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Gli amanti della montagna, dello sci e della neve quest’anno possono proprio dirsi soddisfatti date le abbondanti nevicate che hanno generosamente imbiancato le montagne dove le piste da sci già da tempo che sono state aperte, funzionanti ed affollate. Era parecchio tempo che non si vedevano abbondanti nevicate e che le piste non erano tanto bianche ma il regalo dell’anno passato è stato grande regalandoci la possibilità di sciare su piste veramente bianche di neve. Lo sci è uno sport veramente bello sia nell’ambientazione nel quale si svolge che nella velocità sulla neve, uno sport sano, all’aria aperta fra paesaggi meravigliosi, tuttavia questo tipo di disciplina prettamente invernale possiede anche risvolti meno positivi soprattutto nei potenziali pericoli che si celano dietro lo sci. Ogni anno a quanto pare i registrano ben trentamila incidenti montani consumati precisamente sulle piste da sci e di questi incidenti ben 1700 sono di una certa gravità, costringendo il malcapitato al ricovero ospedaliero. Per poter cercare di evitare spiacevoli avventure e di mantenere la propria presenza sulle piste da sci rilassante e divertente è necessaria una buona preparazione atletica. Diciamo che lo sport dello sci non è da sottovalutare, non è da prendere alla leggera. Lo sci è uno sport importante e da un certo aspetto cela dei pericoli, in effetti correre con l’ausilio di due tavole su una pista nevosa a pensarci bene potrebbe essere rischioso ma con un’adeguata preparazione atletica, con una buona dose di prudenza e di buon senso è possibile limitare quegli inconvenienti che potrebbero essere in grado di rovinare la nostra vacanza e magari anche la nostra vita. Stando a quanto riporta il Sistema Nazionale di Sorveglianza coordinato con l’OMS in merito agli incidenti montani è necessario sapere che essi sarebbero in grado di coinvolgere maggiormente gli uomini (55%) ma anche le donne (45%) e nel 50% dei casi in genere gli incidenti si consumerebbero entro i trent’anni di età. Le distorsioni sono uno degli inconvenienti più comuni sulle piste da sci e coinvolgerebbero il 33% degli sciatori, seguono le contusioni (26%) le fratture (14%) le ferite (9%) le lussazioni (8%). E’ bene ricordare che questo tipo di traumi potrebbero richiedere nelle forme più gravi anche interventi chirurgici. Lo sci mette a dura prova soprattutto gli arti inferiori e le proprie articolazioni mentre la disciplina sciistica dello Snow Board sarebbe in grado di coinvolgere soprattutto gli arti superiori a livello della spalla delle mani e dei polsi. Il 65% degli infortuni avverrebbe in condizioni di visibilità buona pertanto gli incidenti non sono da imputare al maltempo ma semmai alla perdita di controllo delle tavole per questo si raccomanda all’inizio della stagione sciistica, un adeguato allenamento mirato allo sci. Importante non sottovalutare fastidi e dolori di vario genere che potrebbero alterare il controllo sul movimento. Necessario ricordarsi dello stretching mirato alle articolazioni prima di affrontare le discese innevate ma è necessario conoscere i propri limiti senza mai esagerare e fermandosi quando fosse necessario o in caso di stanchezza. Importante è valutare le condizioni atmosferiche consultando il meteo per essere coscienti della visibilità e della forza del vento oltre che delle caratteristiche della neve. Si raccomanda di mantenere una velocità in pista adeguata alla propria preparazione tecnica e fisica, alle condizioni del tempo ed alla cura delle piste oltre che adeguata alla propria esperienza come sciatore. Neceio è il rispetto delle segnalazioni in pista e sorpassare solamente quando e dove sia possibile senza osare più del dovuto dove non fosse necessario, dopotutto siamo in montagna per divertirci. Durante i pasti meglio essere sobri per non appesantirsi se poi si intende riprendere con lo sci. Meglio sciare in compagnia se possibile dato che in tal modo in caso di necessità si può ricevere aiuto anche se in genere sulle piste si è più propensi ad aiutare i malcapitati. L’utilizzo del casco è molto utile per poter evitare traumi a livello del cranio. Il casco è utile soprattutto per i bambini ma non solo può essere in grado di proteggere anche il cranio degli adulti, che spesso non amano indossarlo ma attenzione, i traumi cranici non sono assolutamente da sottovalutare in caso di caduta e potrebbero veramente essere letali o quantomeno rovinarci le vacanze nel caso di incidente grave con conseguente trasporto presso l’ospedale della zona. Dopo queste raccomandazioni auguriamo a tutti una buona e meritata vacanza sulle meravigliose montagne italiane fra neve, aria fresca, gustando il classico romanticismo tipico della montagna invernale innevata quando ancora, la notte in quei luoghi ameni, si riesce ancora a contare le stelle.

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Maira Alcantara
Author: Maira Alcantara

free lance generalista, incaricata anche per articoli speciali relativi a settore sport ed automobilismo storico e moderno

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