momenti della protesta a Brescia
Visualizzazioni: 0

ARTICOLO OFFERTO DA THE CLEAN IMPRESA DI PULIZIE MONTICHIARI BRESCIA TEL 338.8276309 http://www.theclean.it

I primi ad “incazzarsi” furono i napoletani. Probabilmente in futuro la storia testimonierà il fatto che il primo risveglio dell’ Italia sarebbe iniziato da Napoli. La città partenopea sarebbe stata la prima città italiana a capire il fatto che il virus altro non sarebbe che una pericolosa arma politica creata appositamente per instaurare un piano diabolico che preveda una dittatura di tipo cinese ai danni dell’umanità intera, iniziando dall’Italia. Dopo i “Moti napoletani” sarebbero scattate proteste anche in altre città come ad esempio Torino. In questo caso durante la manifestazione del “movimento dei forconi” sembra che alcuni poliziotti si sarebbero tolti il casco ma nessuno lo dice ovviamente, se non pochissimi media come ad esempio il Post da cui attingiamo la notizia. Solidarietà quindi verso la popolazione che protesta? Da quanto riportato sul Post, stando alla notizia ufficiale, non ci sarebbe stata la necessità di indossare il casco in questo caso si sarebbe trattato di un comportamento ordinario. A mia opinione potrebbe essere diverso: quando mai i poliziotti presenti ad una protesta ed in costante allerta per il mantenimento dell’ordine pubblico si tolgono il casco? Il comportamento delle Forze dell’ Ordine in questo caso lascia molto adito a delle dovute riflessioni ed a libere opinioni. Personalmente sono più propenso

Foto di Niek Verlaan da Pixabay

a credere che i poliziotti il casco se lo siano tolto per solidarietà, dopotutto anche i poliziotti sono persone come noi e come tali, facenti parte della popolazione italiana riescono a capire le esigenze dei loro “fratelli” esigenze che in questo caso tutti sarebbero obbligati a subire dato che la vicenda Covid non mi sembrerebbe essere del tutto trasparente. Ovviamente ufficialmente il gesto di togliere il casco non sarà mai considerato un gesto di solidarietà. La solidarietà con i manifestanti se fosse ammessa, vorrebbe significare a mia opinione che le Forze dell’ Ordine non si dichiarerebbero più completamente intenzionate a proteggere i voleri dello stato quindi in questo caso, i nostri governanti dovrebbero seriamente iniziare a comprendere quello che probabilmente non vogliono ammettere, ovvero il fatto che è ora di smetterla di prendere il giro l’Italia con leggi e DPCM magari imposti da altri personaggi che dietro le quinte desidererebbero evidentemente portare a termine determinati subdoli progetti. Comunque sia solidarietà o non solidarietà con i manifestanti anche le Forze dell’ Ordine prima o poi si potrebbero stancare di proteggere i voleri di quello che a mia opinione altro non sarebbe che un “governo fantoccio”, per altro mai votato ma imposto per traghettare la nazione verso quello che è il NWO. Stando a quanto riportato sul Post anche i sindacati di Polizia Ugl e Siulp avrebbero abbracciato la tesi della solidarietà verso la popolazione in protesta. Più passa il tempo più mi accorgo che l’ipocrisia ottenga sempre più potere, Beppe Grillo avrebbe riportato sul proprio blog il fatto della polizia che si sarebbe levata il casco, chiedendo alla forza pubblica di non proteggere questa leadership politica che avrebbe portato alla rovina l’Italia. Parole sante quelle di Grillo peccato però che proprio “la sua creatura”, alleata al PD sia lì a legiferare portando alla rovina la nazione.

(Il Post) Siulp: “togliersi il casco in segno di manifesta solidarietà e totale condivisione delle ragioni a base della protesta odierna di tutti i cittadini che hanno voluto gridare basta allo sfruttamento e al soffocamento dei lavoratori e delle famiglie italiane, è un atto che per quanto simbolico dimostra però che la misura è colma e che i palazzi, gli apparati, e la stessa politica ormai sono lontani dai problemi reali dei cittadini”.

momenti della protesta a Brescia

Stando alla notizia ufficiale quindi non sarebbe avvenuto alcun gesto di solidarietà verso i manifestanti. La stessa procedura sarebbe avvenuta a Genova, poi a Bolzano quando dopo aver protetto l’Agenzia delle Entrate ed esercizi commerciali cittadini una volta respinti i manifestanti i poliziotti si sarebbero tolti il casco. Altro scontro con stesse procedure davanti al Palazzo della giunta regionale in Piemonte in Piazza Castello. Comunque sia questi gesti di distensione sarebbero stati letti da alcuni manifestanti, come gesti di solidarietà ed in effetti i manifestanti avrebbero applaudito la polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza. Qualche manifestante avrebbe urlato: “siete come noi”. A mia opinione comunque è solamente una questione di tempo, poi anche i soldi dello stato finiranno del tutto, dato che l’economia starebbe per avviarsi verso un pericoloso KO. In questo caso potrebbero mancare i finanziamenti per pagare le pensioni ma anche l’esercito e Forze dell’ Ordine.  Anche Brescia non sarebbe stata risparmiata dalla rabbia di una popolazione che a quanto pare inizierebbe a capire l’ inganno del Covid. Proprio ieri si sarebbe svolta la protesta contro l’ultima imposizione tramite DPCM varato da Conte. Un giovane Ultra bresciano sarebbe rimasto ferito e rischierebbe l’amputazione della mano per aver raccolto da terra una bomba carta esplosagli evidentemente in mano. In piazza a protestare esercenti, baristi, ristoratori estremisti di destra ed ultras. Si stima che durante la manifestazione fossero presenti circa un migliaio di cittadini “incazzati a dovere”. Stando all’ultimo DPCM pensato da Conte la Lombardia sarà compresa nell’area tre: la più a rischio. In questo caso proprio la Lombardia subirà le restrizioni più dure.

momenti della protesta a Brescia

L’Italia attende questo regolamento nazionale: divieto di spostamenti in le altre regioni, coprifuoco che probabilmente verrà probabilmente anticipato dall’attuale orario delle 23, centri commerciali chiusi durante il WE. per quanto riguarda invece la Lombardia la repressione da parte della dittatura sanitaria sarà ancora più dura, come previsto dalla fase tre. Perché proprio la Lombardia deve scontare la pena più dura che la dittatura sanitaria vorrebbe imporre? Le opinioni si sprecano. La mia opinione personale è il fatto che proprio la Lombardia sia una delle tre regioni più ricche e laboriose della nazione quindi, per poter permettere il KO dell’economia italiana sarebbe necessario rendere inattive le regioni più industrializzate iniziando dalla Lombardia. In seguito potrebbe toccare al veneto seguito se necessario dall’Emilia. In questo caso il piano di deindustrializzazione e fallimento di una nazione, laboratorio sperimentale del NWO sarà completato.

Visualizzazioni: 0
Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

0 Condivisioni