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Il Professor Tremonti spiega gli interessanti risvolti finanziari dei nostri periodi. Dall’intervista uscita su “Il Giornale” possiamo iniziare a conoscere un po’ di storia ed i risvolti di una certa politica mondialista. Oggi proporremo una sintesi dell’intervista prendendo in considerazione le parti più significative.

Il Professor Tremonti parte dall’antica Roma per arrivare alla democratica Atene dove dice tutto è cominciato e non so dargli torto. In effetti tutto è iniziato da queste due grandi civiltà di allora, Impero Romano che in seguito conosceremo come Italia e Atene che in seguito conosceremo come  Grecia. In questi contesti sia in quello ateniese che in quello dell’ Impero Romano, specifica il Professore, agli attori non era permesso di fare politica. Le ragioni in tal senso si possono riassunte in una in particolare: Questa tipologia di professionisti, gli attori come pure i comici o comunque gli uomini di spettacolo avrebbero a proprio vantaggio una forte capacità di suggestionare ed influenzare le masse, il popolo. In effetti loro vengono annoverati e non è un caso con l’appellativo di “divi dello spettacolo”. Anche i comici, ripeto, i comici, anche a loro era posto il veto di fare politica data la capacità di impressionare le masse.

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Per questa principale ragione i due antichi imperi predominanti temevano i “divi” di allora. Essi sarebbero stati pericolosi se avessero partecipato alla vita politica. Nella Roma moderna afferma il Professor Tremonti starebbe accadendo l’esatto opposto di allora, evidentemente dal passato non si è imparato che poco o nulla. In questo caso la politica non è più vietata all’arte comica ma addirittura la politica insegue quest’arte. Giulio Tremonti tramite una precisa analisi ricorda che proprio nella decadenza e nella sottomissione allo straniero delle grandi civiltà appaiono le grandi maschere italiane (1600). Il Professore da a Cesare quello che è di Cesare affermando che Grillo avrebbe ottenuto quanto voluto per una grande capacità ed intelligenza. Per quanto riguarda la sottomissione allo straniero, il Professore intenderebbe il rapporto fra Italia ed UE. Il concetto espresso da Tremonti è molto preciso, L’Italia da paese fondatore della UE sarebbe passato ad uno stadio inferiore ovvero lo stadio di “prenditore” ovvero stazione appaltata o appaltante, per via della gestione del denaro preso a debito. L’Italia dimentica che proprio il debito è da sempre  veicolo di sottomissione. Se vuoi sottomettere qualcuno indebitalo e continua a renderlo debitore, lui dovrà starsene zitto e buono per il fatto che ti deve tutto. Questo soggetto pertanto perderà la libertà. Per quanto riguarda Atene possiamo affermare sia iniziata tramite questa civiltà l’arte della politica. Il più grande impero democratico di allora iniziò nella notte dei tempi a fare politica. Aristotele dice il Professore parla di cremastica. E’ bene specificare che la “crema” (termine che ancor’oggi utilizziamo) sono i denari ed i crematisti sono coloro che ne posseggono tanti ma che fanno del denaro il valore assoluto, il centro della vita. Essi sono gli adoratori del denaro ed oggi si chiamerebbero con un appellativo più moderno “finanzieri”, quei personaggi che per guadagno si prodigano a mettere in difficoltà stati interi, nel nostro caso tramite la “turbo globalizzazione” ed in seguito con la “turbo moneta”. Questi personaggi oggi ci offrono denaro “contributo della loro esperienza applicata alla novità del turbo debito”. In una generazione si sarebbe passati in una fase in cui il mercato era sopra tutto ad una opposta filosofia politica. Oggi vediamo uno stato buono che crea debito “buono” con l’obbiettivo di curare, alleviare le sofferenze del popolo. Tuttavia ne parlano con la medesima radicalità dogmatica che veniva applicata al mercato. In questo caso entra in scena la confusione totale, ovvero si confondono il male con il bene e la cura con la malattia. Questa filosofia non sarebbe un impedimento per i guru della finanza. In questo caso vorrebbero farci credere che l’etica fosse rinnovabile a proprio piacimento. Alla domanda cosa ci insegna il passato, il Professore risponde ricordando la vecchia Berlino. Non a caso il discorso si riferisce al “mago della moneta” ovvero Hjalmar Schacht, colui cha a suo tempo creò il buoni “MeFo” che Tremonti pargonerebbe all’oro di Mefistofele, un gioco finanziario per poter finanziare quella che fu l’industria metallurgica dell’organizzazione Hytleriana. Tuttavia ricorda Giulio Tremonti, anche il proprio creatore sapeva che il gioco non sarebbe andato avanti per molto tempo. Già allora Keynes appartenente al partito democratico pronunciò in merito queste parole: “Il fatto che tale metodo sia stato usato al servizio del male non deve impedirci di vedere il vantaggio tecnico che offrirebbe al servizio di una buona causa”. Il Professore prenderebbe come esempio il sistema  finanziario allora pensato dato che i MeFo non sarebbero molto differente con quanto starebbe accadendo oggi. La BCE in effetti dal 2012 fino ad oggi avrebbe creato degli artifizi finanziari come il Quantitative Easing ed il Fiat Money ad esempio. Anche in questo caso il denaro viene dal nulla ma con l’aggiunta del Turbo debito. Oggi a motivazione del cambio in corso in questo periodo nella politica economica UE si ammetterebbero gli errori non da poco nella gestione della crisi del 2008 e dei 10 anni dopo, una crisi che ebbe come causa le finanze private dell’asse franco tedesco. Questo tipo di “cura finanziaria artificiale” sarebbe riuscita a generare trilioni di Euro, una cifra enorme che avrebbe sostituito i vecchi miliardi di lire.

