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Conto alla rovescia per la partenza della prima vettura della 1000Miglia che dal 17 alle 12,30 partirà da Brescia, aprendo ufficialmente la 1000Miglia edizione 2025. Nel frattempo in attesa dell’apertura dell’apertura dei paddok che avverrà domani mattina, abbiamo pensato di visitare alcune mostre e alcuni eventi basati sulla solidarietà, eventi che anticipano la corsa più bella del mondo. Un evento non organizzato da 1000Miglia ma molto interessante è stato il “raduno Porsche” organizzato da AIDO. Il raduno ha visto la partenza delle bellissime autovetture sportive teutoniche presso il museo Mille Miglia. Un raduno con scopo turistico che ha scelto come base il celebre museo della città dei motori, Brescia. Girando una diretta dedicata alla partenza delle Porsche abbiamo notato oltre al ritrovo automobilistico, che poco distante è stata organizzata una mostra molto particolare. L’evento ci spiegano, sarà presente alla chiesetta del Museo Mille Miglia ancora per una settimana.
In questo caso la piccola chiesa dell’ ex convento ospitata dal comprensorio del museo Mille Miglia che vorrei stigmatizzare essere la chiesa, oggi sconsacrata ma la più antica di Brescia, ha ospitato una mostra molto particolare organizzata dall’associazione A.Gen.D.A. e da un artista dalle origini bresciane altrettanto particolare: Davide Alborghetti. Immaginatevi di immergervi in un bosco di germogli di pietre d’aria, un bosco di tronchi bruciati, il tutto immerso in una spianata di salgemma dal classico colore bianco neve, un percorso da seguire a piedi scalzi. Questo particolare permette di percepire non solamente con la vista ma anche con il tatto.
I protagonisti
Protagonisti della mostra sono i ragazzi e le ragazze, pensieri scritti, immagini disegnate e colorate con la collaborazione di artisti bresciani, le cui opere rappresentano il sofferto vissuto dai ragazzi che le hanno realizzate. Visitando la mostra e girando fra una foresta di germogli secchi, verdi, carbonizzati disseminati in un deserto di salgemma si percepiscono le emozioni intense dei ragazzi che soffrono di gravi disturbi alimentari.
L’anoressia: uno dei mali del momento, uno dei “demoni” che affliggono tanti giovani dei nostri tempi. Girando il “deserto di sale” fra i “germogli verdi e altri carbonizzati” dai quali germina una foglia di alabastro, ci si fonde con l’animo di queste persone sofferenti senza però mai perdere la speranza per una guarigione fatta di tempo e di impegno costante. Quella è la forza in grado di far germogliare una bianca foglia d’alabastro bella e fragile come le nostre deboli vite, anche i rami carbonizzati disseminati nel deserto salino bianco come la neve.
L’evento
La mostra nasce nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le singole persone su queste patologie che affliggono oggi innumerevoli giovani e le loro famiglie. La tematica del DNA o Disturbi della Nutrizione Alimentare non è poi così distante da noi, anche se queste patologie vengono vissute spesso nel silenzio e nella sofferenza delle persone che le subiscono. E’ importante conoscere per poter smascherare questi disturbi sul nascere. In questo modo sarà possibile contrastarli nel modo migliore e maggiormente veloce.
Lo scopo della mostra è anche poter vedere, analizzare ciò che spesso non si vede ovvero guardare oltre la cortina del corpo, oltre il puro sintomo. E’necessario apprendere a stare accanto ai ragazzi fragili in un momento tanto delicato da segnare (se non preso in tempo) un’intera vita. Tramite il DNA si vive nella volontà di camminare nella direzione di una perfezione inesistente ma unica nel proprio genere, quella perfezione che si vorrebbe allontanare dalle vite umane, l’amore, prima per se stessi e di conseguenza per gli altri. Già, perchè è impossibile amare gli altri senza amare se stessi. Questo è l’amore sano, spirituale, quel sentimento che il nostro sistema tecnologico starebbe cercando in tutti i modi di annichilire, dimenticando che l’amore è basilare per l’uomo e che proprio l’amore è in grado di stravolgere gli eventi capovolgendo veramente il mondo.
Un nuovo mondo è alle porte, dobbiamo solamente permettere che possa afferrare lo “scettro” del dominio e iniziare a sedersi sul trono che gli spetta dalla notte dei tempi.
I simboli della mostra
Germogli carbonizzati dai quali germoglia una fragile ma magnifica foglia bianca di Albastro, quaranta cippi bianchi per la seduta rimarcando il numero 40 che biblicamente sta a significare la storia del mondo verso la salvezza, fili di Nylon tesi a reggere come frutti i pensieri dei ragazzi malati, disegni a quattro mani elaborati da 17 ragazzi in collaborazione con 17 artisti bresciani, il tutto in una tinta lilla, violacea, il colore dello spirito.
L’artista
Alborghetti cerca di liberare la vita intima nascosta nell’anima della natura come nel legno, nella pietra ed nei colori completamente naturali, nella potenza salutare della natura.
Quello che ci si attende dall’arte è che essa ci possa aprire nuovi punti di vista ma anche che l’arte possa aprire in nostro cuore nella consapevolezza che siamo si creature fatte di carne ma soprattutto di spirito e quindi creature immortali che recano in se l’impronta divina.
Hanno collaborato alla mostra
Davide Alborghetti (ideazione e allestimento), aab e i suoi artisti (donazione opere), Fausto Lorenzi (consulenza), Museo Mille Miglia (location), Dott. Mauro Consolati, team e pazienti (Centro CDCA Gussago), Dott.ssa Federica Pagani, pazienti e team (NPI Spedali Civili di Brescia), 6 al centro (Equipe multidisciplinare BS e BG), Comune di Brescia (Partocinio), ATS Brescia sistema sanitario (patrocinio), Roberto Viesi (suoni), Alessandra Mattei e Alessandro Zanardi (voci), Susanna Guerrini (video e registrazioni), Simona Panighetti (fotografa) Orietta Cavaleri (grafica) Euroteam srl (stampa), Marika e i suoi amici (volontari)
Hanno contribuito gli artisti:
Pinuccia Nicolosi, Angelo Busacchini, Anita (Red Fox) Treccani, Beppe Bonetti, Edoardo Stramacchia, Felice e Alex Bodei, Giusi Lazzari, Laura Zani, MArgherita Serra, Paola Ostilio, Maria Alborghetti, Lugi Paracchini, Pierangelo Arbosti, Tina Moretti, Silvia Tagliabue, Roberto Formigoni
Il sostegno
I quadri esposti alla mostra saranno acquistabili su donazione volontaria e generosa. Il ricavato sarà devoluto al finanziamento delle cure per i nostri fragili ragazzi, i “cittadini e protagonisti del nuovo mondo” che sta inevitabilmente arrivando. Il gallo inizia a cantare e la luce del nuovo mondo inizia a illuminare le menti e gli spiriti degli uomini nuovi.
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