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Credo che ormai anche un bambino possa essere cosciente del fatto che l’economia italiana versi in oggettive gravi difficoltà, un’economia ormai ridotta al lumicino. Sono tanti i fattori che avrebbero portato a questo increscioso fatto, prima la famosa crisi sub prime (dalla quale la nazione non sarebbe mai uscita del tutto) seguita  dalla crisi pandemica con tutto ciò che ne riguarda. Le oggettive difficoltà economiche dall’ Italia deriverebbero, a mia opinione, da un sistema incancrenito che nessuna fazione politica abbia realmente avuto intenzione di migliorare o di cambiare. Credo che se pagassimo meno tasse e che se i servizi funzionassero bene (cosa che per ora non vedo essere) la partite iva ed i cittadini in genere pagherebbero l’ equilibrata tassazione senza assolutamente rischiare multe e senza troppe continue e giuste lamentele. Dopotutto il pagamento delle tasse ha una propria utilità e tutti ormai ne sono coscienti. Per essere in grado di poter fornire i servizi necessari che permetterebbero di offrire alla popolazione uno stile di vita umano e decente lo stato è obbligato ad incassare un certo quantitativo di tasse  e di imposte per poi investirle in servizi. In pratica, tasse ed imposte dovrebbero essere soldi che dovrebbero tornare al cittadino sottoforma di servizi validi e funzionanti.  Quando ad esempio andiamo dal medico paga la mutua, quando viaggiamo su una strada asfaltata, quando si erogano le cassa integrazioni, lo stato paga i sussidi, la manutenzione stradale e via dicendo. I fondi per poter pagare queste spese, necessarie per la vita di una popolazione di un paese sviluppato provengono dalle tasse, versamenti di denaro da parte di cittadini ed aziende. Possiamo quindi dedurre che pagare le tasse sia una cosa necessaria, dato che alla fine, dovrebbero essere soldi che versiamo ma che ci ritornano ripeto, in servizi.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il vizio di forma è quando le tasse vengano versate ma i servizi non ci tornino indietro oppure non funzionino se non in parte. Ad esempio quando vedessimo strade piene di buche e poco curate, quando  andassimo da uno specialista (per forza di cose a pagamento) dato che con la mutua sarebbero necessari troppi mesi per poter accedere ad una visita, allora in questo caso le cose non funzionerebbero. Devo tristemente riconoscere che ad esempio andare dallo specialista a pagamento sia ormai una consuetudine, come pure le strade mal curate e tanto altro. In questo caso il denaro proveniente dalle nostre tasse non tornerebbe indietro quindi il cittadino avrebbe speso due volte (in visita ed in tasse). Dove vanno quindi i miliardi di Euro di tasse che versiamo? Credo che uno dei fattori che possa innescare la rabbia negli italiani sia questo: il troppo alto indice di tassazione legato di contro al troppo basso indice dei servizi che in questo caso non funzionerebbero a dovere. Comunque lo si voglia vedere dall’altro canto in Italia abbiamo a mia opinione quasi sempre avuto come delegati politici  che da sempre si basano sull’assistenzialismo, che da sempre si basano sul fatto di vedere l’impresa come una mucca da mungere, sul  fatto di vedere i cittadini come una sorta di nemici. La politica italiana purtroppo si sarebbe dimostrata incapace da sempre di creare denaro, di conseguenza da sempre andrebbero a prendere il denaro dove esiste, nei conti bancari, facendo i conti in tasca ai cittadini. In un momento di enormi difficoltà economiche come quello che staremmo vivendo, in cui alcuni settori starebbero annaspando cercando di salvarsi a causa della pandemia, i nostri delegati alla politica italiana starebbero pensando di offrirci non ristori decenti che arginino la situazione penosa che l’economia starebbe vivendo, ma nuove tasse. E’ il caso della patrimoniale che stando a quanto scritto sul quotidiano “Il Giornale” si avvicinerebbe sempre più, ed in un futuro molto prossimo potrebbe iniziare a bussare alle porte dei nostri conti correnti. Sembrerebbe un vero e proprio paradosso, tuttavia nell’ambito legislativo si starebbe pensando a questa antipatica imposta. Nel mese di dicembre in effetti sarebbe uscito un provvedimento con il quale il Governo italiano avrebbe preso l’impegno di inserire nei prossimi provvedimenti legislativi, una certa riforma delle imposte patrimoniali oggi vigenti. Per spiegarla in parole più semplici l’idea sarebbe quella di varare una nuova tassazione sulla ricchezza non tanto di togliere le imposte esistenti e talvolta inutili. In questo caso si tratterebbe di una vera e propria patrimoniale ma rivolta ai possessori di un patrimonio superiore ai 500 mila euro, composto di beni come la prima casa. Per quanto riguarda i voti in favore ed a sfavore riguardo all’ imposta citata avrebbe visto 19 voti positivi, 6 astenuti e 462 contrari, sufficienti quindi per congelare momentaneamente la patrimoniale alla camera, tuttavia parte del PD e del LEU potrebbero a breve tornare alla carica con la scusa di ridistribuire la ricchezza. Detto questo è lecito pensare anche a possibili futuri scenari come il fatto che molti cittadini abbienti provvederanno evidentemente, alla fuga di capitali verso i numerosi paradisi fiscali esteri, ultima ancora di salvezza, provocando un ulteriore danno all’economica italiana.

