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Arrivati a questo punto, dichiarata la pandemia da parte dell’OMS (dato ormai di pandemia si tratta) cercheremo di tenere monitorata la situazione di espansione o di contrazione (cosa che spero avvenga in fretta) del virus esprimendo di quanto in quanto alcune nostre opinioni. In Cina come riportavamo in un articolo precedente si starebbero avviando verso una contrazione della virulenza. In questo paese partito prima in fatto di contagi sarebbero calati i contagiati e la nazione cinese si starebbe avviando pian piano verso un potenziale ritorno alla normalità. Purtroppo per noi e per il resto del vecchio continente la situazione è diversa, anche per il fatto che la Cina avrebbe iniziato prima a dover lottare contro il Coronavirus,

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in seguito è toccato a noi italiani e dopo di noi l’espansione inesorabile della virulenza avrebbe iniziato a toccare altri paesi europei ed extra Europei come ad esempio uno degli ultimi gli USA. Certamente se la gestione del virus sarà gestita come si deve vedremo dei paesi uscire prima dalla pandemia ed altri ovviamente dopo. In Spagna ad esempio il contagio (come riportato anche dal quotidiano “Il Giornale”) avrebbe iniziato ad insinuarsi fra i delegati del Governo con un primo contagiato nella mattinata del 12 marzo nella quale è risultata positiva al virus una deputata: la Ministro per l’uguaglianza di genere Irene Montero. Il vice Presidente del Consiglio Pablo Iglesias invece sarebbe in quarantena mentre i restanti componenti del Governo del paese dei tori sotto la guida di Pedro Sanchez effettueranno i test di routine oggi 12 marzo ed entro la serata di oggi si sapranno i risultati dei tamponi quindi sapremo se il virus sia riuscito ad insinuarsi prepotentemente anche all’ interno del Governo spagnolo. I primi a dare un allarme ben chiaro furono i medici che già dal 10 marzo avrebbero iniziato ad allarmare la cittadinanza spagnola sugli effetti del virus e sulla sua pericolosità. Oggi anche il Governo per forza di causa maggiore inizia a prendere sul serio il contagio. Uno dei messaggi più netti arriva via Twitter dal dottor Josè R. Arribas, virologo dell’ospedale Madrileno “La Paz” spiegandosi con queste allarmanti parole: “negli ospedali con Covid-19 stiamo finendo i dispositivi di protezione” – “ Possiamo rimanere senza letti Uvi. La risposta a Covid-19 deve essere una priorità nazionale”. (per Uvi si intende la “Unidad de Vigilancia Intensiva”

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ovvero dei reparti simili ai nostri deputati alla terapia intensiva). Solamente nella capitale spagnola in questa giornata si conterebbero 100 pazienti infetti sotto cura intensiva, un numero in aumento giorno dopo giorno. La risposta di Madrid per quanto riguarda la difesa dal contagio da Covid-19 è stata similare alla nostra nel senso che anche la capitale iberica si starebbe isolando, in effetti si prevede un “dejà vù” come la chiusura delle scuole fino alla fine di marzo. Le università statali subiranno per forza di cose un ritardo dei propri programmi di almeno un paio di settimane. Molti studenti sarebbero in preda all’esodo cercando di rientrare a casa propria fuori dalla capitale sottoponendo quindi i propri territori ad un potenziale rischio di contagio da Covid. Anche negli ospedali della capitale iberica massima urgenza e priorità per quanto riguarda eventuali contagiati. Installati nuovi letti negli ospedali della capitale spagnola e ripristinati quelli di riserva dedicati ai reparti che si occuperanno del Coronavirus. Per quanto riguarda invece gli spostamenti la Spagna avrebbe previsto almeno nella capitale ancora il funzionamento dei mezzi pubblici ma sottoposti a disinfezione giornaliera. Anche nella capitale della città dei tori chiusi i centri di aggregazione culturale ed aggregazione ludica,

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un’ iter già visto cui l’Italia è ormai veterana. Sembra che anche la Spagna si stia preparando per una vera e propria guerra e devo dire che in questo caso si tratti proprio di una specie di guerra a tutti gli effetti ma i vari popoli europei starebbero combattendo contro un nemico invisibile ma davvero insidioso, un nemico in grado di fare vittime senza alcuna pietà, portando i vari Governi a decidere di imporre una sorta di “coprifuoco soft” per cercare di proteggere i propri cittadini. Da oggi restano chiusi in Spagna anche i più prestigiosi musei coma il celebre museo del Prado ma anche gli altri nominati musei spagnoli meta del turismo nazionale ed internazionale. Anche in questa nazione l’attività politica è stata costretta ad una riduzione al minimo. Per quanto riguarda la chiesa spagnola, l’Arcidiocesi avrebbe iniziato l’iter di isolamento rimuovendo l’acqua santa dalle acque santiere ed avrebbe iniziato a distribuire l’eucarestia sulla mano dei fedeli con una pratica piuttosto discutibile ma necessaria per proteggere dal contagio. Anche in questo caso in atto limitazioni durante la messa negli atti che prevedono strette di mano come lo scambio della pace ma non solamente la chiesa cattolica madrilena anche i centri islamici si sarebbero organizzati pur mantenendo viva la preghiera, dopotutto credo fermamente che il mondo abbia tremendamente bisogno di preghiera e mai come oggi di riavvicinarsi a Cristo e questo lo starebbe forse intuendo in un momento di calamità e di bisogno di protezione e guarigione come il periodo che stiamo vivendo. A mia opinione oggi il mondo avrebbe letteralmente esagerato allontanandosi da Dio con estrema rapidità e superbia forse obbligando il creatore a girare lo sguardo (anche per un solo momento) dal mondo intero,

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permettendo quindi che il Coronavirus potesse prendere il sopravvento sul nostro mondo personale e sulla nostra società. Riuscirà il mondo occidentale nell’ oggettiva via della scristianizzazione a tornare a Dio dopo questa piaga? Precisamente non lo posso sapere anche se lo spero proprio. Spero che le difficoltà che oggi stiamo pagando possano portare ad un ritorno a Dio da parte di intere popolazioni che in pochi anni hanno visto crescere una scristianizzazione senza pari, facendo il gioco degli architetti del Nuovo Ordine Mondiale che a mia opinione tirano le redini di questo sporco e pericoloso gioco studiato appositamente per una nuova dittatura mondiale.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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