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In questo articolo dati i giorni di vacanza che ci apprestiamo a vivere incompleto relax durante la calura estiva, proponiamo un articolo sui rischi del cibo. In vacanza in genere si cerca di togliersi qualche sfizio e magari di fare qualcosa di particolare come in genere non si fa durante i giorni passati a casa propria, magari ci si reca nei ristoranti più particolari alla ricerca di qualcosa di nuovo e di sfizioso, tuttavia è giusto prestare attenzione ed essere informati in merito ad alcuni rischi che potrebbero celarsi inaspettatamente.

Cosa ne direste di un gustoso piatto di Sushi e Sashimi? Un cibo davvero gustoso per gli amanti del pesce crudo cucinato alla giapponese, tuttavia questo tipo di cucina potrebbe nascondere alcune insidie. Non è la prima volta che il pericolo dovuto al consumo di pesce crudo si manifesta in questa tipologia di cibi. Una disavventura piuttosto singolare (descritta anche dal quotidiano “Il Giornale”) sarebbe accaduta ai danni di una ragazza nipponica,

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dopo essersi cibata dei tipici piatti giapponesi Sushi e Sashimi. La ragazza dopo alcuni giorni dalla cena avrebbe iniziato a soffrire di uno strano mal di gola e raffreddore. Convinta di aver contratto un’infezione alle vie respiratorie si sarebbe recata in ospedale per i dovuti accertamenti. Durante le analisi del sangue i medici non avrebbero diagnosticato nulla di preoccupante, la ragazza sembrava essere in buona salute. Dalle analisi effettuate non era affetta da alcuna malattia tuttavia il mal di gola ed il raffreddore avrebbero continuato a creare dolore nelle vie respiratorie dalla giovane donna, tanto che i medici avrebbero ben pensato di ispezionare con molta attenzione la gola della ragazza trovando finalmente il motivo del dolore. A quanto pare un verme di circa quattro centimetri avrebbe preso posizione nella zona delle tonsille. Tolta la causa del mal di gola infatti la ragazza avrebbe subito iniziato a sentirsi meglio. Da dove sarebbe arrivato il verme? Possibile che la ragazza non si sia accorta di aver ingerito un verme di tali dimensioni? A quanto pare il parassita sarebbe stato ingerito dalla malcapitata nello stadio di larva che susseguentemente si sarebbe dischiusa ed avrebbe dato vita al verme, che con il passare dei giorni sarebbe cresciuto per arrivare dopo cinque giorni allo stadio di circa quattro centimetri, provocando il malessere alla malcapitata giapponese. Il fatto è che se la paziente giapponese non fosse andata dal medico, che con una pinza si sarebbe preoccupato di estrarle il verme dalla gola, il parassita avrebbe potuto crescere

Foto di Juan Emilio López Gallardo da Pixabay

ulteriormente e così facendo a mia opinione avrebbe avuto il tempo di creare nella ragazza problemi di salute magari più gravi. Non è la prima volta che queste cose accadono cibandosi di pesce crudo. Il verme di 3,8 centimetri di lunghezza, 1 millimetro di larghezza e con esoscheletro flessibile estratto dalla gola della malcapitata sarebbe un conosciuto parassita denominato Pseudoterranova azarasi, ed in genere si potrebbe trovare negli alimenti crudi, in particolare nel pesce. L’episodio accaduto alla ragazza giapponese sarebbe stato citato da una pubblicazione dell’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene, uscita a metà della scorsa settimana. Stando a quanto riportato dalla rivista scientifica episodi di questo tipo starebbero aumentando nel mondo proprio per il fatto che la cucina nipponica a base di “cruditè e riso” (come il Sushi ed il Sashimi) starebbero divenendo sempre più comuni a livello internazionale. Anche in Italia già da alcuni anni avrebbe iniziato a farsi strada una vera e propria moda nel consumo di questi alimenti offerti da ristoranti in genere low cost, gestiti generalmente da cinesi. L’incremento di questo tipo di pietanze provenienti dalla tradizione della zona del “sol levante” porterebbe ad un potenziale aumento del rischio di incorrere in avventure davvero poco simpatiche, come l’accadimento ai danni della ragazza nipponica. Cibarsi di pesce crudo anche se fresco è sempre da ritenersi un rischio. Per potersi cibare di pesce crudo con una certa tranquillità, sembrerebbe assurdo ma si consiglierebbe il pesce “abbattuto” ovvero il pesce crudo opportunamente surgelato per una certa quantità di giorni e poi decongelato e consumato anche crudo. In questo caso a quanto pare si potrebbero evitare spiacevoli sorprese. Il fatto è che proprio nella cucina giapponese (quella vera, che in genere si presente molto costosa) il pesce crudo dovrebbe essere consumato per tradizione molto fresco. In questo caso lo chef dovrebbe recarsi al mercato del pesce ed acquistare il prodotto fresco scegliendolo fra i migliori pesci che il mercato del pesce fresco offrirebbe. Una vera e propria tradizione quindi ma che potrebbe rivelarsi una vera e propria arma a doppio taglio per il consumatore. E’ noto che il pesce fresco possa essere un portatore di certe tipologie di parassiti quindi, in questo caso sia poco consigliabile consumarlo allo stato crudo.

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Maira Alcantara
Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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