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Dopo una radiosa estate siamo arrivati all’inevitabile autunno. Era prevedibile che prima o poi la porta per l’inverno si sarebbe aperta portando a poco a poco il freddo e un’atmosfera grigia. Ogni momento ha i propri lati positivi. Il freddo e l’atmosfera grigia e umida non sono certo simpatici ma nel mese autunnale, sono talvolta necessari dal punto di vista spirituale. Quello che è certo è il fatto che nel frastuono di ogni giorno, abbiamo la necessità di un certo periodo di cura, di deserto, un momento fatto di silenzio e di concentrazione. La concentrazione induce inevitabilmente alla riflessione.

Il nostro mondo
In una società che si rifiuta sempre più di interfacciarsi con Dio e di avvicinarsi a Lui, per idolatrare la materia e la carnalità, la morte, il potere e il denaro, l’autunno aiuta a comprendere, a riflettere sulla trascendentalità. L’autunno aiuta a capire perfettamente che l’uomo non sia stato creato solamente di carne e di ossa ma è anche spirito. Il giorno dei santi che le nuove generazioni identificano con la satanica Halloween non ha nulla da spartire con la celebre festa pagana anglosassone, che in realtà si basa sulla cultura della morte, quella cultura così vicine ai nostri tempi. Possiamo affermare che il nostro mondo sia composto da demoni, fantasmi, spettri, terrore, caos e morte in una grandissima e perenne notte di Halloween.

La morte in realtà non sarebbe da vedersi come la fine di tutto. La morte non sarebbe da vedersi assolutamente come un certo sistema satanico vorrebbe farci comprendere oggi. E’ necessario capire quello che ieri la chiesa ha cercato di insegnarci, ovvero che la morte, altro non è che un passaggio, l’apertura di una porta per entrare in una nuova vita, quella che completa la creatura uomo. Chiaramente questo concetto rimane un fatto di fede ma a voler ben guardare, gli interrogativi ci spingono a capire che al di là delle tribolazioni della vita, ci sia un mondo felice.
La creatura uomo: immagine di Dio
Sarebbe squallido pensare che con la morte finisca tutto. L’uomo è una creatura molto particolare e unica nel proprio genere. L’uomo è la sola creatura composta di carne e di anima ma in modo particolare di spirito. Lo spirito è quel particolare che contraddistingue la creatura umana e che la differenzia dalle creature animali. L’animale tanto per intenderci deriva dal vocabolo anima, anche gli animali posseggono l’anima, in effetti sono esseri animati ma non possiedono lo spirito. Lo spirito è quel particolare che permette la trascendenza. L’uomo in questo caso non è come taluni vorrebbero far credere, un essere puramente carnale o animale ma una creatura in possesso di corpo, anima e spirito, una creatura con un’impronta trinitaria, l’immagine e somiglianza con Dio, il Creatore universale.
L’inganno di satana, principe del mondo

Quella che resta una deformazione tipica dei nostri tempi è pensare che lo spirito (immagine e somiglianza divina) non esista. Questa linea di pensiero lascia spazio al più grande inganno della storia umana. Questa forma mentale inculcata giorno dopo giorni tramite il potere economico e mediatico lascia credere che l’uomo sia creatura in possesso solamente di corpo e di anima e quindi sia paragonabile all’animale.
L’uomo in questo caso muterebbe in una creatura insaziabile di materia, molto utile ai consumi. Proprio per questa ragione i sostenitori di questa linea di pensiero pensano e insegnano il fatto che l’uomo possa e debba sfogare anche i propri risvolti più immorali e aberranti.
L’opera della chiesa di Cristo
Se l’uomo non fosse una creatura destinata all’eternità avrebbero ragione gli gnostici pensando che dopo la morte sia tutto finito. Come invece la chiesa insegna la morte è solamente un inizio, l’inizio di una nuova vita, quella a cui siamo destinati. Non è solamente la chiesa che cerca di insegnare questo concetto ma Gesù, il Maestro parla spesso di meriti e demeriti, di Geenna e del proprio regno, come nel caso della parabola del ricco Epulone. Ciò sta a significare che la chiesa alla fine non ha inventato nulla, proprio nulla, essa essendo la custode designata da Cristo nella divulgazione della verità nel mondo, altro non fa che riportare gli insegnamenti cristiani.
L’opera di satana
Dall’altro canto anche la controparte starebbe svolgendo un lavoro immane nel tentativo di condurre l’umanità verso l’odio, verso la morte, non intendo la morte del corpo bensì anche la morte dello spirito. Non per nulla Gesù ci esorta a non aver paura di colui che può uccidere il corpo ma di temere invece colui che può uccidere lo spirito: satana, quel satana o avversario di Cristo che si adopera instancabilmente, per forzare la mano degli uomini, portandoli con allegria verso la distruzione totale.

Satana è colui che inventa ogni regola ipocrita, che spaccia ciò che è bene per male e viceversa, quel satana che inventa feste sataniche come ad esempio Halloween in nome della democrazia e del libertinaggio e del divertimento.
L’importanza della riflessione
In questi giorni grigi tipicamente autunnali sarebbe buona cosa iniziare a riflettere. Forse Dio ci ha regalato questa stagione proprio a scopo di riflessione, riflettere sul presente e sul passato, sul proprio presente soggettivo, sul proprio passato e sul futuro, il tutto in modo speculare all’insegnamento cristiano. Sarebbe necessario fare un bilancio della nostra vita per poi eventualmente correggere il tiro.
Se ogni uomo facesse quest’analisi, capirebbe che per la maggior parte il mondo odierno si è allontanato davvero troppo da Dio e dal proprio insegnamento. In questo caso colui che dovesse avventurarsi in una dovuta riflessione comprenderebbe, che il nostro mondo sia votato alla morte, la morte del corpo ma soprattutto la morte dello spirito. Come sempre è facile raccontare le pecche senza offrire soluzioni. Noi offriremo invece soluzioni per il fatto che la critica negativa fine a se stessa non ci appassiona per nulla.
Morte e santità: morte e vita
La differenza fra le due feste è proprio questa: Halloween festeggia la morte fine a se stessa mentre la festività dei santi, festeggia la vita, la nuova vita nel regno di Dio. Se avremo il coraggio di comprendere questo concetto nel profondo del proprio significato penso che la santità avverrà di conseguenza.

Se fossimo davvero intenzionati a comprendere il vero significato della morte (che in effetti è l’inizio della vita) sarebbe utile iniziassimo a rifiutare la cultura della morte (feste come Halloween e tanto altro) e parallelamente ricominciare a offrire il proprio spazio alle feste tipicamente cristiane (festa dei santi). Per quale fatto Halloween viene festeggiata nel giorno di ognissanti e non nel giorno dei morti? E’ molto semplice. I sostenitori della festa pagana cercano evidentemente di abbattere la vita (la santità) e di permettere che la morte prenda il posto della vita, come Halloween cerca di prendere possesso della giornata dei santi. Se dovessimo riuscire a fare questo semplice passo e riuscissimo ad accettare un momento di riflessione, son certo che la morte si dissolverà dalla nostra vita e la vita, la santità, inizierebbe a dimorare in noi aprendoci la strada verso una nuova concezione di vita e di morte, spalancandoci la porta della nuova vita.
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