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Oggi inizieremo una nuova rubrica dedicata alle riflessioni, riflessioni che potrebbero sembrare scontate ma oggi tutto è dato per scontato ed il tempo per riflettere è davvero poco, pertanto vi regaleremo ogni tanto qualche riflessione ma attenzione, riflettere aiuta a capire quindi abituarsi a farlo, potrebbe aiutare a comprendere man mano tante cose, ad approfondire tante tematiche che oggi potrebbero sembrare avere una “faccia” mentre talvolta ne posseggono un’altra, una seconda faccia che spesso nasconderebbe profili anche poco piacevoli, dopotutto sono i tempi che viviamo che spesso sono davvero insidiosi. Comunque sia questo non è il momento per parlare di teorie del complotto o di problematiche di vario genere, in questo caso desidererei proporvi delle semplici riflessioni, riflessioni semplici di un nuovo autore che con le sue frasi desidera cercare di riabituare a pensare, approfondire e riflettere, in modo di star meglio, di trovare la strada da seguire, trovare la propria via realizzandoci per essere felici….

Perchè essere infelici? L’uomo non è nato per essere infelice. Se così non fosse i primi uomini che abitarono la Terra quando scoprirono il fuoco, si procurarono un riparo in una caverna, si coprirono di pelli, trovarono una donna e si procurarono il cibo avrebbero dovuto essere felici. Essi avevano tutto eppure non furono felici, se così fosse stato si sarebbero adagiati, fermati,  la loro infelicità li portarono a cercare qualcosa di più, a desiderare sempre di più, la loro corsa non si fermò mai passando attraverso i secoli, la loro corsa non si fermò mai fino ai nostri tempi proiettata nel passato, nel presente e nel futuro. E’ come se solo attraverso una certa infelicità di fondo l’uomo trovasse la propria ragione di vita. Esiste una ragione celata dietro questa realtà? Probabilmente è una semplice regola istintiva umana che porta ad una continua evoluzione, è come se solo attraverso il dolore l’uomo trovi una ragione di vita. Personalmente penso che la soluzione per iniziare ad avvicinarsi alla felicità abbandonando l’infelicità si debba arrivare ad una semplice cosa: amare, accontentarsi di quanto si possieda. Ciò che è materiale non appaga, non conta molto nella vita, se così non fosse molti ricchi e famosi sarebbero felici mentre spesso non lo sono, anzi molte volte sono infelici. La vita è la sola realtà umana che possediamo e passa in fretta, nella vita talvolta accumuliamo ricchezze ma la vita termina e non abbiamo neppure il tempo per godercele. La felicità è nascosta dentro ogni uno di noi ma per poterla scorgere dobbiamo accontentarci. Tanti filosofi hanno lavorato alla la ricerca della felicità ma devo dire che spesso ci è vicina ma non la vediamo affannati come siamo in innumerevoli cose, la felicità dobbiamo solamente scorgerla dentro ciascuno di noi. Tutti desidererebbero la fortuna che magari hanno lì a pochi passi ma non la sanno vedere, talvolta la fortuna ti viene incontro ma quasi sempre ti sfida a cercarla. Cos’è alla fine la “fortuna”? La felicità. Solamente il Maestro cristiano Gesù Cristo sfidò l’infelicità e trovò l’unica soluzione per poterla annientare: l’amore. Cerca di dimenticare le ossessioni, dimentica l’odio, il risentimento, la vendetta, allora potrai star meglio. La vita può essere un paradiso oppure un inferno ma dipende solamente da noi. Non dimenticare il senso della vita ed ama follemente. Cos’è l’amore? L’unico rifugio per fuggire alla negatività, desiderare la felicità nella persona amata ma anche nelle persone che ci circondano. Vuoi essere felice? Inizia ad accontentarti, vivi come fosse l’ultimo giorno ed inizia ad amare con tutto il cuore e riscopri il segreto: l’uomo è nato per essere felice………

 

 

 

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Nicola Migliorini alias ADMIN è Direttore del blog WWW.MONDOOGGI.COM decide cosa e quando pubblicare, è un giornalista con incarico a 360 gradi

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