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 …È più facile trarre in inganno una moltitudine che un uomo solo. (Erodoto)

Già da troppo tempo ormai continuano le lotte interne negli Stati Uniti d’ America, che in questo momento sono ancora teatro di manifestazioni continue per altro devo dire violente, da parte dei cittadini afroamericani che protestano per la morte di Floyd. Una protesta a mia opinione strumentalizzata ed usata per cercare di scardinare l’attuale inquilino dalla Casa Bianca. Il fatto è che proprio in questi ultimi giorni la protesta si starebbe variegando. In questo periodo (riporta il quotidiano “Il Giornale”) ci sarebbero alcuni afroamericani che starebbero iniziando a protestare contro gli stessi rivoltosi. Una signora afroamericana molto arrabbiata se la sarebbe presa con una giovane manifestante bianca. La donna evidentemente avrebbe capito che il caos che oggi tiene sotto scacco l’America

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è pura strumentalizzazione pertanto il suo ragionamento scava nel profondo, non resta a “pelo d’acqua”, scava in profondità, nelle viscere delle proteste guidate dai due gruppi che trainano folle di afroamericani inferociti contro l’ America di Trump e contro la polizia. E noto che polizia americana non usi i guanti bianchi con chi viola la legge, una polizia  che da sempre è così bene o male con tutti, l’estremo contrario di quanto è la polizia italiana. In America vige ancora la legge del “chi sbaglia paga” anche se talvolta paga magari troppo, in una nazione che comunque sia negli anni di un recente passato fu meta di ogni tipo di soggetti in cerca di fortuna, di avventurieri appartenenti ad etnie e classi sociali differenti che recandosi in USA avrebbero cercato l’eldorado, persone talvolta pronte a tutto senza nulla da perdere. Da questo forse sarebbe nata la severità delle forze dell’ordine e di certe leggi talvolta non molto morbide come lo è la pena di morte a cui non sono per nulla concorde. Ora torniamo alla signora afroamericana, lei è effettivamente adirata e si chiede se le vite degli afroamericani contino davvero tanto per i rivoltosi.

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Le parole della donna afroamericana riportate da Il Giornale):- “Le vite dei neri contano? Solo quelle che si possono strumentalizzare, grida la donna inviperita. (ancora) «Dovete piantarla di fare gli ipocriti, piantarla di dipingerci come vittime oppresse aggiunge come un fiume in piena -. Noi qui siamo liberi, possiamo dire e fare quello che vogliamo. Dove siete voi quando qui a Chicago dei neri ammazzano altri neri nei nostri quartieri, come succede ogni giorno? Non ci siete mai, perché non vi interessa delle vite dei neri, in fondo pensate che sia marmaglia che uccide altra marmaglia. A voi interessa occuparvi di quello che fanno i poliziotti bianchi, non delle nostre vite. Siete voi i razzisti. Il problema non riguarda i neri, riguarda tutti: è un problema di violenza, e deve valere sempre”.

Con il potere dei social network il filmato della cittadina afroamericana inferocita sarebbe velocemente stato divulgato su Twitter. Ora torniamo in Europa, in Francia, dato che il malumore non si sarebbe fermato nel punto focale, gli USA, ma starebbe via via  contagiando anche altre nazioni europee come la Francia e l’Inghilterra. Anche in Francia ci sarebbero stati casi analoghi a quello della signora afroamericana arrabbiata. A testimonianza di quanto detto, un commento postato proprio in Francia da una seconda donna.

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Il commento riportato da “Il Giornale”: – “Finalmente una che la pensa come me scrive Lorie -. Quelle come lei sono i neri intelligenti, persone che non sono disposte a servire da alibi né a questa sinistra nociva e razzista né a certi bianchi psicopatici che ci assegnano il ruolo di vittime solo per poi attribuirsi quello dei salvatori. No a Black Lives Matter!”.

Le reazioni che criticano l’ideologia non sono le sole a farsi sentire. E’ bene sapere che le manifestazioni violente. che in questo periodo in America si starebbero consumando avrebbero danneggiato anche alcuni interessi dei cittadini afroamericani. La violenza non guarda in faccia nessuno, essa si abbatte dove capita, distrugge, saccheggia. La violenza viene consumata dalla folla inferocita come animali inebriati dal sangue, la violenza scaglia la propria mannaia davvero su tutti, non guarda in faccia nessuno, essa si scaglia anche sulle attività gestite dai fratelli afroamericani, che si sono visti distruggere e saccheggiare i negozi, si perchè con la scusa delle manifestazioni violente spesso nel marasma ci si permette anche di mettere le mani su quello che è la proprietà altrui, già nel marasma del caos nessuno può far nulla, nessuno può riconoscere nessuno e soprattutto nessuno ferma nessuno. Le parole di una cittadina americana danneggiata dai manifestanti da “Il Giornale”:

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“Questi non sono manifestanti per la giustizia razziale ha detto una donna che si è vista devastare e ripulire il negozio -, questi sono teppisti. E certi ipocriti attribuiscono loro il diritto di infrangere la legge”.

Le vittime in questo caso non hanno “colore” possono essere bianchi, afroamericani od orientali ma la ferocia della folla infuria su ogni cosa, la ferocia non risparmia nessuno, neppure i propri fratelli. Quando accadono fatti del genere si sa che le cose si stanno mettendo male e che tutti se la prendono con tutto e tutti, anche con la storia, con i monumenti, magari con persone precedentemente poco simpatiche, un po’come accade nelle trame dei film Hollywoodiani ma in questo caso non siamo sul set di un film ma sul “set” della realtà della vita. In Inghilterra alcuni cittadini amanti della solita piaga del “Politically correct” se la sarebbero presa con la statua di Robert Baden Powell, fondatore del movimento scout. A Baden Powell i cittadini del politicamente corretto avrebbero attribuito simpatie naziste ed antipatie verso gli omosessuali, quindi sarebbero stati intenzionati a distruggere in qualche modo il monumento. In questo caso a sorpresa un gruppo di residenti avrebbe reagito impedendo la rimozione della statua.

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Riportato da “Il Giornale” :– “Ma cosa vogliono? diceva un anziano in tono di sfida Abbattere le piramidi, il Colosseo? Io li combatterò!”.

A mia personale opinione finalmente iniziano a reagire i cittadini della parte ancora “sana” della popolazione mondiale, quella che non ha il cervello plagiato da certi media mainstreem, quella che non ci sta all’ inganno del “politically correct”, quella che inizia ad essere stanca del “cavallo di Troia” del “pensiero unico”, quella che si sente stanca dall’ essere presa in giro dalla strumentalizzazione politica, a mia opinione ordita dagli appartenenti al Nuovo Ordine Mondiale. Finalmente i cittadini delle varie nazioni di tutto il mondo iniziano a capire e ad agire di conseguenza, cercando di difendere la propria futura libertà ed i propri paesi, da quelli che sempre a mia opinione si comportano “dietro le quinte” come pericolosi usurpatori.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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