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Ecco approdare sulla rete (e non solo) anche su alcuni quotidiani cartacei una notizia in merito al Covid. Un colore azzurro speranza si starebbe stemperando all’orizzonte in campo medico. La notizia che daremo di cui avrebbero parlato anche alcuni media come il quotidiano “Il Giornale”, è certamente una notizia piacevole fra le notizie “terrorizzanti” del periodo attuale. In questo caso si tratterebbe di una news che fungerebbe da piccola luce nell’oscurità della pandemia. Le informazioni che leggerete nelle prossime righe potrebbero essere in grado di aprire nuovi orizzonti per quanto riguarda la cura del virus. Proprio in questi giorni sarebbe stato scoperto che le famose “statine” quel farmaco utilizzato per la cura del colesterolo in eccesso, sarebbero in grado di assumere un ruolo molto importante nella riduzione della mortalità dei pazienti gravi ricoverati in ospedale per l’infezione da Sars – Cov -2. Il recente studio sarebbe stato pubblicato su una delle riviste più importanti a livello mondiale come

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Nature Communication. Per effettuare lo studio i medici avrebbero tenuto in osservazione un gruppo di 2626 pazienti ricoverati. Gli autori del test avrebbero deciso di confrontare 1296 soggetti ricoverati cui 649 utilizzatori di statine da prima del ricovero ed allo stesso tempo un secondo gruppo di eguale numero, che al contrario non necessiterebbero di questo particolare farmaco. Per concludere i medici si sarebbero accorti che l’uso di statine nei pazienti che in seguito sarebbero stati ricoverati per Covid, sarebbe stato associato ad una mortalità inferiore. Le statine quindi potrebbero rivelarsi molto utili  nella riduzione della mortalità degli ospedalizzati a causa del Covid proprio per le particolari proprietà di questo farmaco. Le proprietà che renderebbero interessanti le statine nell’ ambito del Covid sarebbero da sempre adatte nella riduzione del colesterolo sierico ma soprattutto per gli effetti pleioterapici oltre che per le proprietà antiinfiammatorie ed antitrombotiche. Queste importanti proprietà delle statine renderebbero il farmaco molto interessante ma anche molto utile durante gravi infezioni da Covid. Ricordiamo che la prima statina fu scoperta nel 1976 e fu battezzata con il nome di mevastatina. In questo caso si sarebbe trattato di un farmaco di origine naturale, isolato per la prima volta da una coltura di due specie di funghi piuttosto conosciuti in campo medico appartenenti alla famiglia Penincillinum. Questo primo farmaco sarebbe considerato l’antenato di tutte le statine oggi presenti sul mercato farmaceutico e prodotte in seguito al lontano 1976. Un virus assolutamente nuovo il Coronavirus che avrebbe trovato il settore della medicina assolutamente impreparato. Nonostante tutto la scienza procede e gli studi per il contrasto del Covid proseguono. Per poter arrivare ad una cura valida si cercherebbe di sperimentare i farmaci che potrebbero essere utili, in base alla sintomatologia derivata dalla patologia. Potrebbero magari esistere farmaci migliori di altri, probabilmente esisteranno nel “ventaglio dei prodotti farmaceutici altri farmaci che potrebbero essere in grado di alleviare le sofferenze dei ricoverati o comunque sia di ridurne la mortalità.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Credo che il Covid oggi possa rappresentare una vera e propria sfida tipica del nostro tempo. Nel prossimo futuro, la pandemia da Coronavirus penso resterà probabilmente solamente un brutto ricordo, un evento storico che verrà probabilmente studiato dai posteri. Non sarebbe la prima delle sfide che l’umanità avrebbe dovuto combattere e probabilmente non sarà neppure l’ultima ma sono positivo, sono certo che ancora una volta il Covid presto sarà “sconfitto”.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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