Foto di Lorenzo Cafaro da Pixabay

L’Italia si consolida quindi come il paese delle tasse e delle imposte ma dall’altro canto si dice avente un’elevata evasione fiscale. Di contro, se questa tendenza fosse anche reale, saremmo di fronte ad una leadership con una volontà praticamente nulla, nella lotta all’evasione dato che ripeterò il concetto: meno tasse meno evasione, questo fattore sarebbe fisiologico, unico sistema per abbattere il sommerso. Ancora una volta dice l’articolo di “Il Giornale” ad essere maggiormente colpito potrebbe essere ancora una volta il ceto medio al quale saranno aggrediti i risparmi. Forza Italia si sarebbe schierata contro una nuova patrimoniale dato che potrebbe tagliare quel poco che resti di buono, economicamente parlando. La patrimoniale quindi potrebbe riguardare i beni di tutti i cittadini, mobili ed immobili. L’ antipatica imposta quindi risulterebbe in grado di colpire aziende e cittadini italiani della classe media, la classe più bistrattata da sempre dal fisco. Questo tipo di imposta potrebbe essere fissa o variabile. Se fissa potrebbe avere lo stesso importo per tutti i contribuenti, se variabile potrebbe avere un importo variabile, calibrato secondo quanto posseduto dal cittadino o dall’azienda. L’imposta potrebbe essere periodica (ricorrente) oppure straordinaria, una tantum per capirci. Stando a quanto affermato dal Cgia di Mestre in Italia si sarebbero contate in essere, una quindicina di patrimoniali, tutte imposte ricorrenti come ad esempio per citarne alcune il bollo auto, l’imposta di bollo dei documenti, il canone Rai, l’imposta su aeromobili e imbarcazioni, le tasse sulle successioni, donazioni e transazioni finanziarie.

Da Il Giornale: Il valore, sempre relativo al 2017, era di circa 46 miliardi di euro di cui le imposte sugli immobili hanno consentito all’Erario di incassare 21,8 miliardi anche considerando che l’Italia è tra i paesi europei con i più alti tassi di proprietà da parte delle famiglie (superiore al 70%, mentre in Francia sono il 65%, in Germania il 51%. Dati Acer – Associazione dei Costruttori Edili di Roma e Provincia). L’idea di agire con una patrimoniale sulla casa, come riportato in un precedente articolo de IlGiornale.it, nascerebbe dall’intento di alleggerire il carico fiscale sui lavoratori aumentando, invece, le tasse sui consumi e sulla ricchezza, “considerato (non si sa da chi. Ndr) meno dannoso per la crescita”. Difatti, questa nuova Imu colpirebbe soprattutto il ceto medio essenziale alla ripresa dell’economia del nostro Paese, che già si trova ad essere tassato, in media, tra il 38 e il 43%. Una patrimoniale, quindi, potrebbe rappresentare un aggravio di spesa con effetti estremamente negativi sul portafoglio delle famiglie degli italiani.

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Detto questo sembrerebbe essere in atto l’ennesimo tentativo di arginare situazioni in- arginabili ai danni ancora una volta della classe media. L’Italia paese delle tasse e dei servizi che purtroppo zoppicano da sempre, non si smentisce mai anzi, continua la propria azione di abbattimento della classe media in una politica destinata solamente ad impoverire il cittadino in un’ingiusta politica a mia opinione di stampo feudale.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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