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Il contagio da Covid non risparmia nessuno al mondo, il virus si infiltra in tutte le nazioni piccole e grandi del pianeta con la consueta virulenza. Un paese di cui non si parla mai in merito al contagio è la Repubblica Dominicana, abbiamo potuto avere qualche accenno oggi seguendo i TG da un gruppo di 250 italiani bloccati nell’ isola centroamericana, che avrebbero chiesto aiuto in merito a dei voli per poter rientrare in Italia. A Santo Domingo come starebbe procedendo la situazione in merito al contagio? Dal portale di Italia chiama Italia siamo riusciti a sapere qualcosa di più in merito alla situazione dominicana.

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A quanto pare i casi di Coronavirus nell’isola caraibica si sarebbero verificati per la maggior parte in soggetti appartenenti alla classe sociale medio alta della popolazione dominicana. Il contagio da Covid per il momento sembra (da quanto specificato sul portale) essere concentrato in sole quattro province del paese centroamericano: Distretto Nazionale, Samanà, Santiago e Puerto Plata. Ovviamente questi dati sono relativi alla scorsa settimana, per il momento non avremmo trovato purtroppo nulla di più aggiornato se non qualche notizia riportata alla fine dell’articolo, fatto è che i casi di Coronavirus nella Repubblica Dominicana sarebbero raddoppiati in due giorni passando da 34 a 72 casi sempre stando a quanto riportato dalle autorità della salute pubblica. L’ attuale Ministro della salute pubblica Sànchez Cardenas come accennato precedentemente avrebbe messo in luce il fatto piuttosto strano che i casi di Covid si sarebbero abbattuti sulla fascia sociale medio alta della popolazione. Il fatto piuttosto particolare è che la diffusione nei quattro distretti dell’isola siano avvenuti con una diffusione molto rapida. Per quanto riguarda il Presidente Danilo Medina non riscontrerebbe sintomi di contagio e quindi non avrebbe ricevuto il controllo tramite tampone. Com’ era da prevedere il Ministro Sanchez avrebbe confermato che la maggior parte dei casi di Covid presenti nell’

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isola tipicamente turistica sarebbero provenienti dall’estero. La scorsa settimana la Repubblica Dominicana sarebbe stata nella fase tre del contagio ovvero non sarebbe esistita ancora una circolazione comunitaria della forma virale. Da una notizia più recente datata 25 marzo si evince che il contagio avrebbe raggiunto la diocesi di san Francisco de Macoris, anche Monsignor Fausto Ramon Mejia Vallejo sarebbe stato contagiato dal virus, così almeno avrebbe rivelato in una nota la Conferenza episcopale dominicana. Dalla nota si evince che lo stato di salute dell’ecclesiastico sarebbe stabile (al 25 marzo). La chiesa cattolica dominicana resta in preghiera e procede con azioni mirate di soccorso alla popolazione colpita dall’ aggressività del virus. I vescovi locali ricordano però che sarebbe necessario prendere misure preventive come ad esempio quella dell’isolamento in casa per limitare e cercare di fermare il contagio. L’obbiettivo principale è cercare di proteggere le popolazione dall’ espandersi della pandemia. Come precedentemente accennato sembra che il virus sia stato veicolato nel paradiso caraibico da turisti stranieri venuti a contatto con la forma virale precedentemente il viaggio ai caraibi. Il primo ecclesiastico latinoamericano ad aver subito il contagio da Covid sarebbe stato il Vescovo

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peruviano Mons. Josè Travieso Martin del vicariato apostolico di San Josè del Amazonas. Stando al Listin Diario di oggi 2 aprile il Ministro della salute pubblica Cardenas avrebbe confermato che i deceduti per Covid sarebbero saliti a sessanta, l’età media dei deceduti sarebbe di soli sessant’anni e l’80 per cento dei defunti sarebbe di sesso maschile. La provincia di Duarte sarebbe il distretto con la maggior moria di contagiati che si attesterebbe a 24 decessi. I deceduti come pure in parecchi casi di contagiati italiani anziani avrebbero avuto delle patologie pregresse come diabete, asma, problemi respiratori, insufficienza renale e tabagismo. Sempre il Ministero della salute pubblica avrebbe annunciato che in questi giorni i dominicani potranno usufruire di un’applicazione mobile in grado di permettere alla popolazione di rimanere in contatto con i medici che offriranno informazioni in merito al Coronavirus. Circa 200 medici si sarebbero offerti nell’ informare la popolazione in merito alla condotta da tenere in caso di contagio, sui trattamenti e sulle abitudini da iniziare a tenere per evitare di essere contagiati. I consigli medici saranno offerti tramite l’applicazione che si chiamerà “AuroraMSP”.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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