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Cosa fa più paura ad una dittatura? La libertà di opinione e di parola.

                       Kuì si Askolta Radio Londra……..!!!!

Probabilmente chi avesse una certa età ed avesse vissuto in prima persona il secondo conflitto mondiale certamente si ricorderà della frase ....Kuì si Askolta Radio Londra….!!! Qualora i tedeschi avessero  scoperto qualche cittadino all’ascolto di radio Londra, sarebbe stato un vero guaio considerato il fatto che la radio degli alleati, non essendo di regime, avrebbe trasmesso notizie veritiere come la disfatta dell’ impero nazista che i media asserviti avrebbero dato per vincitore. In questo caso era prevista l’incarcerazione e magari anche la fucilazione……

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Quando alcuni media della rete affermano che la Cina è più vicina di quanto si pensi, purtroppo dicono la verità. La Cina, un popolo bellissimo con una grande tradizione ma con un regime oggi tutt’altro che libero anzi vorrei dire autoritario. Il fatto è che questo sistema non sarebbe isolato alla Cina. Non sarebbe la prima volta che un regime totalitario resti isolato nel proprio ambito, nella propria nazione, come ad esempio fu per l’ex URSS. Il fatto increscioso è che il “Modello Cina” starebbe spopolando in Italia per poi evidentemente espandersi in tutto il mondo. Come vivranno quindi le generazioni dopo di noi? Probabilmente non respireranno il clima di democrazia e libertà che fino al 2019 è regnato nei paesi occidentali. L’idillio di libertà e diritto potrebbe non essere più una prerogativa delle generazioni future. L’avanzamento della “porta dell’inferno” che inaugureranno proprio il 15 ottobre al Quirinale  potrebbe essere il primo “mattone” dell’inferno sulla terra. Non ci credete? Bene, allora o siete completamente ciechi oppure peggio ancora non volete guardare. Le cose purtroppo vanno avanti in questo modo e molto rapidamente. Il modello dittatoriale cinese è alle porte ed avanza liberamente. Non è un caso che nessuno possa aver parlato di questo Decreto Legge a quanto pare approvato proprio ieri guarda caso il 12 ottobre, tre giorni prima del fatidico 15 ottobre. Nessun media mainstream naturalmente ha avuto il permesso di parlarne. Loro si sono già allineati al sistema.

Foto di Thomas Wolter da Pixabay

Gli architetti del NWO hanno capito che la rete, resta la sola “ancora di salvezza” per poter comunicare liberamente e per poter ricevere informazioni di una certa valenza. Questo sarebbe la conferma che probabilmente quanto espresso dai media (quelli seri) del mondo di internet sarebbe la realtà delle cose. Se così non fosse per quale motivi accanirsi sulla rete? Perchè limitare eventuali “elucubrazioni” dato che eventuali fantasie sui fatti non fanno del male a nessuno, proprio per il fatto di non essere reali? Il motivo è che evidentemente le opinioni espresse su certi media in rete sono sono affatto elucubrazioni ma una triste realtà. Con questa legge è stato dimostrato che quanto la stampa alternativa sostiene sia la verità. Con questo Decreto Legge si decreta quindi la morte del libero pensiero, della libera opinione e della stampa libera. Questo dovrebbe farvi comprendere in che direzione staremmo andando. Ricordo che la libera opinione resta uno dei pilastri principali della democrazia, in effetti ogni dittatura ha sempre soppresso sia la libera opinione che la libera stampa. Spero, se dovessero ancora esistere forze politiche ancora sane, che fra due mesi votino contro questo Decreto, salvando in tal modo la libertà di opinione e quindi la democrazia. Se così non fosse sarebbe la riprova del fatto che in politica tutti sono concordi sulle tabelle di marcia da tenere e quindi sull’instaurazione di un autoritarismo e finalmente potremo capire come stanno realmente le cose. “Il re sarà ancora una volta nudo”.

Foto di Reimund Bertrams da Pixabay

                      APPROVATO IERI:

Articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione:

                           COMPIUTA A MEZZO INTERNET

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (DdL 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo n 60.
Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo.. il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè CRITICARE?!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

Foto di Reimund Bertrams da Pixabay

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all’ESTERO; basta che il Ministro dell’Interno disponga con proprio decreto l’interruzione dell’attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.
In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata. Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di “normalizzare” con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l’Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l’Iran.
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata “Punto Informatico” e il blog di Grillo.
Dove non c’è libera informazione e diritto di critica la “democrazia” è un concetto VUOTO.

 

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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