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Veramente pochi media ufficiali avrebbero parlato del discorso tenutosi da Putin al WFE di Davos davanti ai Potenti del mondo. Una critica a quello che è e che sarà il NWO ma soprattutto una critica al modello UE che tenderebbe alla distopia ed al nichilismo,

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elementi che potrebbero portare nel lungo periodo alla distruzione della civiltà. Un chiaro e realistico discorso quello tenutosi giovedì scorso dal Premier russo Vladimir Putin, un Premier dalla grande intelligenza che avrebbe saputo sbarazzarsi almeno per quanto concerne la Russia, delle ingerenze del NWO e delle proprie deleterie regole. Un Nuovo Ordine Mondiale destinato a produrre solamente ingiustizie sociali ma soprattutto il caos e dove esiste il caos, il passo successivo sarebbe inevitabilmente la guerra, una guerra mondiale che potrebbe essere la futura “conquista” di questo famigerato Nuovo Ordine Mondiale. Dopotutto gli elementi per la creazione di un futuro conflitto mondiale si starebbero preparando. Il mondo sarebbe sempre più armato e le ingiustizie sociali sempre maggiori come gli attriti e gli equilibri di potere fra le superpotenze che vedo essere sempre più sbilanciati sul panorama mondiale. Putin metterebbe in guardia la UE dal nichilismo, metterebbe in guardia l’Unione dalla distopia, metterebbe in guardia il popolo europeo da quanto lo stesso Governo distopico UE starebbe creando ovvero un sistema che per forza di cose sarebbe destinato alla catastrofe sociale, alla diseguaglianza, ma soprattutto al conflitto mondiale. Il Presidente russo nel discorso tenutosi al WFE di Davos avrebbe parlato davanti ai cosiddetti “grandi della Terra” toccando tasti molto particolari e delicati, (dopotutto lui è il solo ad avere il potere di farlo) come sanzioni, ecosistema mediatico e nuove relazioni con gli USA. Un discorso pronunciato senza alcun ottimismo ma dopotutto che ottimismo potrebbe offrire l’entrata del mondo in pieno NWO? Una tematica controtendenza, che tuttavia avrebbe portato Putin a regalare qualche timido apprezzamento, sarebbe quella mostrata verso il trattato

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New Start che a suo dire sarebbe ad un passo per essere nella giusta direzione, tuttavia le divergenze con gli Stati Uniti d’ America proseguirebbero la propria linea non certo ottimistica. Stando a quanto descritto dall’ Huffington Post durante le prima telefonata fra Putin ed il neoeletto Biden, alcuni giorni fa ci sarebbero stati i momenti piuttosto caldi dato che si sarebbe parlato di temi davvero bollenti per le due super potenze, come la guerra in Ucraina ed i cyber attacchi russi oltre che l’avvelenamento di Navalny ma i temi non avrebbero risparmiato neppure la violenza da parte delle forze dell’ordine contro i manifestanti russi durante le ultime manifestazioni. Alcune settimane or sono il Presidente si disse pronto a collaborare per la risoluzione delle problematiche con gli USA. Ai potenti della Terra riuniti a Davos Putin avrebbe detto tutto quanto uno non oserebbe mai dire ma sempre mettendo in guardia il sistema della situazione fallimentari in partenza che comporterebbero le teorie insite nel NWO.

(Huffington Post) : “non sono state create ancora le condizioni per un reset delle relazioni” tra Mosca e Washington. Il Premier russo avrebbe evidenziato un’ America sempre più lontana ma di contro una Russia più vicine alla UE

(Huffington Post): Se l’America è lontana, c’è una potenziale amica più vicina a cui tendere una mano. Per Putin, e quindi per Mosca, infine c’è Bruxelles: “vanno aumentate le interazioni economiche e commerciali con il partner naturale della Russia”, l’Europa, di cui il suo Paese fa parte. “Se ci sbarazziamo delle fobie, ci attende una fase positiva”: ne gioverebbe la Federazione più estesa della terra, ma anche la finora silenziosa Ue, dove però tutti già sembrano sapere ciò che il presidente ha detto ad alta voce prima di andare: “l’amore unilaterale è impossibile”.

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(Huffigton Post): “Stiamo per scivolare nella distopia”. “La situazione può svilupparsi in modo incontrollabile se non viene fatto nulla per impedire che accada”. “Una lotta di tutti contro tutti porterebbe alla fine della civiltà”. “Il sistema della sicurezza globale è minato”. “Le divergenze con Washington aumentano”. “La Russia fa parte dell’Europa”. Vladimir Putin a Davos ha ripetuto un paio di volte la parola collaborazione, ma molte più volte ha pronunciato “escalation” e “conflitto”: “l’incapacità di risolvere disaccordi ha portato alla seconda guerra mondiale nel XXI secolo”. Per concludere il suo discorso al Forum economico di Davos, dove a sorpresa è arrivato virtualmente da una Mosca gelida e nervosa, il presidente della Federazione russa ha ricordato che “l’amore non è unilaterale”. Mai: vale per la vita, quanto per la geopolitica.

Putin non avrebbe risparmiato sonanti critiche alla globalizzazione che avrebbe creato più ricchi ma dall’altro canto una grande massa di poveri quindi una diseguaglianza senza pari. Una globalizzazione quindi che Putin svelerebbe come un vero e proprio danno globale all’intera umanità.

(Huffington Post): Putin ha ricordato che “il sistema della sicurezza globale è stato minato” e che “i giganti tecnologici ed informatici sono di fatto concorrenti degli Stati in alcuni ambiti: se ne parla molto, soprattutto in riferimento a ciò che è accaduto negli Usa in campagna elettorale”.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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