Introduzione di Goldfinger
Vangelo GV 8,32: “Conoscerete la verità e vi farà liberi”
Nelle precedenti puntate di “Misteri d’Italia” abbiamo parlato della famigerata bolla papale di Bonifacio VIII risalente al lontano 1302, poi confermata e addirittura potenziata da altri due Pontefici intronizzati sul trono petrino a posteriori Papa Bonifacio VIII. Abbiamo spiegato che la tristemente famosa bolla ha avuto lo scopo di rendere alla chiesa di Cristo, un immenso potere temporale e spirituale, ma soprattutto ha avuto l’effetto di “schiavizzare l’umanità, togliendo a essa il più grande dono mai elargito dal Creatore, Dio: il libero arbitrio. Stando alle sacre scritture il Maestro Gesù, morto e risorto per la salvezza dell’umanità, non mi risulta che desiderasse che la propria chiesa potessere mettere in scacco le libertà umane, regalate dal Padre alle proprie creature predilette, tanto predilette da averli creati più degli angeli. Proprio per questo quando si parla di uomini si parla di libero arbitrio ma anche di pentimento, di cadute, rialzi e redenzione. Gli uomini per volere divino possono tornare indietro e redimersi, gli angeli no, ogni loro decisione è praticamente irreversibile. Togliendo agli uomini il libero arbitrio, si comprende, che il tentativo possa essere solamente quello del mantenimento del potere, soprattutto il potere temporale, a scapito evidentemente del volere divino, tuttavia quanti conoscono la famigerata Bolla di Papa Bonifacio VIII? Sono certo che la conoscenza sia prerogativa di poche persone purtroppo. Credo che un vero cattolico che ami la propria chiesa debba essere informato su ogni cosa del presente e del passato, così facendo ogni dubbio sarà svelato. Purtroppo noi cattolici non conosciamo bene le sacre scritture e questo ci permette di esporre il fianco a tante conoscenza errate o addirittura nel peggiore dei casi alla superstizione. Non fraintendetemi, non sto esortando i lettori a non credere nella chiesa anzi. Essendo la chiesa un’istituzione voluta da Cristo, penso sia necessario amarla nonostante l’imperfezione dei propri Ministri, tuttavia amarla non significa chiudere gli occhi di fronte agli errori di certi (in verità pochi) uomini chiesa.
La chiesa di Cristo
Credo fermamente che sia necessario comprendere che la stessa chiesa sia composta da uomini peccaminosi e fallaci, quindi anche gli uomini di chiesa possono errare, tuttavia possono anche cambiare e portare la chiesa a divenire più santa che peccatrice, portandola finalmente nella direzione più vicina alla perfetta volontà divina. Son certo che Cristo nei prossimi anni ci renderà una visione della chiesa assolutamente differente, magari più vicina alla propri concetti e ai propri desideri. A questo punto sarà arrivato il momento del crollo del vecchio mondo “homo centrico”, concetto caro alle logge esoteriche legate alla massoneria luciferina. A questo punto saremo spettatori della crescita di un nuovo mondo cristocentrico (oggi embrionale) basato finalmente sull’amore per Cristo e per il prossimo.
Questo articolo essendo basato su fatti storici e leggi del diritto canonico. Come fonti riporta i link (scritte azzurre) delle sezioni comprovanti quanto affermato.
Articolo di gaetano rotondo, Uomo Giuridicamente Vivo
La bolla papale “Unam Sanctam”
La bolla papale “Unam Sanctam” emessa da Papa Bonifacio VIII nel 1302 è considerata uno dei documenti più incisivi della storia della Chiesa Cattolica. Questa bolla papale afferma la supremazia del Papa sulla Chiesa e sullo Stato (Noi tutti) e stabilisce che la sottomissione al Papa sia necessaria per la salvezza.
I concetti espressi dalla Bolla
La bolla “Unam Sanctam” afferma che la Chiesa Cattolica sia una sola e unica, e che il Papa sia il capo supremo di questa Chiesa. La bolla stabilisce inoltre che la sottomissione al Papa sia necessaria per la salvezza ma anche che chiunque si opponesse al Papa sarebbe considerato un eretico. Il documento afferma che Dio avrebbe affidato tutti i titoli e le proprietà della Terra al Vaticano. Afferma che l’Unam Sanctam la Prima e Unica Santa Chiesa fosse stata l’Arca di Noè. Mentre tutto il mondo era sommerso dalle acque, l’unica cosa che si elevava al di sopra era l’Arca.
Da questo concetto tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno, certificato dalla Bibbia come Codice di Diritto Nautico, sono ad oggi dispersi in mare (per il fatto che durante il diluvio la Terra era sommersa dalle acque).
Per questa motivazione il Papa reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà, sia spirituale che temporale, fino a quando i “dispersi” (in mare) torneranno a reclamare i propri diritti.
Conseguenze della bolla
Le Conseguenze della Bolla – La Schiavitù dell’Umanità
La bolla “Unam Sanctam” ha avuto e ha tutt’ora, conseguenze significative sulla storia della Chiesa e realtá ingannevoli e fraudolente per l’ intera umanità. Il documento ha contribuito a creare un clima di schiavitù spirituale e temporale, in cui l’autorità papale sia considerata superiore a quella dei sovrani e dei popoli. Questa sottomissione ha tutt’ora ripercussioni sulla libertà e sulla dignità umana e ha contribuito, a creare un sistema di potere autoritario. Nel contesto della bolla “Unam Sanctam” di Papa Bonifacio VIII e nelle successive, si evidenzia la sottomissione al Papa che implica il “deminutio capitis”, in cui l’individuo perde la sua autonomia e la propria libertà.
