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Forse avrete letto anche su alcuni quotidiani la buona notizia in merito alla cura delle polmoniti acute provocate dal Coronavirus, ma se così non fosse la notizia ve la diamo anche noi. Ieri parlò della news anche il celebre quotidiano nazionale “Il Giornale”, una notizia in grado di offrire davvero tanta speranza in un periodo molto buio come quello che stiamo vivendo data la piaga del Coronavirus che in questo momento con la propria aggressività sarebbe alla conquista del mondo intero senza risparmiare assolutamente nessuno. Voglio specificare che per il Coronavirus, che sta mietendo vittime ormai in tutto il mondo attualmente non esiste una cura specifica anche se in questo momento la ricerca starebbe lavorando in modo davvero frenetico per poter offrire un vaccino mirato. Ad oggi tuttavia non esiste per ora però alcun vaccino testato per poter curare gli infettati, per poter salvaguardare  le persone ancora sane. Comunque sia da quanto rivelerebbe questa notizia a Napoli avrebbero trovato un rimedio ovvero una potenziale cura che sembra possa fare effetto sul lato più grave del virus,

Foto di Sasin Tipchai da Pixabay

la polmonite acuta, quella in grado di portare alla morte molti pazienti.  Almeno  per i casi più gravi, oggi potrebbe esistere una cura che potrebbe essere un buon inizio nella salvezza di molti malati con complicanze polmonari acute, in attesa di un vaccino specifico. Il farmaco sperimentato dai medici napoletani starebbe riuscendo ad avere esiti piuttosto eccellenti come contrasto alle polmoniti da Covid-19. In questo caso la speranza viene dal sud.  I medici dell’ ospedale Cotugno di Napoli avrebbero avuto un’ intuizione davvero vincente: utilizzare un farmaco chiamato Tocilizunab che in genere viene utilizzato per l’artrite reumatoide. I medici avrebbero pensato a questo farmaco per poter cercare di curare i pazienti più gravi dalla polmonite da Covid. In questo caso gli effetti si sarebbero rivelati davvero rivelati positivi. Il medicinale tuttavia non è un farmaco specifico studiato per il Covid, non si tratterebbe di un antivirale ma ripeto un farmaco adatto per l’ artrite reumatide. Come funzionano gli effetti del medicinale sulla polmonite da Covid? Cercheremo di spiegarlo in poche righe: quando viene indotta un’attivazione del sistema immunitario esso  viene stimolato per poter reagire ai tumori. Questo processo farebbe in modo che vengano prodotte una certa quantità di citochine fra le quali l’interleuchina 6 che potrebbe stimolare  l’infiammazione acuta. Questo perticolare è la causa maggiormente pericolosa fra i vari effetti collaterali dato che provocherebbe ipertensione ma anche un distress respiratorio molto simile

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

a quello provocato dal Covid. Proprio analizzando questo processo i medici avrebbero avuto l’intuizione nell’utilizzo di tale medicinale a contrasto dell’ interleuchina 6 nei casi di distress causati dal virus. L’intuizione dei medici dell’ospedale partenopeo sarebbe dovuta anche ad una collaborazione con la Cina. Il dott. Ming quando venne interpellato richiedendo se anche in Cina avessero avuto esperienze positive con il Tocilizunab nella cura delle polmoniti acute da Covid avrebbe risposto che l’idea di utilizzare tale farmaco era ottima ed in Cina sarebbe stata precedentemente utilizzata su 21 pazienti che avrebbero visto un miglioramento in 24/48 ore e le dimissioni la settimana successiva. Un  farmaco quindi in grado di curare la polmonite acuta, e gli alti livelli di una proteina specifica denominata interleuchina 6. Il Tocilizunab  viene utilizzato in questo caso quindi nella cura dei casi più gravi di polmonite con un miglioramento nei pazienti in rianimazione anche se successivamente i medici avrebbero esteso le cure con il Tocilizunab anche per coloro che non erano ancora nello stadio acuto anche se i valori di questi pazienti infettati dal virus  sarebbero stati compresi fra quelli che avrebbero potuto beneficiare degli effetti del medicinale. In totale l’equipe medica avrebbe utilizzato il farmaco su 10 pazienti affetti da Covid, malati compresi fra terapia intensiva e sub – intensiva, uno di essi sarebbe deceduto ma sui restanti malati del gruppo curati con tale sistema i medici avrebbero notato dei rapidi miglioramenti. Paolo Ascierto, Presidente della Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Oncologica e

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Terapie innovative dell’Istituto Nazionale Tumori irccs Fondazione Pascale di Napoli,  spera nel farmaco per poter fermare le complicazioni polmonari provocate dal virus liberando di conseguenza le rianimazioni che ormai si trovano inevitabilmente al collasso. Le parole del Dott. Paolo Ascietro: – “Se con il ricorso a questo farmaco riusciremo a fermare le polmoniti e le relative complicanze per le quali si finisce in terapia intensiva, e quindi a tirarne fuori i pazienti o addirittura a non farceli proprio andare, tutto il sistema se ne avvantaggerà. Gli ospedali non saranno più messi in ginocchio e l’emergenza potrebbe finalmente anche attenuarsi”. Una grande fiducia ed una grande speranza si pone quindi su questo farmaco, un sistema che comunque sia ancora una volta porta alla luce la grande preparazione e la grande creatività dei nostri medici e ricercatori, la grande preparazione e l’immenso sacrificio dei nostri medici e paramedici che certamente in questo momento stanno facendo tutto quello che loro possibile per salvare preziose vite umane ma mette in evidenza anche un lato molto importante della vita: l’umiltà, quell’ umiltà che avrebbe portato i medici a confrontarsi con i Cinesi per poter trovare una soluzione adeguata alla cura delle pericolose polmoniti da Covid.

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Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi

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