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Con la vaga speranza che nell’ autunno ormai alle porte si possa tornare ad un clima democratico e per clima democratico intendo tornare democraticamente a votare almeno a livello regionale, ecco che arriva sul quotidiano “Il Giornale” il risultato di alcuni sondaggi. I sondaggi non sono il Vangelo della politica ma riescono comunque ad offrire un certo tipo di orientamento. Proprio i sondaggi sarebbero importanti per capire in che direzione starebbe andando l’elettorato, se nella direzione volta a sinistra oppure volta a destra. Oggi stando ai sondaggi proposti dal “Il giornale” e pubblicati sul medesimo quotidiano cercheremo di comprendere, in caso di voto quale potrebbe essere l’orientamento politico del popolo italiano. In base ai desideri eventuali dell’elettorato potremo capire quale potrà essere il potenziale futuro vincitore. Il tal caso sempre a mia modesta opinione potremo cercare di comprendere anche se si rischierà di tornare alla democrazia oppure no, ovvero se finalmente al popolo sarà data come democraticamente dovrebbe succedere, l’ultima parola. Possiamo confermare che le elezioni regionali del 20 e 21 settembre alle quali parteciperanno solamente alcune regioni potrebbero essere l’ago della bilancia per determinare il futuro Governo italiano (sempre che in quel caso ci permettano di esprimere, ripeto,

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le nostre preferenze tramite una democratica votazione). In autunno si recheranno alle urne solamente 5 regioni: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Secondo quanto espresso ultimamente dai sondaggi, (dice il Giornale) in questo caso il centro destra sarebbe sul punto di “sbancare il casinò”. Una super vincita elettorale attende il popolo del centro destra che potrebbe rivelarsi in grado di dare un sonoro calcio nel fondo schiena all’usurpatore, l’attuale Governo (mai eletto) che oggi starebbe legiferando senza alcun mandato popolare. In questo caso potrebbe essere che l’attuale esecutivo PD e 5 Stelle possa finalmente tornare a casa. Per il momento le due forze dominanti sarebbero riuscite a coalizzarsi, dice il Giornale, solamente nella regione Liguria dove il rappresentante di sinistra Sansa cercherà di spodestare Giovanni Toti anche se tuttavia il candidato di centrodestra correrebbe verso una riconferma. Stando alle ultime notizie arrivate da Tecnè il leader del partito “Cambiamo” potrebbe concludere con un punteggio che varia dal 51 al 55% dei voti contro il 39-43% della coalizione giallorossa. Toscana: la regione da sempre orientata verso sinistra rischierebbe di passare al centrodestra. Già l’Emilia Romagna roccaforte delle sinistre dalla notte dei tempi, nelle ultime elezioni per un pelo vide una riconferma con Bonaccini al comando che però dovette mettercela davvero tutta per scalzare la Borgonzoni. In questo caso tornando alla Toscana non è certo che Eugenio Giani possa passare l’incarico al successore Enrico Rossi. La candidata della Lega Susanna Ceccardi in effetti attende il sorpasso, sorpasso che porterebbe una delle roccaforti della sinistra a passare di mano. A dire il vero l’ex sindaco di Cascina (Pisa) starebbe volando nei sondaggi. Stando alle ultime stime i sondaggi le assegnerebbero una forbice che andrebbe dal 38,5 al 42,5%. Per il centro sinistra vediamo Giani che sarebbe solamente un “pelo” più avanti attestandosi dal 44 al 48% dei voti. Irene Galletti per i pentastellati avrebbe dal 6 al 10% dei voti potenziali. Veneto: la regione del nord est roccaforte della Lega vede una previsione assolutamente positiva per Zaia al punto di dire che i giochi sarebbero praticamente chiusi con una secca vittoria per il candidato leghista che verrà probabilmente riconfermato. L’ultimo sondaggio Winpoll-Cise darebbe al leghista il 76,8% dei consensi. In questo caso la sua lista personale sembrerebbe andare davvero forte aggiudicandosi nei sondaggi un buon 33% contro il 26% della Lega. Questo risultato dimostrerebbe che la popolazione

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veneta avrebbe visto in Zaia un rappresentante davvero carismatico, un politico che incarna alla perfezione gli ideali veneti. Marche: anche in questa regione il centro destra sarebbe favorito con il candidato della Meloni Francesco Aquaroli che si attesterebbe fra il 43,5 ed il 47,5% contro l’avversario di centro sinistra Mangialardi con il 36 – 40%. I pentastellati in questo casi sarebbero fra il 12,5 ed il 16,5 con il candidato Mercorelli. Campania: la regione Campania come starebbe accadendo per la Toscana sarebbe sul “filo del rasoio” con De Luca 42,5-46,5% in un flebile vantaggio sul centrodestra rappresentato da Caldoro 37-41%. Valeria Ciarambino dei pentastellati nonriuscirebbe a guadagnare oltre il 13-17%. Puglia: sondaggi amari per il dem. Michele Emiliano in lotta con Raffaele Fitto di FDI. Emiliano non riuscirebbe ad andare oltre il 37,5% mentre Fitto volerebbe ai 43,5%. Il candidato renziano Ivan Scalfarotto si può considerare fermo al 5%. Dopo aver elencato questi dati è naturale pensare che le “poltrone” oggi occupate dal centrosinistra possano essere roventi. Il rischio è che finalmente un Governo a mia modesta opinione illegittimo possa venire scalzato finalmente dal centro destra, ovvero dalla coalizione che il popolo italiano vorrebbe al comando della barca Italia. Spero vivamente che le cose vadano secondo una giusta logica anche se, dovendo essere sincero, penso che l’insidia possa essere sempre nascosta dietro l’ angolo.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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