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In questo caso siamo stati spettatori di cifre enormi, mai viste fino ad oggi, cifre di denaro senza limiti. Una cura finanziaria alla quale neppure i creatori credono più ma che sarebbe riuscita  a destabilizzare la democrazia Europea. In pratica tutto questo avrebbe portato un cambio nel possesso del potere che dalla politica sarebbe passato alle banche centrali e di conseguenza ad un certo mercato monetario che al momento opportuno deciderà di fare da solo. Il rischio di un sistema del genere? Andare verso il nulla in un futuro davvero incerto. La chiesa dopotutto con la pubblicazione dell’Enciclica “Quadragesimo anno”  mise in guardia sui rischi derivati da un sistema del genere. La combinazione tecnica della moneta aggiunta ad un debito forzato risulta una combinazione che non può essere sostenuta, non può funzionare ne lo potrà nei caotici anni futuri. Abbiamo quindi di fronte uno scenario certamente non roseo. Per prevedere quanto starebbe  succedendo è abbastanza riflettere sugli accadimenti odierni in relazione alla pandemia da Covid 19. Molto di quanto starebbe accadendo sarebbe stato accuratamente previsto quindi avrebbe potuto essere evitabile. Nel G20 relativamente al 2009-2010 si misero a confronto due visioni politiche, quella del Governo italiano e quella della finanza internazionale. Nella prima visione ovvero quella espressa dal Governo italiano, sarebbe errato agire sugli effetti ma semmai sarebbe opportuno agire sulle cause, quindi precedere gli effetti. Tuttavia il mondo sarebbe stato traghettato in un mondo nuovo nel quale le regole non ci sono più e questo a causa della globalizzazione forzata. Parlando di crisi, l’ex ministro all’ economia prende come esempio l’immagine pubblicata su The Economist relativamente ad un ipotetico videogames: arriva un mostro, lo batti e se ne forma uno più grande di quello sconfitto. In quel tempo che la crisi fosse terminata fu solamente una mera illusione. Sarebbe stato necessario passare all’azione e la soluzione ventilata fu nel passaggio dal “Free Trade al Fair Trade”. Non fu abbastanza il fatto che i prezzi dei beni e servizi fossero giusti ma che lo fosse anche la produzione, che possedesse regole in grado di risalire a monte nelle filiere produttive.  Proprio in questo contesto si materializzò, votato dall’ assemblea OCSE il GLS ovvero il Global Legal Standard, la bozza di un trattato internazionale multilaterale. Nota bene che al punto 4 del GLS si chiedevano regole in materia igienica e questo riporterebbe all’ attuale pandemia (fu nel 2009 – 2010). Il GLS però fu battuto dal FSB o Financial Stability Board. Il FSB altro non è che un organismo che basava la propria esistenza in merito alla difesa della finanza, che in questo caso avrebbe avuto la necessità di essere sistemata. La vittoria dell’ FSB avrebbe contribuito a regalarci un decennio di globalizzazione forzata e spinta ai livelli massimi e di “turbo finanza”. Chi fu alla guida di quel particolare organo denominato FSB? Mario Draghi, proprio colui che avrebbe scritto su un articolo del Finacial Times affermando che di fatto ci troveremmo oggi, al cospetto di una tragedia di dimensioni  inimmaginabili direi bibliche. Un’ autentica tragedia umana inimmaginabile. Proprio le sacre scritture parlano di particolari come il diluvio,

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la torre di babele, la perdita del Paradiso terrestre. Questi passi delle sacre scritture relativamente all’antico testamento sarebbero profetiche e sappiamo che la Bibbia lo è. Prendiamo ad esempio gli odierni accadimenti in ambito finanziario. Prendiamo la torre di babele ad esempio: l’uomo sfida Dio cercando di erigere la famosa altissima torre e Dio di conseguenza genera la perdita della lingua unica. Togliamo la parole lingua e sostituiamola con pensiero unico, (dice il Professore sull’intervista al Il Giornale) proprio il pensiero unico è quello che starebbe accadendo. Per quanto concerne la pandemia non contano tanto i propri effetti sanitari ma quelli sistematici come la rottura del “meccano globale” con effetti di discontinuità che in questo caso sarebbero appena all’inizio ed abbraccerebbero la branca geopolitica sociale ed economica. Un vero e proprio disastro. Oggi sarebbe arrivata all’epilogo l’ illusione che chiunque possa possedere tutto, oggi tutto è caos, confusione.

In questo caso desidererei come sempre esprimere una mia personale opinione. Anche in questo caso la storia è testimone che le dittature nascano dal caos. Credo che il prossimo passo a meno che Dio non la pensi diversamente, a meno che i tempi di Dio non siano coincidenti con i nostri, che il prossimo passo potrebbe essere il tentativo di formare un Governo mondiale autoritario.

 

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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