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Introduzione

di Goldfinger

Quante volte mi son chiesto i motivi per i quali il medioriente sia sempre così turbolento. Sinceramente penso che uno dei principali motivi sia la spiritualità a cui il popolo ebraico è da sempre protagonista. Da tale popolo è nato il Messia, Gesù il Figlio di Dio. Dall’altro canto i popoli islamici di antica tradizione spirituale. Anche l’Islam possiede (come Israele) una storia molto antica. Prima ancora il popolo di Dio ha beneficiato civilmente e militarmente della grazia divina. Gli scritti sacri sono testimoni di quanto il popolo ebraico conti nella storia dell’umanità intera. Dopotutto circa cinque millenni di storia non son certo una cosa da poco conto. 
Per quanto riguarda la storia esoterica oggi proporremo un articolo molto interessante di gaetano costantino antonio rotondo.
Sia ben chiaro che questo articolo non desidera assolutamente addentrarsi in un “pantano politico” o religioso dal quale difficilmente se ne uscirebbe.
La politica ed il partitismo sono per noi aberrazioni con scopi e fini ben precisi, oggi tanto scaduti da rendere la democrazia (per la quale sono nati) una sorta di democrazia solamnte di facciata. Non ci interessa fare politica e lo ripeto ancora. Quello che interessa la nostra redazione, al contrario, è offrire informazione il più obbiettiva possibile. L’informazione che noi da anni ci prodighiamo per offrire è informazione controtendenza.

Informazione controtendenza

Controtendenza potrebbe sembrare un sinonimo brutto, sospetto, polemico, al contrario controtendenza significa visto dal lato opposto di quello che viene da sempre insegnato.
Per comprenderne meglio il significato, controtendenza significa proporre una potenziale verità vista da una differente angolazione ma suffragata da prove concrete.
Credo che sentire due “campane” sia la forma più democratica che possa esistere per formare un’idea il più reale possibile. Ricordiamoci che le informazioni “di regime” non sono mai democratiche ma sempre fuorvianti.
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L’informazione dovrebbe essere il più reale possibile. Il giornalismo dovrebbe essere il più neutrale possibile ma anche la maggior fonte di democrazia. A questo servirebbero i mass media, ad offrire informazione che vada oltre la politica, oltre la convenienza ed oltre il potere, un’informazione che deve andare al di là del cinico guadagno.
Purtroppo per la maggioranza dei casi, a mia spassionata opinione, così oggi non avviene. Spesso i mass media sono controllati da potentati che si prodigano nel mantenimento  del potere e del denaro a scapito dei cittadini, offrendo talvolta una storia oserei dire “falsata”, ovvero piena di omissioni, piena di concetti talvolta fuorvianti.

Come i poteri forti di impadroniscono dei mass media

In quale modo i poteri forti si impossessano dei mass media? Tramite la borsa ed il potere finanziario. In borsa è possibile acquistare azioni di ogni azienda quotata nazionale o estera pertanto le “scalate” alle grandi società per azioni anche dell’informazione risulterebbe essere molto facile, a patto di avere molto denaro da investire  che ai poteri forti non manca di certo. Possedendo molte azioni si entra nel consiglio di amministrazione aziendale e si partecipa alle decisioni delle linee editoriali in base elle proprie quote di partecipazione. Un secondo grimaldello del plagio delle menti è impossessarsi delle scuole e quì entrano in ballo i partiti politici (succubi del potere finanziario che indebita a dovere gli stati). Il meccanismo è sempre il medesimo.

