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Con la spiacevole avventura del  Coronavirus L’ Unione Europea ha ormai mostrato i propri limiti ed i paesi dell’ Euronord lasciano intravedere “le zanne” che digrignano con forza verso le richieste di aiuto da parte dei paesi membri del blocco Eurosud.

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Uno dei più grandi limiti dell’ UE è il fatto di non essere uno stato federale ma una mal creata accozzaglia di paesi accomunati solamente dall’essere componenti di una sola nazione, con animi e culture totalmente differenti come differenti sono la storia e la cultura dei singoli paesi UE. Un fatto davvero scandaloso è che oggi dopo circa un ventennio nell’ Unione Europea non si riesca ancora ad andare d’accordo e non si possa essere aiutati dal meccanismo Europa, un meccanismo nato davvero male, incompleto,che si presta alla disgregazione più che alla coesione fra i paesi membri. Quando fu creata la UE esistevano giù stati federali che possiamo dire funzionano. Uno fra tutti gli USA che dopo tanti anni resta uno dei primi stati democratici federali al mondo. Ricordo che quando lo stato della California fu in processo quasi fallimentare, il Governo federale degli USA la salvò senza discutere tanto se fosse un paese cicala o un paese formica, la California fu ed è tutt’ora uno stato degli Stati Uniti d’America pertanto questa crisi venne superata, certamente

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con qualche sforzo ma venne superata tanto che la California oggi è sempre lì, e resta uno degli stati più ricchi degli USA. Diversamente accade in UE dove da quanto ho capito non è uno stato federale ma una sorta di organizzazione internazionale sempre più lontana dal modello confederale di puro accordo tra Stati per un obiettivo comune come ad esempio lo sono gli USA e sempre più vicina ad un sistema permanente di rapporti diretti verso i cittadini (ed anche qui ci sarebbe da velutare). Probabilmente la UE non potrà mai essere o meglio divenire uno stato federale dato che a mia opinione mancano la mentalità e le motivazioni per poterlo fare. La UE fu costituita in modo a mia opinione errato pertanto in questo caso “o ci stai oppure no” ( e la Brexit è il simbolo del “baco” del sistema UE). Abbiamo scritto questo prologo per il fatto che desidereremmo esporre quanto riportato sul media AdnKronos in merito alla battaglia fra l’asse olandese-tedesco ed i paesi del sud UE i più colpiti dalla pandemia, stati sui quali ogni giorno che passa si addensano le nubi nere di una potenziale crisi economica dovuta dalla chiusura della attività per il virus. Rens Bod professore dell’Università di Amsterdam

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nelle materie umanistiche ed informatiche esprime la propria opinione sul fatto che l’Olanda da sempre ritenuta uno stato piuttosto tollerante oggi sia fra quelli più egoisti ed agguerriti nell’opporsi ad offrire aiuti se non di un certo tipo (a noi piuttosto sconveniente) ai paesi dell’ Eurosud. Stando al professore l’Olanda odierna si differenzia molto da quella di un tempo. Oggi nel paese dell’ Euronord la grande tolleranza tipicamente olandese apparterrebbe ormai alla storia. l’Olanda odierna sarebbe dominata da una cultura neo liberale improntata sull’Austerity. Il fatto è che i “cattivi” ormai non si fermerebbero solamente all’Olanda ma l’Euronord dei paesi egoisti sarebbe formato da un gruppo abbastanza grande come appunto l’Olanda, la Germania, la Finlandia, i Paesi Baltici. L’Olanda fra l’altro dice Bod nel corso degli anni avrebbe lottato parecchio con cospicui tagli in vari settori (fra cui la sanità) per ridurre il proprio debito pubblico e ci sarebbe riuscita. Questo particolare oggi farebbe sentire forte la nazione olandese accusata di dimostrare di conseguenza poca empatia verso i paesi dell’ Eurosud capeggiati dall’Italia. Molti oggi sono le nazioni che non si rendono conto di come l’Olanda sia effettivamente cambiata e fra questi la UK, l’Italia, la Germania. Con la comparsa del virus oggi l’Olanda si trova nella necessità di pensare per il prossimo futuro di tornare ad avere una sanità fortequindi nella necessità di modificare un po’ il proprio equilibrio, tuttavia il fatto di essere tornata a posto con il fattore del debito pubblico avrebbe fatto in modo che il Governo Olandese si senta forte e quindi si opponga con tutta la propria forza ai paesi dell’ Eurosud. Questo modo di pensare a mia opinione inasprirebbe le differenze sempre più marcate fra i due blocchi appartenenti alla UE. Sempre a mia opinione passata la pandemia gli italiani necessiterebbero di una profonda riflessione, di chiedersi se valga davvero la pena restare ancorati ad una Ue come questa oppure se varrebbe la pena di trattare con un’ eventuale blocco consenziente alternativo extra UE quindi cercare di pensare di cambiar bandiera, divenendo per forza di cose l’ago della bilancia per un nuovo asset economico e politico? Certo essere soli sarebbe la scelta migliore tuttavia l’autonomia oggi potrebbe essere un punto a sfavore per una nazione come la nostra, una nazione indebolita economicamente da anni di Austerity proiettata in un mondo sempre più globalizzato quindi sempre più esposto agli imprevisti che la globalizzazione inevitabilmente produce. L’Italia non è la Svizzera, quindi poter pensare di appartenere ad un blocco di potere alternativo per noi potrebbe essere forse una delle poche strade che le resterebbero da percorrere, sempre che si desideri tornare ad essere competitivi economicamente e tornare ad avere la libertà di movimento che con la UE abbiamo perduto da parecchio tempo.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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