Deminutio Capitis
Nel contesto della bolla “Unam Sanctam” di Papa Bonifacio VIII, si evince che la sottomissione al Papa implica la “deminutio capitis”, in cui l’individuo perde la propria autonomia e libertà.
La “deminutio capitis” era una nozione giuridica romana che si riferiva alla perdita della capacità giuridica di una persona. Non tutti sanno che la “deminutio capitis” sia ancora attiva. In altre parole, si tratta di una riduzione o una limitazione della capacità di una persona di agire giuridicamente, di possedere beni, di contrarre matrimonio o di esercitare diritti civili ed è suddivisa in tre tipi:
- Deminutio capitis maxima: la perdita totale della capacità giuridica, che poteva avvenire a causa di condanne penali o di schiavitù. (IL TUO NOME E COGNOME SCRITTO IN MAIUSCOLO, FACCI CASO SEMPRE E SU OGNI COSA)
- Deminutio capitis media: la perdita della cittadinanza romana, che poteva avvenire a causa di condanne penali o di esilio.
- Deminutio capitis minima: la perdita della capacità giuridica all’interno della famiglia, che poteva avvenire a causa di emancipazione o di adozione.Una legge schiavizzante
Annullo della Bolla papale
Modalità per annullare una bolla papale:
- Revoca esplicita: un papa successivo poteva revocare esplicitamente una bolla papale precedente attraverso un nuovo documento papale.
- Contraddizione:se una bolla papale successiva contraddiceva una precedente, si poteva considerare che la precedente fosse stata implicitamente revocata.
- Non promulgazione: se una bolla papale non veniva promulgata o non veniva resa pubblica, poteva essere considerata invalida.
- Condizioni non soddisfatte:se una bolla papale era condizionata a determinate circostanze o condizioni che non si verificavano, poteva essere considerata invalida.
Esempi storici:
Ecco, i documenti successivi che hanno solo intensificato l’autorità della bolla “Unam Sanctam” di Papa Bonifacio VIII
La Bolla di Papa Niccolò V Romano Pontefice
La bolla “Unam Sanctam” di Papa Bonifacio VIII NON è mai stata revocata.
La bolla di Papa Niccolò V “ROMANUS PONTIFEX”
Questa Bolla è stata pensata sempre fra le mura vaticane. Il documento risale al 1455, cioè circa 150 dopo la Bolla di Bonifacio VIII (quindi ancora mai contestata dopo 150 anni). Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, ovvero il Papa dispone, al momento della sua morte, e della morte dei futuri Papi, come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII.
Testamento di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è il Collegio dei Cardinali e il Beneficiario, questa volta è il Re sulla terra di proprietà del Papa.
Quindi Dio avrebbe dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede parti di questo mondo ai Re. Per cui da quel momento i Re del mondo sttando a questo concetto avrebbero un mandato divino.
La bolla di Papa Sisto IV La bolla di Papa Sisto IV “AETERNI REGIS”
Questo documento papale si diversifica di poco dalla precedente, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la terra, ma sono gli esseri umani che abitano quella terra, che da quel momento vengono considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad amministrazione coatta.
In realtà questa Bolla realizza la visione illuminata di Bonifacio VIII per cui gli esseri umani sono dispersi in mare e quindi nulla ci appartiene, siamo in bancarotta, perché non siamo mai tornati a reclamare i nostri averi e diritti e quindi è lo Stato che si deve prendere cura di noi per il nostro bene.
Il Concilio di Costanza (1414-1418):
il concilio ecumenico che discusse la questione dell’autorità papale e stabilì che il concilio ecumenico era superiore al Papa in determinate materie.(NESSUNAREVOCA)
La dottrina della “potestas indirecta“: sviluppata da teologi e giuristi cattolici, questa dottrina sostiene che il Papa ha autorità indiretta sulle questioni temporali, ma non diretta. (NESSUNAREVOCA)
Queste bolle papali non sono mai state contestate ed è per questo che attraverso il tacito assenso sono ancora in essere e l’uomo disperso in mare (morto, secondo queste Bolle in vigore tutt’oggi), deve pagare per mantenere chi si riconosce come Beneficiario di beni, di terre, di acque, a cui appartengono come proprietà.
L’annullamento di una bolla papale richiede un atto formale e autoritativo della Chiesa Cattolica poiché le bolle papali sono considerate documenti ufficiali e autoritativi della Chiesa ed esistono casi in cui le bolle papali siano state revocate o annullate, ma questi “documenti successivi” e dottrine a quanto pare hanno contribuito a mantenere in vita la bolla “Unam Sanctam”. Sorge spontaneo chiedere: quindi siamo comunque ancora tutti schiavi?!

Il Diritto Canonico
L’articolo 284 del Codice di Diritto Canonico del 1917 (canone 3128 nel Codice del 1983) stabilisce che i fedeli hanno il dovere di sottomettersi all’autorità del Papa e dei vescovi.
Conclusione
La bolla “Unam Sanctam” di Papa Bonifacio VIII è un documento storico che ha avuto conseguenze significative sulla storia della Chiesa e gravi sull’umanità che tutt’ora continua ad averne. Alcuni critici sostengono che questo documento abbia contribuito a creare sottomissione all’autorità papale, che ha ancora oggi ripercussioni sulla libertà e sulla dignità umana. La “deminutio capitis” e il diritto canonico sono concetti giuridici che possono aiutare a comprendere meglio il contesto e le conseguenze di questa bolla papale storica sulla nostra umanità, per poter incidere la parola FINE su questa schiavitù.