L’insegnamento

In questo caso il cittadino ancora in tenera età, viene sottoposto ad una sottile “forma di plagio” cui la scuola a mia opinione ne è purtroppo la responsabile.
Così facendo il potere riesce sempre ad avere la meglio nella coercizione sottile dei propri cittadini che  ignorantemente o inconsapevolmente, credono di essere liberi, credendo di vivere in un clima democratico, in realtà si troveranno catapultati in una forma di schiavismo formato dalla burocrazia, da leggi inique, da commi, da stress lavorativo, da tassazioni, da paletti da imposizioni talvolta assurde, dalla povertà perenne, da inflazione, da crisi finaniarie, da guerre, da veleni e tant’altro.
Un esempio? Anche due. La grandezza delle zucchine e le dimensioni delle vongole durante la pesca. L’Europa sarebbe da vedersi come l’assurdità per eccellenza date le leggi fuori dal seminato? No la UE a mia opinione sarrebbe da vedersi coma la coerenza assoluta nel mantenimento del potere finanziario e politico di certe potentiussime lobby.
Dopotutto abbiamo spesso parlato della strategia del “divide et impera”, una strategia per ottenere facilmente il potere tramite la divisione. Il glorioso impero romano fu un esperto utilizzatore di questa strategia, tutt’ora accettata incoscientemente dalle masse di cittadini, spesso inebetiti  da un presunto plagio di massa, oppure dalla pura divisione, che si può notare nei partiti politici tutti differenti ma con il medesimo fine, nell’offerta dello sport, abilmente utilizzato per dividere e per distrarre le masse, di programmi televisivi mirati, da subdoli stratagemmi molto antichi ma sempre molto attuali come la strategia della tensione o il terrore di massa (su questo ci staremmo ancora leccando alcune ferite).
Un giorno un tale proferì un concetto molto interessante quando disse:
il vero potere non è di coloro che possiedono le armi atomiche ma di coloro che possedessero i mass media (con i quali plagiare intere masse di persone).
Ciò che vi proporremo in questo articolo (correlato di fonti) è una visione un po’ diversa della storia.

Una doverosa premessa

Noi per scelta non parteggiamo per alcuna fazione politica ma neppure per alcuna popolazione. Noi parteggiamo per la pace universale fra i popolie per la democrazia.
Noi cerchiamo da sempre di descrivere la storia secondo fonti storiche. Il nostro tentativo è riportare una storia talvolta esoterica, una storia che spesso essendo sconosciuta va molto oltre quanto ci viene insegnato da sempre.
Già, perchè la storia, dalla notte dei tempi, la scrive sempre il vincitore e mai il perdente.
LA VERITA’ SUL MEDIO ORIENTE:

“Divide Et Impera”

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La strategia dell’inganno

Le forze più o meno occulte che gestiscono il mondo utilizzano la propaganda come strumento, per assoggettare le masse ed ingannarle.
Il seguente articolo è stato scritto in ONOREVERITA’ ASSOLUTA e AMORE davanti a DIO, per aiutare tutti quelli di animo onesto che credono, purtroppo tra le altre cose, nella PROPAGANDA NAZI-ISLAMICA. Credo in COSCIENZA che siano riusciti ad ingannare quasi tutto il “Popolo Italiano”, incluso il dissenso e quindi anche la nostra RESISTENZA. Riguardo al MEDIO ORIENTE i Media Mainstream hanno volutamente creato una realtà distorta e fuorviante sulla verità dei conflitti in Medio Oriente che coinvolgono ISRAELE.

Vi chiedo umilmente di leggere con attenzione tutta la verità che da qui in poi porterò a vostra conoscenza. Verità che ho ricercato insieme a chi ha vissuto in prima persona i fatti e conosce veramente la storia passata e presente dai conflitti, dopo la prima guerra mondiale, alla divisione delle terre conseguenti la caduta dell’Impero Ottomano e il Mandato per la Palestina del 1920, ai conflitti religiosi e da chi è stato davvero in quelle Terre.

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Considerazioni storiche: il mandato per la Palestina

Il Mandato per la Palestina è un documento storico della Società delle Nazioni che costituisce il diritto legale degli ebrei di stabilirsi in quella che all’epoca era chiamata Palestina, una vasta area estesa dal Mar Mediterraneo a oltre il fiume Giordano.

Nella conferenza di San Remo del 24 Aprile 1920 Il documento legalmente vincolante fu discusso e i termini vennero definiti nel Trattato di Sevres il 10 Agosto 1920. I termini del Mandato furono perfezionati e approvati all’unanimità il 24 Luglio 1922 dal Consiglio della Società delle Nazioni, a quel tempo costituito da 51 nazioni e divenne operativo il 29 Settembre 1923.

Palestina: area geografica e non nazione

Ecco la delineazione finale dell’area geografica della Palestina destinata alla nazione ebraica, il 16 Settembre 1922, descritta nel documento della Società delle Nazioni.

Come si può vedere dalla cartina geografica tutta l’area della TRANS-GIORDANIA che avrebbe dovuto far parte della Palestina Ebraica fu ceduta alle Popolazioni di fede ISLAMICA con lo scopo di ricercare la PACE nella regione.

Quello che oggi è chiamato “Popolo Palestinese” viveva allora in Trans-Giordania, oggi Giordania che sin dal 1922, grazie alla rinuncia della parte ebraica, aveva ottenuto una Nazione.

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Gli arabi, l’ONU e come conseguenza più di recente anche la Corte di Giustizia Internazionale (CGI), hanno ripetutamente affermato che i “palestinesi” siano un popolo nativo al punto che quasi tutti oggi lo danno per scontato.

