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Come la maggior parte dei mercati anche quello del mattone sarebbe stato costretto a subire una certa crisi dovuta l’inaspettato arrivo dalla pandemia da Coronavirus. Quest’anno quindi nonostante le manovre del Governo a sostegno di questa fascia economica, con facilitazioni nel campo delle ristrutturazioni immobiliari, il settore edile ha dovuto subire una sfida ulteriore che tuttavia sarebbe stata parzialmente calmierata. L’edilizia devo ammettere essere un settore molto importante per l’economia nazionale per il fatto che l’indotto del mercato edile avrebbe un certo peso su una buona fetta dell’economia italiana.

Foto di Capri23auto da Pixabay

Nel 2021 il settore del mattone tuttavia non sarebbe ancora uscito del tutto dalla crisi per varie ragioni, principalmente a causa della pandemia che si sarebbe rivelata, ripeto, una delle disavventure economiche principali un po’ per tutti i settori economici e produttivi dello “stivale”. Nonostante le previsioni non certo brillanti del 2021 se tutto andrà nel verso giusto, il prossimo anno si rivelerebbe un 2022 abbastanza sereno per questo settore che verrà trainato da una certa euforia anche per il 2023. L’edilizia (e non solo) se le previsioni ottimistiche saranno reali, potrà vedere la luce dal tunnel per almeno un biennio. Come andrà il mercato immobiliare? Ecco le previsioni degli esperti. Dopo un anno dalle chiusure forzate a causa del Covid i monitor del settore immobiliare avrebbero registrato l’impatto sul numero di acquisti e delle vendite immobiliari. In questo caso la tendenza registrata sulle compravendite (oltre ai prezzi relativamente agli immobili) sarebbe stata meno sostenuta di quanto si avrebbero previsto le previsioni più ottimistiche, considerando la profonda crisi economica legata alla pandemia. In questo caso i monitor immobiliari si sarebbero aspettati un calo intorno al – 15 -20%. A tutti gli effetti il calo ci sarebbe stato ma si sarebbe attestato a solo – 7,7%. A salvare la situazione sarebbe stato un rimbalzo positivo nelle compravendite che nell’ultimo trimestre dell’anno avrebbe iniziato a volare fino al +8%. Per il 2021 quindi cosa ci si potrebbe aspettare per questo mercato trainante dell’economia nazionale? Quali sarebbero le soluzioni finanziarie migliori in questo periodo così anomalo? Meglio i mutui variabili oppure a tasso fisso? Stando a quanto previsto dal famoso osservatorio immobiliare Nomisma l’effetto pandemia si prevede possa portare ad una positiva euforia del mercato immobiliare, che vedrà di conseguenza una buona ripresa. Si tenga presente che il 2020 ed il 2021 sarebbe stato per gli italiani un biennio di risparmio. Il timore avrebbe portato il popolo italiano (che da sempre resta un popolo di risparmiatori) a contrarre ulteriormente le spese e quindi ad aumentare i numeri positivi sui propri conti correnti. Il maggior problema italiano nel settore immobiliare è il fatto di essere un segmento bloccato per quanto riguarda gli immobili nuovi, eccetto alcune bolle come Milano che invece offrono buone possibilità per il nuovo. Nelle altre città non resta che affidarsi al settore immobiliare dell’usato. Questo è uno dei fattori che peserebbero sul fatto che ultimamente il mercato immobiliare non sia fluido. Stando al Sole 24 ore le esigenze degli acquirenti italiani sarebbero mutate con preferenza per spazi maggiori, più spazi verdi e più locali. Ci sarebbe stata quindi una mutazione di interesse che in questo caso avrebbe premiato di conseguenza le periferie ma anche le seconde case. I prezzi sarebbero da considerarsi in leggera discesa anche se per il prossimo anno, il 2022, che lascerebbe prevedere un assestamento dei prezzi con una susseguente risalita dei prezzi per il 2023. Agenzia delle Entrate: dai dati dell’ Agenzia è possibile vedere una buona tenuta delle compravendite nei piccoli centri che avrebbero anche portato a punte in crescita. Controtendenza le città italiane principali nelle quali ci sarebbe stato un calo delle transazioni immobiliari quindi un mercato in sofferenza. Anche per quanto riguarda i piccoli centri sarebbe più florido il mercato dell’usato, data la scarsità di immobili nuovi. Il settore delle seconde case contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nel globale starebbe vivendo un periodo favorevole. La domanda di immobili più vicini alla propria residenza sarebbe in crescita. Nelle regioni della Toscana, Liguria, Puglia e Sicilia, località estive che da sempre sarebbero appetibili per le locazioni stagionali dedicate ai vacanzieri, in questo caso muterebbero in locazioni annuali. Per quanto riguarda la Sicilia, saremmo di fronte ad una tendenza particolare ovvero al fatto di vedere un ritorno massiccio dei cosiddetti cervelli in fuga ed ex immigrati che ritornerebbero a viere al paese natio. Un’ incognita in questi periodi particolari è la scelta del mutuo. Per quanto riguarda il settore dei mutui secondo MutuiOnline non sarà un momento dorato per il mutuo a tasso fisso per possibili aumenti, anche se questa tipologia di mutuo resterà ancora almeno per qualche tempo una corsia preferenziale mirata all’acquisto immobiliare. In effetti il mutuo a tasso fisso garantisce una certa stabilità e sicurezza, oltre che una rata costante durante tutto il periodo dell’indebitamento. Gli analisti del mercato immobiliare quindi prevedono per il 2022 e per l’anno successivo un vento favorevole per quanto riguarda il settore. Potremmo quindi prevedere che (in assenza di ulteriori traumi economici) potremo assistere finalmente, almeno per il prossimo biennio, ad una tendenza positiva in molti settori dato che, ripeto, il mercato edile farebbe da volano per tutto l’indotto produttivo ed economico nazionale. 

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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