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Dall’ entrata in campo del “Coronavrus” se ne sono dette di cose, le opinioni si sono sprecate in questo campo e nuove scoperte sono state portate avanti, dopotutto si tratta di una forma virale completamente nuova ed ancora oggi forse, non completamente conosciuta. Alcuni medici almeno inizialmente affermavano che il Covid colpisse l’attività polmonare come in effetti accade, altri che la causa dei decessi fossero le trombosi come in effetti sembra accada, (di questa scoperta ne parlammo a suo tempo in un passato articolo)

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insomma se ne son dette tante e credo che tante se ne diranno ancora tante dato che la ricerca relativamente al Covid-19 certamente continuerà fino alla completa conoscenza della forma virale. Da questa notizia cercheremo di capire come e dove agisca il virus almeno da quanto si è potuto capire fino ad oggi. Possiamo confermare che il Coronavirus non sia solamente una patologia virale a carico esclusivamente dell’apparato respiratorio ma la malattia in grado di colpire varie parti del corpo. Non solamente i polmoni ed il cuore quindi. La forma virale da Coronavirus colpirebbe nientemeno che l’intero organismo umano. SI tratta quindi di una malattia sistematica che provocherebbe danni ai vasi sanguigni, ai reni, all’intestino, agli occhi, al cuore ed addirittura al cervello. Come riportato sulla rivista Science il Covid agirebbe in modo completamente differente da altri patogeni fino ad ora analizzati e conosciuti. Il virus inizierebbe il proprio cammino entrando dalle vie aeree o dagli occhi, le uniche porte d’ingresso al corpo umano. C’è da capire però che le cellule che deputate al rivestimento della cavità nasale sono ricche del ricettore Ace 2 la porta d’ingresso principale nella quale in virus entrando inizierebbe l’invasione

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

cellulare tipica delle forme virali per iniziare la propria moltiplicazione. Una volta iniziato il processo di moltiplicazione virale nelle cellule umane il soggetto ospite inizierebbe la diffusione virale in due modalità: con sintomi o addirittura in modo asintomatico. Nella diffusione virale sintomatica l’ospite inizierebbe il decorso della malattia con una normale reazione corporea a contrasto dell’invasione virale quindi si presenterebbero dei sintomi ben definiti quali febbre, tosse secca, mal di gola come acade in una normale influenza, la perdita del gusto e dell’olfatto quindi dolori muscolari e mal di testa. Questi sono i sintomi principali che potrebbero permettere al Covid di confondersi con una normalissima patologia influenzale ma attenzione alla perdita del gusto e dell’olfatto, questo potrebbe essere un primo campanello d’allarme che potrebbe portare a sospettare un’infezione da Coronavirus nella fase iniziale. Se in questa prima fase non si riuscisse a contrastare il virus, esso potrebbe passare alla fase 2 ovvero alla conquista dei polmoni causando una polmonite. Si è notato che in alcuni pazienti la fase 2 sarebbe arrivata all’improvviso. Essa si svilupperebbe come una sindrome da stress respiratorio acuto durante la quale i livelli di ossigeno presenti nel sangue crollano con conseguente fatica nella respirazione

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man mano più difficile fino a portare alla morte. Per questo sarebbe consigliabile tenere in casa un saturimetro e provarsi la saturazione sanguigna spesso in caso di malessere. Una reazione davvero grave che si pensa sia dovuta ad un’ iper reazione del sistema immunitario detta “tempesta di citochine”. Per spiegarci meglio: la “tempesta” delle molecole che guidano la risposta immunitaria sana ma che in casi come il Covid esagerando, inizierebbero ad attaccare le cellule sane. In questo caso i vasi sanguigni inizierebbero a produrre delle perdite con conseguente calo della pressione del sangue e la formazione di coaguli (per questo il medico dell’ articolo passato avrebbe parlato di trombosi), quindi è possibile che il soggetto ospite possa arrivare ad un vero e proprio collasso dell’organo. In questo caso i ricercatori facendo il possibile per conoscere la dinamica della malattia avrebbero capito che il Covid non risparmierebbe neppure il cuore, uno degli organi più importanti del corpo umano. A prova di questa teoria una donna di Brescia che venne ricoverata con i sintomi tipici dell’infarto. In questo caso si capì che i danni furono causati invece dal Coronavirus. I danni creati dal virus si estenderebbero anche al sangue con coagulazioni ed aritmie. Sarebbero state segnalate delle ischemie a livello di piedi e dita

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oltre che dolori e necrosi dei tessuti. Per questa ragione i soggetti che avessero già problemi cardio-vascolari sarebbero da considerarsi più a rischio come pure i diabetici, gli ipertesi ma non è tutto, la patologia virale sarebbe in grado di aggredire anche l’intestino nel quale i famosi ricettori Ace 2 che sono abbondanti nelle cavità nasali sarebbero presenti abbondantemente anche in quest’organo. Anche il fegato potrebbe essere preso di mira dal Covid come pure i reni ed il cervello. Per quanto riguarda quest’ultimo il cervello, ci sono casi che testimonierebbero che il virus sarebbe riuscito a provocare encefaliti, crisi epilettiche, perdita di coscienza e dell’olfatto ma anche ictus. Dopo aver compreso come agisca il Coronavirus nel corpo umano ospite è possibile capire ancor più quanto questa forma virale non sia assolutamente da sottovalutare quindi comprendere che nonostante la riapertura di parecchie realtà lavorative e commerciali, per ancora parecchio tempo dovremo sottostare alla normali regole di sicurezza come indossare le mascherine, mantenere la distanza da soggetto a soggetto, il lavaggio continuo delle mani, indossare i guanti e quant’altro. Almeno fino al momento in cui sarà trovata a livello medico una soluzione valida per contrastare il Coronavirus saremo sempre a rischio di contagio. Credo che solamente in quel momento la nostra vita potrà tornare ad essere quella di un tempo.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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