ARTICOLO OFFERTO DA ELETTRORIZ GREEN TECNOLOGIE IMPIANTI ELETTRICI
TEL 335.6188208 http://www.elettroriz.it
Sono certo che vi chiederete per quale motivo periodicamente divulghiamo articoli che riguardano gli impianti fotovoltaici. Abbiamo fatto un paio di calcoli e abbiamo valutato l’eventuale convenienza nell’investire in un impianto fotovoltaico, oltretutto abbiamo anche calcolato quanti KW sarebbero da installare sul tetto per poter installare un impianto adeguato, che possa offrire un vantaggio sia a livello finanziario che a livello energetico. Il conto che proporremo nelle prossime righe è stato fatto prendendo in considerazione un impianto fotovoltaico in essere di un privato.
Un impianto fotovoltaico non è una spesa inutile ma un investimento a rischio zero, che produce una resa nelle giornate di luce, contrariamente al denaro depositato su un conto bancario che di resa non ne produce ma al contrario viene inesorabilmente eroso. In banca inesorabilmente i nostri risparmi saranno erosi goccia a goccia, a meno che non si vincoli un certo capitale per almeno un anno ma nonostante tutto ci sono dei costi fra tassazione sulle plusvalenze e sulla tenuta conto.
La media del tasso di interesse bancario sui depositi
Abbiamo valutato i tassi di interesse migliori sul portale di Facile.it e abbiamo notato che i tassi di interesse lordi più interessanti si aggirano dai 3,25 ai 3,50 all’anno su un capitale di base di almeno 30.000 Euro investiti e vincolati. Alla plusvalenza accumulata a credito dovremo togliere il 26% di tasse quindi avremo un interesse netto del 2,4% (per il 3,24 lordo) e del 2,59% netto (per il 3,5 lordo) con un investimento di 30.000 euro vincolati per sei mesi minimo. Il tasso di interesse bancario non è comunque mai per sempre. In base ai mercati e a vari fattori che possono incidere sull’economia il tasso può crescere ma anche calare, quindi in un arco temporale di 30 anni non si può calcolare una rendita certa soprattutto se i periodi fossero incerti e finanziariamente instabili come quello attuale.
Investire in borsa
Gli investimenti in borsa potrebbero essere più interessanti tuttavia in questo caso l’investitore dovrà essere più propenso a rischiare il capitale, soprattutto se volesse sperare una resa maggiore. La borsa, come tutti gli strumenti finanziari, dipende dai mercati e l’incertezza, la volatilità dei mercati, i cambiamenti molto veloci che oggi sono protagonisti, non facilitano certo la sicurezza nel guadagno. Per un guadagno più rapido e maggiore, è necessario investire in azioni magari dei paesi emergenti o in titoli di stati emergenti. In questo caso la forbice di rischio aumenta e di conseguenza pure la possibile resa. Il fattore Argentina non è da dimenticare, c’è chi ha guadagnato parecchio ma anche chi ha perso tutto.
Per poter accedere a un investimento privo di rischi che possa avere una resa costante penso che la scelta migliore sia istallare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto di casa o sul proprio tetto del capannone. In questo caso è bene per prima cosa valutare la propria spesa di energia elettrica, anche perchè per una famiglia che consuma poca energia l’impianto non è così conveniente. Per una famiglia di quattro persone con una bolletta mensile da almeno 150/200 Euro l’impianto fotovoltaico inizierebbe a divenire un investimento molto allettante.
Il calcolo:
Un investimento del genere lo si dovrebbe vedere in un arco temporale di almeno 30 anni quindi sul lungo termine.
Calcoliamo una bolletta mensile di 200 Euro al mese (100 di materia energia e 100 circa di tasse e balzelli di vario genere). Calcoliamo un investimento di 11000 Euro per un impianto fotovoltaico da 5 KW senza batterie di accumulo. Usando bene l’impianto ovvero sfruttando al massimo i momenti della giornata soleggiati e quindi, concentrare in quel momento i consumi maggiori come lavastoviglie, lavatrice, climatizzazione, riscaldatori elettrici di acqua sanitaria sarà possibile portare la bolletta mensile a circa 90 Euro con un risparmio di 110 Euro al mese (su una fattura di 200 Euro mensili). Un secondo fattore è la cessione dell’energia in eccesso prodotta e ceduta alla rete che calcolerei di circa 30 Euro al mese di media, poi c’è da calcolare il rientro dell’ incentivo che oggi si attesta al 50% di recupero fiscale in 10 anni che già ci abbatte il costo da 11000 a 5500 Euro che al mese porta altri 45 Euro mensili. A conti fatti per i primi 10 anni avremo una resa fra risparmio, energia ceduta alla rete e incentivo recuperato di Euro 185 mensili che in 10 anni danno 22.200 Euro. Detraendo il costo dell’investimento iniziale avremo una resa di 11.200 Euro (fra risparmio di energia, produzione e incentivo) nei primi 10 anni.
Il ventennio successivo perderemo l’incentivo e quindi passeremo a 140 Euro mensili che per 20 anni produrranno una resa di altri 33.600 euro. Calcoliamo la manutenzione dell’impianto, calcoliamo eventuali guasti all’inverter, calcoliamo che i giorni non sono sempre soleggiati, calcoliamo una perdita della resa dei pannelli nel tempo, togliamo un 40% (stima abbondante) fra spese per guasti, giornate invernali e piovose e altro, comunque il nostro impianto avrà prodotto 26.880 Euro Netti in 30 anni, investendone 11.000. Quanto avremo rischiato? Nulla, assolutamente nulla. Penso che a conti fatti dal punto di vista puramente finanziario un impianto fotovoltaico sia uno dei migliori investimenti a rischio zero che una famiglia potrebbe fare.
A questo punto mi chiedo: – Quale istituto di credito offre un interesse del genere a rischio zero? Nessuno!
Torniamo all’interesse bancario in attivo. Pur ammettendo di prendere per 30 anni il 2,6 per cento netto di 11.000 Euro non arriveremo mai alla resa di un impianto fotovoltaico in un trentennio neppure calcolando l’interesse composto in 30 anni.
Il paracadute per le disgrazie finanziarie dei tempi difficili
Un secondo vantaggio molto importante nel possedere un impianto fotovoltaico tarato a 5/6 KW consiste nell’affrontare con maggior serenità i momenti di incerti come i nostri, periodi in continuo e rapidissimo cambiamento nei quali i prezzi del greggio, sono fortemente condizionati dai numerosi conflitti cui il mondo è vittima. Un altro vantaggio è da vedersi nella protezione da crisi finanziarie feroci, da guerre egemoniche per l’accaparramento del petrolio e del gas, in grado di permettere da un momento all’altro aumenti copiosi in fattura per l’instabilità dei prezzi delle materie prime dell’energia, sia per quanto riguarda il riscaldamento che per il settore dell’energia elettrica. Insomma a conti fatti penso che un impianto fotovoltaico resti oggi il sistema migliore per far fronte ai costi selvaggi dei mercati energetici. Penso che la tranquillità in questo senso possa essere determinante fra il vivere bene o essere sempre su una “corda tesa”.
TEL 335.6188208 http://www.elettroriz.it