Nella realtà il concetto di un “popolo palestinese” senza uno Stato è frutto di una PROPAGANDA recente, iniziata nella seconda metà degli anni ’60 del secolo scorso, come conseguenza della creazione dell’OLP – Organizzazione per la Liberazione della Palestina presieduta da Yasser Arafat. La parola Palestina tradizionalmente non fa neanche parte della lingua araba. A dimostrazione di questo, è possibile citare tra le altre cose, una relazione del Governo Britannico presentata al Consiglio della Società delle Nazioni a proposito dell’amministrazione della Palestina e della Trans-Giordania risalente all’anno 1938. In questa relazione è chiaramente scritto che la Palestina non è uno stato, ma è il nome di un’area geografica.

Facendo alcuni passi indietro nella storia si può verificare come “Palestina” (Phlistia) sia un nome coniato dai Romani attorno al 135 dC e, tratto dal nome del popolo dei Filistei. Il nome fu scelto per sostituire quello della Giudea e Samaria, come segno che la sovranità ebraica era stata annullata in seguito alla definitva sconfitta ebraica contro Roma (Le tre guerre giudaiche). Nel corso del tempo, il nome latino Philistia si modificò sino a raggiungere l’odierno in Palestina. Nei successivi 2000 anni la Palestina non è mai uno stata una Nazione indipendente appartenente a un qualche popolo, né mai apparve un popolo palestinese distinto dagli altri arabi durante i 1300 anni di egemonia musulmana in Palestina, sotto il governo arabo e ottomano, che non era locale ma turco. Durante quel dominio, gli Arabi nativi venivano considerati parte della Grande Siria come cittadini a lei soggetti (Suriyya al-Kubra).

Storicamente, prima che gli Arabi fabbricassero il concetto di “popolo palestinese” come fenomeno esclusivamente arabo e islamico il termine Palestinese si riferiva quasi esclusivamente agli Ebrei e alle istituzioni fondate dai nuovi immigranti Ebrei nella prima parte del ventesimo secolo, prima dell’indipendenza dello stato. Ciò è confermato da tutti i documenti ufficiali dell’epoca del Mandato Britannico, che distinguono tra Ebrei e Arabi residenti in Palestina, e non tra Ebrei e Palestinesi.

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Prima della creazione dello Stato di Israele (1948) i “palestinesi” erano gli ebrei, come dimostra questa Enciclopedia degli anni ’40 del secolo scorso.

La bandiera palestinese è nella terza riga della pagina destra riportata con i colori tradizionali ebraici e la Stella di Davide al centro.

Alcuni esempi su quanto spiegato

– il Jerusalem Post, quotidiano fondato nel 1932, fino al 1948 fu chiamato The Palestine Post; – la nazionale palestinese di calcio che esordì nel 1934 in occasione della qualificazione ai Campionati; Mondiali di Calcio, era composta esclisivamente da ebrei. La divisa di questa squadra era bianco/blu con la “P” di Palestina sul cuore; – la Banca Leumi L’Israel, incorporata nel 1902, fino al 1948 si chiamava la Compagnia Anglo-Palestinese; – l’Agenzia Ebraica, un organo del movimento sionista impegnato nello stanziamento degli ebrei fino al 1929, inizialmente si chiamava Agenzia Ebraica per la Palestina; – l’attuale Orchestra Filarmonica di Israele, fondata nel 1936 da rifugiati ebrei tedeschi scampati dai nazisti, in origine era chiamata l’Orchestra Sinfonica Palestinese, composta da circa 70 Ebrei palestinesi’; – l’Appello Ebraico Unito (UJA) fu costituito nel 1939 come fusione dell’Appello Unito per la Palestina e l’organo per la raccolta di fondi del Comitato Unificato per la Distribuzione;

Fonte: Eli E. Hertz ” Questa è la mia terra – mandato per la Palestina” – aspetti legali dei diritti ebraici

Hitler e la Palestina

La paternità del concetto di “Palestina libera” è da attribuire ad Adolf Hitler (direttiva n. 30 per il Medio Oriente, 30 maggio 1941). Il legame con i fatti attuali è diretto in quanto in quegli anni il muftì di Gerusalemme era Amin Al-Husseini, alleato politico nonché amico personale di Hitlerfondatore della divisione SS Handschar riservata ai soli musulmani prozio di Yasser Arafat, il terrorista egiziano fondatore dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina). La casa di Amin Al-Husseini Gerusalemme era anche la sede del Partito Nazista e si trovava poco distante dalla Spianata del Tempio. Nell’immagine Amin Al-Husseini e Adolf Hitler

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Amin Al Husseini

Amin Al Husseini Gran Muftì di Gerusalemme (1895-1974).

