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Da tanto tempo ormai sento parlare di Africa e di malattia talvolta letali le cui vittime spesso sono i le fasce più deboli come in genere bambini e gli anziani, persone che non hanno alcuna colpa della situazione africana purtroppo vista da sempre dall’occidente un paese da depredare condannato ad essere un continente di serie B, un continente talvolta lasciato a se stesso nel quale gli unici e pochi sostegni sono donati da missionari e volontari che con grande cuore e spirito di sacrificio si spendono per aiutare direttamente gli ultimi, gli abitanti di quei paesi spesso sottosviluppati portando perlomeno in aree circoscritte un po’ di speranza, aiutando negli studi i giovani africani ma anche prestando un aiuto quando possibile nelle cure di determinate patologie tipiche della zona, malattie che talvolta non fanno più paura nell’occidente industrializzato perché curabili o addirittura debellate ma che in Africa uccidono ancora. Da parecchi anni sento parlare del fatto che le case farmaceutiche dovrebbero iniziare a produrre medicinali low cost per poter permettere ai popoli africani di potersi curare ma tutto in questo caso è relegato all’angolo delle idee, d’altronde a mia opinione chi in genere fa da motore alle buone idee, è il guadagno fine a se stesso ma se esso fosse magari risicato o quasi annullato il motore magicamente si spegne. Questa purtroppo è la nostra realtà, tuttavia proprio in questo periodo qualcosa sembrerebbe muoversi in effetti è in atto una grande campagna per il diritto alle cure ovunque, per ottenere un doppio prezzo dei medicinali, uno più alto per i paesi del “primo mondo” ed uno low cost, più basso ed accessibile destinato ai paesi oggi sottosviluppati in modo che i farmaci necessari per poter debellare le malattie presenti nelle varie zone dell’Africa possano essere finalmente accessibili a tutti ed in tal maniera cercare di allungare le speranza di vita degli abitanti di quei paesi oggi alquanto martoriati. Per arrivare a colpire l’obbiettivo sono chiamate in causa istituzioni e case farmaceutiche. In occasione del congresso itinerante “Skyn on the move” ovvero “pelle in movimento” , summit che si svolgerà in Etiopia dal 4 al 9 del prossimo mese sarà lanciata la proposta dato che l’assenza di farmaci, in particolar modo quelli tumorali è oggi uno dei problemi di maggior gravità sul territorio africano. Da quanto spiega Aldo Morrone direttore scientifico dell’Istituto di ricovero e cure in Africa San Gallicano di Roma il congresso etiope avrà tre obbiettivi principali: Il primo la promozione delle cure in Africa, il secondo portare l’attenzione alle cure dermatologiche che possono essere il preludio di patologie più gravi, il terzo obbiettivo “esportare ed importare” le coscienze. Il congresso avrà come base l’Etiopia ma sarà itinerante pertanto si sposterà anche in altri luoghi dell’Africa ma sempre promosso dall’ Istituto italiano San Gallicano. L’appuntamento ormai giunto alla settima edizione si rinnoverà ancora una volta e punterà a nuovi obbiettivi. Gli spostamenti del congresso: dopo aver toccato l’Etiopia avrà luogo varie città come Addis Abeba, Axum e Makallè che in questo caso confina con l’Eritrea. Per questo evento si lavorerà in collaborazione con le facoltà di medicina delle varie zone toccate dal congresso che sarà itinerante per motivi ben specifici, in questo caso gli specialisti occidentali dovranno impegnarsi alla formazione del personale medico locale ma il tutto in un interscambio fra medici occidentali e realtà mediche locali dato che parecchi studenti italiani di medicina potranno ampliare le conoscenze sul tema delle malattie infettive ed endemiche africane, patologie che con i flussi migratori ormai prepotenti verso l’occidente dovranno essere studiate e diagnosticate anche dai nostri medici. Una particolare attenzione come precedentemente accennato all’insegnamento nel riconoscere e diagnosticare le malattie dermatologiche che possono essere “campanelli d’allarme” di patologie più gravi, in effetti in alcune particolari lesioni cutanee è possibile talvolta intravedere e diagnosticare anche malattie come la Lebbra, l’Aids, la Tubercolosi e poter offrire quindi al paziente una diagnosi precoce ed una potenziale cura mirata. Durante il congresso si farà il punto della situazione su malattie tipicamente africane veicolate da zanzare e mosche come l’Onocerchiasi o cecità fluviale che oggi colpisce più di un milione di africani. In questo periodo si affronterà il problema dei tumori partendo dal Melanoma. Sarà portato in Etiopia, nella regione del Tigray un apparecchio mirato alla diagnosi istologica rapida. Durante il congresso i partecipanti si dirigeranno anche nelle zone rurali per poter incontrare i rifugiati eritrei ai quali saranno portati i necessari medicinali e le prime cure. Finalmente qualcosa si muove per cercare di alleviare le sofferenze di molte persone, soprattutto quelle più deboli e disagiate, auspico che fra non molto tempo anche l’Africa possa in fatto di cure farmacologiche iniziare un cammino positivo che permetta ai propri abitanti di avere una prospettiva di vita migliore quindi di restare nei propri paesi e di conseguenza iniziare a portare il continente africano verso un meritato inizio di progresso a tutto tondo, sia quindi economico che sociale.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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