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Periodo natalizio e Coronavirus non vanno d’accordo. L’attuale periodo natalizio vorrebbe il raduno della famiglia per i festeggiamenti di rito dedicati al protagonista della storia, Gesù, il figlio di Dio, dall’altro canto la legge umana imporrebbe il divieto di radunarsi in gruppi di non oltre un certo numero di persone per evitare nuovi contagi. E’ vero che i momenti di preghiera si possono svolgere anche in solitudine, tuttavia ha una grande importanza per il cattolicesimo anche la comunione. Non solamente i festeggiamenti natalizi saranno messi a dura prova

Foto di Frauke Riether da Pixabay

dalla pandemia in questo 2020 che speriamo termini presto e ci possa regalare un nuovo anno migliore, ma anche la messa della notte di natale sarebbe stata costretta ad un cambio di orario sul consueto incontro di mezza notte. Comunque lo si voglia vedere saremo costretti ad adeguarci, almeno per quest’anno, a questi nuovi obblighi non certamente molto simpatici. Anche se viviamo indubbiamente in un periodo piuttosto oscuro, un bagliore di speranza la vogliamo regalare ricordando che la nostra regione, la Lombardia, dall’attuale situazione di zona arancione, a breve potrebbe passare a zona gialla dato il calo del numero dei contagiati. Secondo un media varesotto “Varese noi” la Lombardia

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

potrebbe slittare in zona gialla ma non prima dell’11 dicembre, tuttavia per il periodo natalizio resterebbe a quanto pare il divieto di assembramento e veto di spostamenti da regione a regione. Nei giorni più importanti per le festività natalizie e di capodanno, sempre secondo il media varesotto il 25 e 26 dicembre ed il primo giorno del 2021 non sarà possibile spostarsi dal proprio comune, pertanto dovremo adeguarci all’ obbligo di rimanere in zona. Per quanto riguarda la scuola potrebbe riprendere anche se solamente al 50 per cento ma solamente dopo l’Epifania. Comunque qualcosa di più preciso lo sapremo oggi quando entrerà in vigore il nuovo DPCM. Detto questo ora cercheremo di capire la situazione dei contagi nella regione lombarda.

Stando ai dati di ieri 3 dicembre alle ore 18,30 si riscontrerebbe un calo del numero dei i ricoverati sia nei reparti con un -197 che nelle terapie intensive che si attestano un -19. Nella giornata di ieri il numero dei tamponi effettuati è stato di 36.271 con un riscontro della positività in 3.751 soggetti (dei quali 358 debolmente positivi) ovvero il 10,3%. Buono il numero dei dimessi e guariti che si attesta a 278.058 (+3869) casi, di cui 6110 dimessi e 271.948 guariti. In terapia intensiva 836 casi. Ora cercheremo di capire la tendenza provincia per provincia e quindi valutare l’andamento della pandemia:

Provincia di Milano: 1.311, città di Milano, 495, Brescia 269, Bergamo 104, Cremona 74, Como 457, Mantova 86, Lodi 121, Lecco 68, Varese 454, Pavia 299, Sondrio 95, Monza Brianza 323.

Anche gli ospedali lombardi descriverebbero una situazione in miglioramento, una situazione certamente più stabile confronto ai dati della scorsa settimana. In calo quindi i ricoveri in intensivo ed in crescita continua i guariti ed i dimessi, una situazione quindi in rapido miglioramento che si spera possa portare ad un rapido ritorno alla normalità antecedente la pandemia.

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