Nel 1922 Amin Al-Husseini è imposto quale Gran Muftì di Gerusalemme dagli inglesi, durante il Mandato per la Palestina. Nel 1941 diventa leader del golpe filonazista nella Palestina mandataria, poi di conseguenza diventa esule prima a Berlino e poi a Roma.

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Arrestato per crimini di guerra nel 1948 evade dal campo di prigionia francese in cui è recluso e nello stesso anno diventa il leader spirituale arabo nella guerra arabo-israeliana.

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Il partito nazista

Il Partito Nazista in Medio Oriente esiste ININTERROTTAMENTE dal 1933, ha fatto parte delle coalizioni di governo nella Siria di Assad ed è esteso sia in Palestina che in Libano.

Nell’immagine SS Handschar

Logo del Partito Nazionalsocialista Siriano che riprende sia l’idea di svastica che i colori del Partito Nazista Tedesco (Partito NazionalsocialistaTedesco dei Lavoratori)

 

Nell’immagine: l’edizione in arabo del Mein Kampf stampata dall’OLP ai tempi di Arafat utilizzando anche i fondi europei per gli aiuti umanitari.

Lo spirito di Amalek, Habas non combatgte per una causa ma per odio

HAMAS è acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya (in arabo حركة المقاومة الاسلامية‎?, Movimento Islamico di Resistenza, ovvero حماس, «entusiasmo, zelo, spirito combattente»). In ebraico però la parola Hamas (חמס) significa violenza. Il nome è stato infatti scelto apposta per formare un gioco di parole. Venendo ai fatti più recenti HAMAS e i suoi simpatizzanti hanno massacrato a sangue freddo circa 1.400 civili israeliani, causando anche 2.500 feriti. Donne incinte a cui è stato aperto il ventre e il bambino è stato strangolato col suo stesso cordone ombelicale. L’80% delle donne uccise è stato violentato e alcuni bambini sono stati bruciati vivi

Fonte:  Amir Tsarfati Noto Opinionista Cristiano Israeliano

Si stima che più di 160 persone siano state catturate e deportati a Gaza come ostaggi. Un’anziana di 85 anni è stata fatta sfilare per le strade di Gaza come un trofeo, ignara della sua terribile situazione perché soffre di demenza e ora è senza farmaci. Questo è solo un esempio della disumanità dei terroristi di Hamas che hanno preso tra gli ostaggi anche bambini piccoli e perfino neonati, anziani e persone fragili proprio come fecero gli Amalechiti quando l’antico Israele fuggì dall’Egitto. Vediamo quello stesso odio spirituale verso Israele, lo spirito Amalek, alzare ancora una volta la sua brutta testa ai nostri giorni. Oggi gli ebrei di Israele non stanno solo combattendo contro carne e sangue, ma contro dei demoni.

“Ricorda quello che ti ha fatto Amalek mentre uscivi dall’Egitto, come ti ha assalito lungo la strada, quando eri debole e stanco, e ha tagliato la coda a quelli che restavano dietro di te, e non ha temuto Dio .” (Deuteronomio 25:17-18)”

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Porto alla vostra attenzione le parole di Zuhayr Muhsin, guerrigliero palestinese, membro dell’ OLP.

Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno Stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l’unità arabacontro lo Stato d’Israele. In realtà oggi non c’è differenza tra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poiché gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l’esistenza di un distinto “popolo palestinese” da opporre al sionismo. Per ragioni strategiche la Giordania, che è uno stato sovrano con confini ben definiti, non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz’altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania”. 

(Le parole in grassetto sono aggiunte dall’autore di questo articolo)

Zuhayr Muhsin (1936 – 1979)

Fonte:https://it.wikiquote.org/wiki/Zuhayr_Muhsin

La signora in foto è “palestinese”. Questo è ciò che loro fanno per tradizione ai loro figli.

 

Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi farete tatuaggi addosso. Io sono il SIGNORE”. (Levitico 19:28)

L’attuale cosiddetto conflitto ISRAELO-PALESTINESE è stato creato da quei palestinesi che fin da piccoli sono stati incitati all’odio dai loro stessi genitori.

