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Oggi cercheremo di poter dare un’idea su come sarà il futuro in merito alle nazioni predominanti militarmente, giganti mondiali che sono in grado di mantenere un equilibrio oppure di provocare, Dio non lo voglia, un eventuale squilibrio a livello mondiale. Credo che mantenere un di equilibrio mondiale, sia economicamente che in merito agli armamenti, possa essere conveniente a tutti. Il rischio di un terzo conflitto mondiale ricordiamoci che porterebbe probabilmente ad un’escalation in grado di non produrre “ne vincitori e ne vinti” dati i copiosi arsenali atomici in grado di portare il mondo  uinna catastrofica follia. Non esistono solamente i pericolosi arsenali atomici ma anche i virus, che abitualmente vengono studiati da alcune grandi potenze con scopi medici ma a mia modesta opinione anche con scopi militari.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Per quanto riguarda i virus con il Covid abbiamo potuto capire sulla nostra pelle i retroscena di una potenziale guerra batteriologica. In pratica quando affermiamo di essere “seduti su un’ autentica polveriera” non facciamo i catastrofisti anzi, purtroppo con questa frase mettiamo in luce una realtà molto amara. Negli anni della guerra fredda eravamo in una situazione guidata da due grandi potenze, gli Stati Uniti allargati dall’alleanza dei paesi occidentali e l’ URSS (che non è la nuova Federazione russa) con i propri paesi satellite. In questo caso questi due grandi blocchi riuscirono a mantenere nel tempo un certo equilibrio. Esiste una discutibile teoria che enuncia che per mantenere la pace è necessaria una certa parità di armamenti. Questa teoria però avrebbe tuttavia dato il via ad una corsa alle armi più sofisticate fra cui ai pericolosissimi ordigni nucleari che oggi sarebbero in grado di distruggere ampiamente l’intera Terra per più volte. Da un articolo uscito sul quotidiano “Il Giornale” possiamo renderci conto che la leadership occidentale guidata dagli USA non sia mai stata così labile e quindi in pericolo. Questo fattore sarebbe dovuto ad una serie di errori interni ma anche da un altro canto per l’entrata in campo di nuove potenze straniere che cercherebbero di ritagliarsi un ruolo economico ma anche geopolitico importante. Gli USA pertanto si sentono sotto pressione da questi nuovi stati anche se pochi di essi sono in grado di poter competere con questa grande potenza mondiale che dedica agli armamenti

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copiosi investimenti annuali destinati alle armi innovative ed alla tecnologia sempre più all’avanguardia nel settore della difesa. Possiamo affermare che in questo caso gli USA siano i maggiori detentori al mondo di armamenti tecnologici all’avanguardia. Da un lato tuttavia le potenze che cercano di spartirsi il “potere” mondiale oggi sarebbero tre: USA, Federazione russa e la neonata Cina. Per quanto riguarda la Russia possiamo notare che questa grande potenza sia da un certo lato una sorta di gigante dai piedi di argilla anche se l’attuale Presidente Putin sia riuscito a mantenerla al ruolo di seconda potenza mondiale che fa in modo che Mosca oggi sieda comunque nel salotto dei potenti del mondo, tuttavia il proprio sistema economico risente di una serie di problematiche possiamo dire cronicizzate. Da una parte le sanzioni che certamente non fanno piacere al sistema economico nazionale tuttavia la Russia sarebbe in possesso di altre carte da giocare come le immense risorse in suo possesso oltre che il territorio immenso che le appartiene. In fatto militare questo

