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ARTICOLO OFFERTO DA MONDOOGGI: PER UN’OPINIONE RIVELATA AL MONDO   

  Specifichiamo che quanto riportato nell’articolo siano le personali opinioni dell’autore

Ecco venire alla luce una notizia a mio parere molto ambigua: una scuola romana avrebbe organizzato lezioni settimanali di lingua araba, un corso addirittura gratuito offerto dalla stessa scuola e tenuto da un genitore madrelingua. Non è che abbia qualcosa in contrario contro lo studio, contro l’apprendimento di idiomi stranieri, non è che abbia una chiusura alle novità che vengono messe in atto tuttavia con questa notizia desidererei far riflettere. Personalmente sono dell’opinione che i nostri tempi ed i tempi futuri si debbano vedere con una luce particolare, credo fermamente che sia possibile leggere fra le pieghe dei tempi presenti, fra le piccole pieghe della quotidianità come saranno i tempi che vivremo o che vivranno i nostri figli. Sono veramente convinto che riuscendo a leggere appunto fra le righe quanto accade oggi sia possibile riuscire a capire dove stiamo andando dato che tutto avviene secondo determinati obbiettivi ma a piccolissimi passi in modo che la maggioranza della popolazione, in questo caso quella italiana, non riesca a cogliere i veri obbiettivi, le trame che qualcuno starebbe cercando di attuare, progetti in grado di stravolgere intere civiltà, di cambiare intere nazioni od addirittura annullare particolari culture millenarie. SIMSinceramente penso che tutto questo sia quanto starebbe accadendo per la nostra bella nazione, credo fermamente ci sia in atto una modifica strutturale per fare in modo che venga annullata la tradizione cristiana (che è alla base della nostra storia) per passare il testimone alla tradizione islamica che probabilmente in futuro (continuando di questo passo) prenderà possesso della nostra nazione a livello sia culturale che politico. I corsi gratuiti di arabo si potrebbero vedere a mia opinione come un tentativo di integrazione ma al contrario, ovvero saremmo noi che dovremmo integrarci con le persone che ospitiamo. Personalmente penso che la cosa dovrebbe avvenire al in senso opposto. Quando mai il padrone di casa si deve integrare all’ospite? Penso che i corsi gratuiti semmai dovrebbero essere organizzati come corsi di italiano (e non di arabo) gratuiti per tutti quegli stranieri (non italiani) che desiderassero apprendere bene la nostra lingua e quindi integrarsi per poter vivere in Italia secondo il metodo occidentale cercando di integrarsi nel modo meno traumatico possibile. Non trovo pertanto consono che una scuola che ospita l’infanzia, la primaria e le medie offrano gratuitamente corsi di arabo anche se questa è solamente una mia opinione. Addirittura sembra stando a quanto riportato su un articolo de “Il Giornale” che la precedenza sia stata data nientemeno che ai bimbi di origine araba (che di imparare l’arabo in Italia credo non ne abbiano affatto la necessità) che a mia opinione dovrebbero invece impegnarsi per apprendere l’italiano per potersi integrare ripeto, nel modo migliore.Il Giornale: La circolare numero 59, che ilGiornale.it ha ricevuto da genitori dell’istituto, è rivolta al personale Ata, al personale docente e alle famiglie degli alunni. Con una particolarità: la “precedenza” è stata data ai bambini “di origine araba”. “Si chiede alle famiglie degli alunni – si legge nel testo – di iscrivere, entro il 13 novembre, i propri figli al corso gratuito di lingua araba”. Non appena il progetto avrà inizio “si svolgerà una volta alla settimana” nella “sede di via Ildebrando della Giovanna”. Saranno lezioni da un’ora, non in orario scolastico, dalle 16.30 alle 17.30. La notizia avrebbe creato un certo malumore nelle file del centrodestra e in alcuni genitori della stessa scuola. Forse è proprio il periodo natalizio che “porta alla polemica” ricordo che proprio in questo particolare ci furono in passato accese polemiche sulla realizzazione dei presepi nelle scuole pubbliche, ora arrivano le provocazioni dell’ insegnamento della lingua araba in una scuola romana, in futuro che polemica ci sarà? Magari un referendum per cancellare la tradizione cristiana e farla sostituire da quella della “mezzaluna”? Personalmente penso che il tentativo sia proprio quello ma nel lungo periodo, ed avverrà in un modo più subdolo, “millimetro per millimetro” non con un referendum popolare. Probabilmente fino a che il progetto di sostituzione non sarà ultimato con tutte le conseguenze del caso non ci accorgeremo neppure del tentativo di sostituzione dato che evidentemente non sappiamo ancora leggere fra le pieghe della quotidianità ma non solo, anche per il fatto che abbiamo troppo timore nel testimoniare il nostro credo e proteggere la nostra cultura pertanto non sappiamo più dire: Adesso Basta! A mia opinione, così facendo, le più fosche previsioni sull’ Eurabia si concretizzeranno in un prossimo futuro. Comunque sia ricordiamoci che quando le conseguenze di tutto questo saranno irreparabili potremo solamente batterci il petto e riconoscere che lo avremo voluto solamente noi con il nostro menefreghismo e forse finalmente (anche se sarà troppo tardi) probabilmente inizieremo almeno in modo assolutamente personale ad attaccarci ai nostri passati valori ed a proteggere quindi quel poco di cultura e tradizione cristiana che ci resterà ancora nel cuore.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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