Il 26 settembre 2021, la Redazione di shalom.it pubblica questo articolo:

https://www.shalom.it/blog/news/palestinesi-sventolano-bandiera-nazista-vicino-a-hebron-b1102061

affermando che “manifestanti palestinesi” sventolano la bandiera nazista.

Diritto divino

Io sono l’uomo vivo gaetano costantino antonio-rotondo, custode e presidente del Comitato Liberi Pensatori, in qualità di autore di questo articolo, tengo a precisare di essere un SOGGETTO AUTODETERMINATO e in conseguenza di questo fatto riporto alcune norme tratte dal “DIRITTO DIVINO”.

  • Estratti dal “Diritto Divino” secondo la tradizione giudaico-cristiana

– Io sono il SIGNORE che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti questo paese, perché tu lo possegga». (Genesi 15:7)

– Tu [riferito ad Israele] sei infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio e il Signore ti ha scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato, fra tutti i popoli che sono sulla terra. (Deuteronomio 14,2)

– “Poi Mosè chiamò Giosuè e, in presenza di tutto Israele, gli disse: ‘Sii forte e coraggioso, poiché tu entrerai con questo popolo nel paese che il Signore giurò ai loro padri di dar loro e tu glielo darai in possesso’” (Deuteronomio 31:7)

– Guardati dal fare alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, perché non diventino, in mezzo a te, una trappola. (Esodo 34.12)

– Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà. […] Ma se non cacciate dinanzi a voi gli abitanti del paese, quelli di loro che vi avrete lasciati saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi faranno tribolare nel paese che abiterete. Allora io tratterò voi come mi ero proposto di trattare loro. (Numeri 33:53,55)

– Così parla il Signore, DIO: «Questa è la frontiera del paese che voi spartirete come eredità fra le dodici tribù d’Israele. Giuseppe ne avrà due parti. Voi avrete ciascuno, tanto l’uno quanto l’altro, una parte di questo paese, che io giurai di dare ai vostri padri. Questo paese vi toccherà quindi in eredità. Queste saranno le frontiere del paese. Dalla parte di settentrione: partendo dal mar Grande, in direzione di Chetlon, venendo verso Sedad; Camat, Berota, Sibraim, che è tra la frontiera di Damasco e la frontiera di Camat; Aser-Atticon, che è sulla frontiera del Cavran. Così la frontiera sarà dal mare fino ad Asar-Enon, frontiera di Damasco, avendo a settentrione il paese settentrionale e la frontiera di Camat. Questa è la parte settentrionale. Dalla parte orientale: partendo fra il Cavran e Damasco, poi fra Galaad e il paese d’Israele, verso il Giordano, misurerete dalla frontiera settentrionale fino al mare orientale. Questa è la parte orientale. La parte meridionale si dirigerà verso mezzogiorno, da Tamar fino alle acque di Meribot di Cades, fino al torrente che va nel mar Grande. Questa è la parte meridionale, verso mezzogiorno. La parte occidentale sarà il mar Grande, da quest’ultima frontiera, sino di fronte all’entrata di Camat. Questa è la parte occidentale. (Ezechiele 47:13-20)

Diritto divino secondo il Corano

 O mio popolo [riferito agli ebrei guidati da Mosè], entra nella Terra Santa che Dio ti ha destinato”. (Corano 5:21)

 O mio popolo, entrate nella Terra Santa che Allah vi ha destinata e non volgete le spalle: vi ritrovereste perdenti. (Corano 5:21)

 E in seguito abbiamo detto ai figli d’Israele: dimorate al sicuro nella Terra Promessa (Corano 17:104)

– E in seguito abbiamo detto ai figli di Israele: disperdevi e vivete in tutto il mondo. E quando la fine del mondo sarà vicina, vi riuniremo di nuovo nella Terra Promessa. (Corano 17:104).

NOTA DELL’AUTORE: sono consapevole di avervi messo di fronte a una scelta riportando fatti storici documentati. Negarli è appunto “NEGAZIONISMO”. ISRAELE è una Nazione e come tutte le Nazioni fa sia cose buone che cattive, di conseguenza in questo articolo non ho inteso difenderla ma analizzarne l’attuale situazione mettendovi con coscienza in guardia dall’attuale propaganda. HAMAS a differenza di Israele non è una Nazione ma una organizzazione terroristica d’ispirazione islamico-nazista che attacca gli ebrei in quanto ebrei per motivi teologici. Israele non attacca i mussulmani in quanto mussulmani.

Contributi e ringraziamenti: ringraziamo per la collaborazione il fotografo del Comitato Liberi Pensatori per le preziose informazioni e per il materiale fornito

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