto multipolare, permettendo il raggiungimento dei vecchi equilibri. Se e quando ciò dovesse avvenire e francamente penso che avverà presto, potremo finalmente capire esattamente quanto abbiamo rischiato ma soprattutto dovremmo ringraziare Dio, quello in cui forse oggi molti di noi non credono più, per averci mandato alcune ciambelle di salvataggio durante la tempesta. Chi ha orecchi per intendere intenda. Probabilmente torneremo ancora ad essere protagonisti di una nuova storia, magari questa volta per un certo periodo davvero luminosa.

Fonte di ispirazione: http://www.lacrunadellago.net

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Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi

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