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In una provincia italiana considerata la più cattolica d’Italia non possono mancare le chiese. A Brescia in effetti esistono un buon numero di chiese fra consacrate e sconsacrate, oltretutto la maggior parte sono da considerarsi chiese antiche, vere e proprie opere d’arte. Uno di questi templi cattolico cristiani importantissimi a livello storico è il Duomo Vecchio, una cattedrale che si trova a fianco del Duomo principale e ne condivide il titolo. Questa concattedrale è dedicata a Santa Maria Assunta. Il Duomo Vecchio risale al XI secolo data nella quale partirono i lavori di costruzione. Esso fu realizzato sopra una precedente Basilica che si può ancora vedere recandosi nell’ antico luogo di culto dedicato alla madre di Cristo e partona della chiesa cattolica.  Il Duomo Vecchio nel corso del tempo avrebbe subito alcune modifiche ma pur sempre conservando intatta la propria origine di chiaro stile romanico. In effetti la struttura si attesta come tipicamente romanica realizzata con tutti i particolari del periodo nel quale venne realizzata. Importante sapere che il Duomo Vecchio si attesterebbe ad essere uno dei maggiori esempi di rotonde italiane del periodo romanico. L’antico edificio della fede cattolica contiene anche importanti opere come un antico sepolcro di Bonino da Campione ma importante è anche l’organo presente nella chiesa realizzato da Giangiacomo Antegnati. Un’ opera d’arte che val la pena di menzionare è il sarcofago di Berardo Maggi ed una serie di dipinti su tela del Moretto e del Romanino trasferite in questa sede dopo la demolizione della Cappella del Santissimo Sacramento di S. Pietro de Dom. Una grande importanza storica ed artistica la possiede la cripta presente nel Duomo Vecchio, nella parte più bassa dell’edificio. La cripta è risalente al secolo VI ma ristrutturata in seguito: nel VIII secolo. La basilica di Santa Maria Maggiore de Dom sulle quali fondamenta venne realizzato il Duomo Vecchio fu una basilica di origini paleocristiane costruita si presume nel VII secolo. Per quanto riguarda la struttura come (precedentemente accennato) il Duomo Vecchio resta un grandissimo esempio di rotonde romaniche a livello nazionale quindi di grandissima importanza dal punto di vista artistico. Il sacro edificio subì un ampliamento alla fine del 400 periodo in cui vennero aggiunti l’abside ed il Presbiterio. Un secondo presbiterio venne praticato durante la metà del 500, anno nel quale anche il transetto venne completato assieme ad altri ammodernamenti dell’epoca. Un accenno lo si deve alla cripta, una sezione importantissima del Duomo vecchio. La cripta sottostante il pavimento del Duomo risalirebbe al VI tralasciando la ristrutturazione più recente. L’esterno del Duomo è a struttura rotonda, un tipo di struttura utilizzata appunto in epoca romana ed è composta di blocchi regolari di una pietra di colore bianco tipica della zona bresciana denominata Medolo. Sempre l’esterno è composto da monofore con archi a tutto sesto su tre differenti livelli. Per quanto riguarda l’ingresso al Duomo è bene ricordare che fu aperto nel più recente 1571 e sostituì quello inferiore per il fatto che già in quegli anni risultò praticamente interrato a causa di un naturale innalzamento del suolo ove è realizzato il Duomo Vecchio. Questo è assolutamente normale. E’ naturale che nel corso dei secoli il suolo si alzi. Comunque sia è possibile vedere ancora l’ingresso originale del periodo dall’interno. Sopra l’ingresso si ergeva il campanile che malauguratamente nel 600 durante i lavori di ampliamento del portale crollò (1708). Dalle immagini che tutt’oggi testimoniano l’esistenza di tale torre campanaria si pensa che fosse ovviamente in stile romanico, come del resto lo è il Duomo ma fosse similare alla torre campanaria della chiesa di San Giorgio. L’ingresso al