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Finalmente siamo in procinto di arrivare al punto di cambio. Lentamente le corde del lockdown si stanno allentando e si ricomincia a sperare di iniziare a lavorare a produrre ed a vendere. Il lavoro è la prerogativa principale per poter ritornare ad un certo benessere economico, che in questo caso sarebbe stato impedito dal virus soprattutto in una fase delicata come questo particolare periodo. Ricordiamoci che l’Italia sarebbe da poco uscita o meglio, sarebbe opportuno dire, non sarebbe  ancora uscita dalla passata crisi economica ma sarebbe stata sul punto di iniziare lentamente a riprendersi con tanta fatica. Perché tutto questo malessere economico?

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Certamente ci chiederemo i motivi di questa serie di crisi a prescindere da quella creata dal virus. A mia opinione in particolar modo avrebbero inciso sull’ economia del nostro paese le “scellerate” politiche europee legate ancora troppo all’austerity, un sistema che altro non farebbe che agevolare alcuni paesi membri a dispetto di altri e noi saremmo dal gruppo degli “altri” che con la scusa del debito pubblico piuttosto alto sono stati obbligati a cedere le “redini economiche” vere e proprie Unione Europea subendo le sue scelte. Comunque sia che lo si desideri capire o meno, quest’ultimo decennio sarebbe stato veramente un decennio nero per la nostra nazione, dieci anni davvero di fuoco per quanto riguarda l’economia che avrebbe culminato con lo scontrarsi con la pandemia da Coronavirus nel momento meno indicato. Gli italiani grazie al cielo restano un popolo meraviglioso e laborioso quindi non hanno ancora perso la speranza e guardano al futuro con speranza in una sorta di avvenire davvero incerto sia dal punto di vista economico che sanitario. Un punto a favore dell’Italia è che il popolo dello stivale sarebbe abituato a crollare e rialzarsi, un po’ come l’araba fenice che dopo la propria morte rinasce dalle proprie ceneri e spero che ancora una volta anche in questo caso si verifichi lo stesso miracolo. Stando a quanto riportato sul quotidiano “Il Giornale” in seguito alle proposte del Sure, agli investimenti della Bei e della possibile attuazione dei Recovery Found, il ministro dell’ Economia avrebbe messo sul tavolo finalmente un progetto per i prossimi anni. In pratica il Governo italiano dovrà tenere conto niente meno che di stime paragonabili ad un periodo di dopoguerra, in questo caso pensando a tassi di investimento e di consumo in vera e propria caduta libera. Per parlare di numeri,

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tassi di investimento al 12,3% e di consumo al 7,2%. Dall’ altro canto una previsione non ottimistica vede il PIL al ribasso, un Prodotto Interno Lordo che stando alla previsioni a breve termine si attesterà intorno al -8% contrariamente al -1/-3% stimati precedentemente la pandemia. Per poter imprimere un certo stimolo alla crescita che in questo caso è molto limitata sarebbero previsti incentivi mirati. Proprio per questo sarà destinata una parte delle risorse chieste per il prossimo anno e per gli anni successivi di circa 6 miliardi di Euro da spalmare negli anni fino al 2031 a sostegno degli investimenti. In pratica l’attuale esecutivo starebbe programmando una manovra espansiva come mai si vide dal dopoguerra ad oggi. Il Governo vorrebbe intervenire sui prossimi anni congelando l’IVA cercando di eliminare eventuali aumenti dell’ odiata imposta e delle accise sempre a sostegno degli investimenti con l’obbiettivo di portare ad un calo della pressione fiscale del 1,1 punti di percentuale sul PIL. La quantità di denaro relativamente al “Pacchetto” della BCE sarebbe in grado di sostenere il maggior debito relativo ai paesi colpiti dalla crisi da Coronavirus. Il debito logicamente avrà un tasso di interesse medio ma che sarà però in discesa. Questo è quanto al momento avrebbe espresso il Ministro dell’economia Gualtieri in audizione sul Def. Quanto detto è ciò che ci è dato di sapere in questo periodo relativamente alle misure economiche previste dall’ attuale esecutivo, in modo da poter far fronte a quello che a mia opinione si attesterebbe come il più potente disastro economico

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e sociale del dopoguerra. Auspico sinceramente che il mondo intero (dopotutto non siamo solamente noi i colpiti dalla pandemia ma siamo in allegra compagnia) inizi a pensare seriamente sull’ attuale accadimento della pandemia. Spero si inizi a riflettere su quanto siano sbagliate le scelte globaliste del NWO, scelte che starebbero iniziando a dare i propri oscuri frutti. Auspico che nel dopo virus si possa iniziare a pensare di fermarsi a riflettere e magari di poter fare qualche passo indietro per tornare al mondo magari non perfetto di un tempo, ma certamente più vivibile ed a misura d’uomo.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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