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blocco di potere mondiale avrebbe a proprio vantaggio una tecnologia molto moderna mirata ad armi come missili ipersonici, laser e droni sottomarini di ultima generazione. Il terzo blocco, il più giovane, in questo caso un blocco emergente di potere è la Cina. Questo paese sarebbe in lizza (o almeno è quanto starebbe cercando di far capire al mondo) l’intenzione di fare da “asso pigliatutto” ovvero starebbe agendo per poter presentarsi nientemeno come l’ impero mondiale del futuro ed ovviamente queste mire al di fuori del limite massimo starebbero provocando una certa preoccupazione all’aquila americana, dato che comunque sia in pochi anni sarebbe riuscito a divenire un vero e proprio temibile colosso economico mondiale ma anche per il fatto che oggi la Cina controlli le aree strategiche dell’intero pianeta e lo starebbe facendo tramite il proprio sistema economico. In pratica le armi cinesi principali oggi si affermerebbero come: disciplina simil militare e lungimiranza. Questo sarebbe il segreto in grado di spiegare i progressi economici incredibili intrapresi dalla Cina in pochi decenni, progressi che sarebbero stati in grado di portare il paese del dragone a divenire un vero e proprio temibile colosso mondiale. La Cina non è ancora in possesso di un mastodontico arsenale militare paragonabile alle altre due storiche potenze mondiali tuttavia può vantare innanzitutto del più grande esercito del mondo se calcolassimo che

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i cinesi sono circa 1,5 miliardi ma a livello tecnologico può fregiarsi di essere presente tecnologicamente in alcuni settori particolarmente innovativi come il 5G tanto temuto dagli americani e l’intelligenza artificiale. Questo tipo di tecnologia preoccuperebbe molto lo zio Sam dato che potrebbe portare ad un futuro sorpasso ai danni dell’aquila americana che oggi detiene il potere tecnologico nel campo degli armamenti. Uno dei fattori che avrebbero permesso alle due potenze contendenti lo spazio di potere americano sarebbe stata una sorta di immobilismo da parte degli USA che non avrebbero messo in campo particolari strategie di contrasto. Lo zio Sam avrebbe proseguito per le propria strada nel mondo sperando che i progressi delle due potenze Russia e Cina fossero una sorta di fuochi di paglia quindi potessero sparire da soli col tempo con il risultato che al contrario abbia permesso a questi blocchi di proseguire verso una crescita, fino ad insidiare il maggiore occidentale. Quello che è vero è comunque il fatto che gli USA posseggano un grande vantaggio, siano ancora in possesso di un grande margine sui Russi e sui Cinesi ma proseguendo sulla strada dell’immobilismo il margine di vantaggio potrebbe assottigliarsi sempre più fino ad un ipotetico sorpasso quindi col tempo portare ad una sorta di pericoloso squilibrio di potere mondiale. Gli USA si sarebbero chiusi in se stessi contrariamente a Russia e Cina  che avrebbero continuato una politica di espansione sullo scacchiere mondiale. Mosca avrebbe fatto chiarezza sulla questione siriana in Libia intraprendendo un pericoloso gioco al rialzo del greggio e portando verso una consolidazione della propria influenza nella zona europea orientale. Per quanto riguarda la Cina si sarebbe affidata ad un particolare progetto il “Belt and Road Initiative”

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in grado di permettere al paese del dragone di creare legami commerciali con innumerevoli paesi riempiendo i vuoi lasciati dagli USA. E’ evidente il fatto che gli USA debbano in qualche modo reagire con una ben precisa strategia per non perdere la leadership minata dalle due intraprendenti superpotenze dato che al mondo c’è posto solamente per due potenze mondiali. Sarebbe pericoloso proseguire sulla distruttiva strategia del “lassez faire”. Diciamo che oggi gli Usa dovrebbero adoperarsi per una Realpolitik ovvero ad una cruda analisi a base zero delle proprie alleanze ove ogni alleato sotto l’ombrello americano dovrebbe essere considerato per quanto si adopera a sostegno della sicurezza e del benessere americano analizzandone costi e rischi. Sempre a detta di Allison solamente in questo modo gli USA potranno sperare in futuro di mantenere la propria leadeship incontrastata, nel mondo intero. L’unica incognita è la strada che desiderano prendere, anche se devo ammettere che in genere gli Stati Uniti non hanno mai dimostrato di lasciare nulla al caso pertanto sono sicuro che opteranno per scelte che certamente si dimostreranno vincenti, a proprio favore, quindi riusciranno a mantenere viva la leadership occidentale.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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