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Forse alcuni pensano che tutto si possa sempre dare per scontato, forse molti pensano che l’ignoranza non abbia confini, gli stessi magari pensano che la pazienza non abbia limiti. Non è così; c’è un limite veramente a tutto.

Esiste un limite al malcostume, esiste un limite alla pazienza ed esiste un limite anche alla pazienza dei popoli. Anche popolazioni pacifiche all’ estremo come la popolazione italiana possono diventare bollenti, possono diventare intolleranti e questo non lo sostengo io, lo sostiene quella “musa ispiratrice” che noi non conosciamo quasi più. Dopotutto chi conosce la “musa ispiratrice” che ci può indicare quanto avverrà, e come sarà “l’atto finale” del dramma è fortunato. Quella musa si chiama storia. La storia dell’umanità è un lusso

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che le nuove generazioni purtroppo non conoscono quasi più. Ultimamente la scuola a mia modesta opinione è molto decaduta ma qual’è il vero motivo?A mia opinione il tentativo di togliere alla popolazione la libertà. Da una parte i tagli un po’ a tutto e devo dire che i tagli alla sanità con questo virus li abbiamo pagati con vite umane. Per quanto riguarda la scuola i tagli li pagheremo certamente in futuro come? Credo con la mancanza di libertà che gli architetti dell’ antistato stanno organizzando da molti anni. Tuttavia oggi grazie a Dio, esistono ancora generazioni che la storia la conoscono ancora abbastanza e che quindi non si lasciano “infinocchiare” facilmente. Ricordiamoci che l’ignorante è sempre in balia di qualcuno che le cose le conosce generalmente molto bene, ma col tempo questo soggetto in genere snobba la storia. Forse tali personaggi proprio per il fatto che snobbino la storia in un prossimo futuro potrebbero pagare il fio delle proprie azioni dato che comunque sia il popolo è sempre sovrano, quindi l’ultima parola spetta sempre a lui e la sovranità popolare va ben oltre la politica nazionale, va ben oltre la politica europea, va ben oltre gli interessi delle lobby del NWO. Quello che mi preoccupa di più sono le giovani generazioni quelli che in un futuro penso si lasceranno mettere il giogo per ignoranza. Per riassumere potrei dire in poche parole che esiste un limite a tutto ed una cospicua parte del popolo italiano oggi dimostri di essere  stanco di vessazioni, stanco di assumersi solamente oneri e non onori, stanco di quella che a mio parere è la mala politica di sempre, stanco di avere sempre i “piedi in testa” da parte di qualcuno, stanco della UE, dei politici italiani per giunta imposti e non votati, stanco di sotterfugi politici, del dividi et impera, della strategia della tensione e di tanto altro. Il popolo italiano a mia opinione, dopo questa forma virale, starebbe iniziando ad entrare nella fase limite, quella della ribellione, una ribellione appena embrionale (per ora) ma che potrebbe espandersi e prendere fuoco in qualsiasi momento. Praticamente con questa pandemia “la goccia starebbe facendo traboccare il vaso”. l’Italia, paese di persone estremamente pazienti, in questo periodo sarebbe come una “pentola a pressione” pronta ad esplodere e questo lo posso notare da quanto avviene nella quotidianità, parlando con imprenditori, con commercianti, lavoratori lasciati a casa, con persone che in pratica non ci stanno “più dentro”. La storia ci narra che quando il popolo non avesse più nulla da perdere e fosse stanco da anni di vessazioni continue, sarebbe sufficiente una scintilla od un leader adatto per fare accendere il pagliaio, trasformando la nazione in un vero e proprio inferno di fuoco. Questo non lo sostengo io ma lo sosterrebbero i fatti storici. Sentite quanto sarebbe accaduto proprio in queste ore. Un

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paio di ore fa si sarebbe svolta una manifestazione di protesta a Roma. Circa 200 persone avrebbero marciato su Piazza Venezia con il proposito di arrivare a Montecitorio. Le forze dell’ Ordine sarebbero accorse sul luogo della manifestazione. La manifestazione sembra sia nata da un gruppo nato sui social denominato “Marcia su Roma”.

ANSA: Le parole dei manifestanti: “Il virus è un trucco per inventare la crisi”, urlano i manifestanti contenuti dai cordoni della polizia, che blindano l’accesso delle strade verso Montecitorio. I manifestanti indossano magliette con scritto : “Marcia su Roma” e sono assieme ad altri manifestanti di “Casapound”. Il conduttore della manifestazione non preavvisata urla al megafono: “Al governo vogliamo dire che il virus è un cavallo di Troia, non esiste – spiega ancora – e per questo molti oggi non indossano la mascherina. Ci stanno facendo fallire, Non so quale sia il loro disegno politico, vogliono rifare le regole sociali.‎ Vogliono confinarci e schedarci tutti”. Dal gruppo slogan come ‘libertà libertà’ e l’Inno di Mameli.‎

Oggi sono solamente 200 a manifestare ma domani? Domani potrebbero essere migliaia,

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magari non si limiteranno ad urlare e lanciare slogan che a mia opinione potrebbero avere anche avere una certa validità. Credo che i governanti italiani dopo una manifestazione di questo tipo pur se di dimensioni ristrette, (a dire il vero ci sono state altre manifestazioni in differenti città) avrebbero il dovere di iniziare ad interrogarsi, a chiedersi se forse qualcosa non funzioni più e proprio per questo agire di conseguenza cercando di venire incontro alle esigenze popolari, cercando di capire che in Italia 50 milioni di persone hanno diritto di vivere e di continuare ad essere cittadini liberi. Credo che per il lusso di possedere la libertà si possa arrivare a tutto e la storia insegna che in occidente, per la libertà, si sia pagato un caro prezzo, un prezzo pagato dai nostri avi anche con la vita.

“La libertà è come l’ aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.”
                                                                                                                                              (Piero Calamandrei)

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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