Duomo oggi reca un meraviglioso portale marmoreo decorato ed in stile barocco. Sul portale un timpano semi circolare e cimasa. Si potrebbe dire molto di più sull’esterno del Duomo vecchio ma servirebbero le pagine di un libro, pertanto offriremo una rapida infarinatura cercando di incuriosire gli appassionati di arte, in modo che possano recarsi sul posto e poter ammirare questo stupendo esempio di arte romanica. Passeremo quindi ad offrire una breve infarinatura dell’interno del Duomo Vecchio che in questo caso sarebbe suddiviso in zone posizionate su più livelli accessibili da scalinate marmoree. Una caratteristica di questa chiesa è la semplicità solenne tipica delle costruzioni in stile romanico. Si notano quindi all’interno una serie di scalinate in marmo bianco realizzate per portare il fedele ad assaporare ogni livello dell’antica chiesa romanica. Lateralmente al portale di ingresso è possibile notare due scalinate costruite per condurre al vecchio campanile che come precedentemente accennato subì il crollo nel 1708. Anche queste scalinate recanti colonne romaniche sono state riportate alla vista da un precedente restauro realizzato intorno all’ottocento. Sempre per quanto riguarda l’interno, il Duomo è in possesso di un ingresso rialzato tramite scalinate prodotte dal Piantavigna. Scendendo i gradini interni si giunge nell’ ambulacro circolare separato però dal nucleo centrale denominato “Platea di Santa Maria”. Che separano l’ambulacro dalla Platea di Santa Maria sono otto importanti pilasti realizzati a sostegno della cupola superiore. Seguendo l’ambulacro è possibile procedere verso il Presbiterio e si scende di un livello per recarsi in visita alla “Cripta di San Filastrio”. Salendo i gradini della scalinata è possibile accedere al transetto. Procedendo e salendo ancora i gradini della scalinata è possibile accedere all’ abside ed al coro. L’interno del Duomo parte con l’ ingresso rialzato mentre le restanti sezioni dell’edificio sono accessibili tramite le scale costruite dal Piantavigna che offrono la possibilità di scendere (sia da destra che da sinistra) e recarsi nell’ambulacro circolare che fa da perimetro esterno alla concattedrale. L’ambulacro è separato dal nucleo centrale, denominato “Platea di Santa Maria”, da otto imponenti pilastri che tramite archi fanno da sostegno alla cupola superiore. Scendendo ancora di livello (tramite le apposite scale) e procedendo invece sull’ambulacro, è possibile arrivare al presbiterio dove si possono risalire alcuni grandini quindi raggiungere la sezione. In alternativa è possibile scendendo ancora di livello, entrare nella “Cripta di San Filastrio” attraverso i due cunicoli laterali. Tramite i gradini, salendo si arriva nel transetto, mentre procedendo ancora si salgono nuovamente dei gradini e si arriva nel coro, e da lì all’abside. Per apprezzare in modo totale e meraviglioso la struttura romanica è necessario scendere di livello fino alla Platea di Santa Maria, il luogo più basso del Duomo (tralasciando ovviamente la cripta che risiede sotto il pavimento dell’ edificio). Interessantissimi sono i resti dell’antica basilica di Santa Maria Maggiore de Dom, i resti dell’edificio precedente la realizzazione del Duomo emersi durante gli scavi a fine 1800. La cripta di San Filastrio invece è posizionata nella parte assolutamente più bassa dell’edificio sacro ed è raggiungibile tramite scalinate. La cripta è la porzione più antica presente nel Duomo Vecchio, composta da tre navate da quattro campate ciascuna. La famosa Cripta venne dedicata a San Filastrio per il fatto che nel lontano 838 il Vescovo di allora San Ramperto pose in questo spazio le reliquie del Vescovo bresciano vissuto nel IV secolo Le reliquie furono portate al Duomo Vecchio dalla prima cattedrale della città distrutta in tempi remoti.

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