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AGRICOLTURA GREEN

Macchinari a zero emissioni ed energia da biomassa, i trend futuri

 

Indagine: 46% di aziende pronte a spendere più di 10 mila Euro in sostenibilità. Presentati in questi giorni ad EIMA International i risultati della Survey di CNR System, DSF dell’ Università degli Studi di Roma Tre, l’Informatore agrario e Federunacoma.

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Bologna 22 ottobre 2021: Attenzione alla conservazione delle risorse naturali e alla riduzione dei fattori produttivi, ma anche un forte interesse per un parco macchine moderne a zero emissioni e per lo sviluppo di nuovi impianti per la valorizzazione energetica delle biomasse di origine agricola. È la ricetta per gli investimenti “green” delle aziende agricole italiane che, intervistate dall’Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibili del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr Stems) in collaborazione con il Dipartimento di scienze della formazione (Dsf) dell’Università degli studi Roma Tre, L’Informatore Agrario e FederUnacoma hanno dichiarato in quasi la metà dei casi (46%) di essere disposte a investire più di 10mila euro per limitare l’impatto della propria attività agricola sull’ambiente e sul clima, con un 7,4% del campione pronto a spendere più di 100mila euro. Secondo i risultati l’indagine, presentata oggi a Eima International e realizzata su un campione rappresentativo di 456 conduttori di aziende agricole e agromeccanici, la disponibilità alla spesa è influenzata soprattutto dalle dimensioni (circa tre quarti delle aziende disposte a spendere più di 50 mila euro sono medio-grandi, sopra i 20 ha) e dall’orientamento produttivo dell’impresa, con una propensione all’investimento molto più elevata nei settori, come quello zootecnico, in cui il problema dell’inquinamento è particolarmente sentito, o in filiere in cui l’adozione di pratiche sostenibili nella produzione rappresenta un driver anche per il mercato: non è un caso che almeno un’azienda orto-florovivaistica su dieci (13,7%) dichiari una soglia di spesa superiore ai 100mila euro.

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Ad oggi, la maggior parte delle aziende dichiara di aver investito prevalentemente sulla conservazione delle risorse naturali e sulla riduzione degli input produttivi: quasi il 40% degli intervistati ha adottato soluzioni agronomiche e tecnologiche volte al risparmio idrico, mentre sono più della metà (55%) quelli che si sono impegnati per ottimizzare l’utilizzo dei fattori di produzione (ad esempio fertilizzanti, fitofarmaci, sementi). Per Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario: “La grande maggioranza delle aziende che utilizzano queste pratiche lo fa da più di 5 anni, spinta da opportunità di carattere economico e da considerazioni di efficienza produttiva. Registriamo però, come effetto della spinta propulsiva del Green Deal, un aumentato interesse per le tecniche e le tecnologie volte alla riduzione di emissioni e per la produzione di energia rinnovabile da biomasse agricole, con una propensione all’adozione nel breve/medio termine rispettivamente del 59% e 47%”. A manifestare particolare interesse nell’ambito dell’energia rinnovabile da biomassa agricola, i settori zootecnico, cerealicolo e orto-florovivaistico, tra quelli più coinvolti nella produzione di energia tramite impianti di digestione anaerobica. In questo quadro, particolare attenzione è riservata ai futuri stanziamenti per il comparto agricolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che assegnano 1,92 miliardi di euro proprio allo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti al biogas e al biometano.

Foto di Gerald Krieseler da Pixabay

“La transizione ecologica dell’economia è una richiesta dei cittadini europei – ha dichiarato l’europarlamentare Paolo De Castro – e pure l’agricoltura dovrà impegnarsi per ridurre il proprio impatto ambientale anche se – ha sottolineato – ad oggi è responsabile solo del 10% delle emissioni di anidride carbonica dell’UE”. I risultati dell’indagine sono stati illustrati nel corso del convegno “Investimenti «green», l’orientamento delle aziende agricole e dei contoterzisti” che si è svolto oggi a Eima International con gli interventi di Eugenio Cavallo e Giorgia Bagagiolo (CNR-Stems), Federica Caffaro (Università degli studi Roma Tre), Paolo De Castro (Commissione agricoltura del Parlamento europeo), Alessandro Malavolti (FederUnacoma), Roberto Rinaldin (Federacma) e Gianni Dalla Bernardina (CAI).

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Edizioni L’Informatore Agrario è la casa editrice con sede a Verona che, da 75 anni si fa interprete e promotore delle istanze della filiera agricola. Cinque le testate di riferimento: il settimanale dedicato all’agricoltura professionale L’Informatore Agrario; il mensile per l’agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna; MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria; Vite&Vino, il bimestrale dedicato al settore vitivinicolo; Stalle da latte, bimestrale dedicato alla zootecnia da latte rivolta all’intera filiera; oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

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Si fa presto a dire olio d’oliva. Sui banchi del supermercato ne troveremo di ogni tipo e provenienza. Quello che è certo è che l’olio italiano sia a mia opinione il migliore. Per essere certi della provenienza l’etichetta è necessaria per potersi orientare. Se invece si conoscesse un produttore di olio il gioco sarebbe fatto. In questo caso la certezza della genuinità del prodotto sarebbe ai massimi livelli. L’azienda Agricola Oreste Rodella, con sede a Collebeato Brescia è produttrice oltre che di legna da ardere di buona qualità, anche di olio di oliva prodotto dai propri oliveti e molito a freddo. Un olio prodotto dai propri oliveti nella zona di Collebeato ma elaborato con la massima cura nel campo della genuinità. Antiparassitari per la famosa mosca olearia ad esempio sono assenti. L’azienda agricola utilizza apposite trappole naturali per eliminare la mosca quanto fosse necessario. La concimazione dell’ oliveto avviene tramite concime assolutamente naturale. Insomma un olio davvero eccezionale a produzione assolutamente limitata. In questo caso siamo di fronte ad un prodotto assolutamente naturale da provare per gli amanti dell’olio d’oliva genuino. Per coloro che desiderassero acquistare l’olio prodotto dall’ Agricola Oreste Rodella sarà possibile telefonare ai numeri nella barra sotto riportata o cliccare sull’immagine a piede pagina.

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Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi

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