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Pensate che da quest’anno sia iniziato il periodo dei virus? Oggi in un momento nel quale la pandemia da Covid sembrerebbe allentare la stretta delle proprie mascelle, dal morso infierito ai danni della popolazione terrestre, i cittadini avrebbero la necessità di poter leggere buone notizie, news confortanti, news di speranza, di incitamento a tornare sui propri passi ed ad andare avanti. Purtroppo non è così, dato che una seconda notizia non proprio confortante inizia a farsi strada nei vari quotidiani. Il prossimo rischio, dice la notizia apparsa oggi fra le “ANSA” ma non solo, anche su alcuni media nazionali come ad esempio “Il Giornale”, il prossimo rischio ripeto, potrebbe essere l’ arrivo di una nuova forma virale, guarda caso sempre proveniente dalla Cina. Già il mondo della medicina sarebbe in allerta

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data la preoccupazione di alcuni uomini di scienza che temerebbero appunto una nuova emergenza sanitaria, che potrebbe arrivare ancora una volta dall’ oriente durante il duro periodo della pandemia da Coronavirus. Un nuovo rischio per il mondo intero quindi? Direi che potrebbe essere, da quanto riportato su “Il Giornale”. A quanto sembra un team di ricercatori avrebbe portato alla luce un nuovo virus influenzale che potrebbe presentarsi coma una nuova pandemia. La nuova forma virale per il momento sarebbe capace di diffondersi fra i suini ma come tutti ormai sappiamo, un virus ha in genere la capacità di modificarsi e quindi in un prossimo futuro, la forma influenzale potrebbe essere in grado di diffondersi anche da uomo a uomo, portando forse ad una seconda catastrofe economica e sociale sul genere della pandemia appena superata. Quando il mondo inizia a “leccarsi le ferite” in questo caso incalza un secondo possibile futuro problema sempre in merito ai virus. Lo studio mirato a questo nuovo virus potenzialmente in grado di potersi adattare all’uomo sarebbe stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Il questo caso lo studio prenderebbe in considerazione un virus suino chiamato G4. Il G4 sarebbe l’unione di un ceppo virale riscontrato in volatili asiatici ed europei, l’ H1N1, una forma virale che sarebbe stata in grado di produrre una pandemia nel 2009 (detta anche influenza suina) e un virus H1N1 del nord America che recherebbe i geni dell’influenza aviaria, suina ed umana. Per riassumere potrebbe essere in vista una nuova forma influenzale chiamata dagli addetti ai lavori G4 EA H1N, una forma virale che comunque momentaneamente non avrebbe dato ancora problemi alla specie umana considerato il fatto che per il momento sembrerebbe ancora incapace di diffondersi fra gli uomini. Comunque sia non è confortante il fatto che la nuova forma virale possa attaccare i suini un animale che spesso è a contatto con l’uomo, un animale per cui esistono in Cina parecchi allevamenti. La sorveglianza sierologica stando a quanto riportato sul “Il Giornale” avrebbe dato dimostrazione che fra lavoratori cinesi nel campo degli allevamenti suini il 10,4% (ovvero 35 persone su 338) sarebbero risultate positive al nuovo virus. Fra i giovani compresi

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fra i 18 ed i 35 anni il tassi di siero positività sarebbe stato addirittura del 20% (9 su 44 per intenderci). Questo indicatore avrebbe portato i ricercatori a pensare che il nuovo virus abbia acquisito maggiore infettività nell’ uomo. In pratica secondo quanto si sarebbe potuto comprendere da questi dati la forma virale avrebbe già fatto il famoso salto di specie e quindi, si pensa che in un prossimo futuro possa aggredire anche gli esseri umani diffondendosi da uomo a uomo. Il fatto che il virus sia riuscito ad infettare i suini non è certo una buona notizia anche per il fatto che questi animali sarebbero ospiti intermedi (si legge nello studio) per la generazione della forma virale che potrebbe trasformarsi anche in questo caso in una pandemia. Il pericolo verrebbe dal G4 presente nei geni della pandemia H1N1 che vide i natali nel 2009. Questo fattore potrebbe portare il rischio per l’uomo nel contrarre il virus. Proprio per questa ragione gli scienziati starebbero tenendo monitorato l’avanzare della forma virale nei suini e le sue mutazioni in modo da poter eventualmente prevenire la comparsa di una possibile e prossima forma influenzale pandemica. La maggior preoccupazione riguardo al nuovo virus starebbe appunto nella variante G4 spiega il biologo Edward Holmes dato che il nucleo di questa variante sarebbe un virus dell’influenza aviaria ed in questo caso l’uomo non sarebbe in possesso dell’immunità. Questo sarebbe il motivo principale per cui la nuova forma virale debba necessariamente essere presa in seria considerazione e monitorata in continuazione. In genere non è frequente che i virus suini possano trasmettersi all’ uomo tuttavia

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dall’ animale talvolta potrebbero passare all’ uomo anche se in questo caso le probabilità (sostiene la biologa Martha Nelson) sono basse ed in questo caso tiriamo un “sospiro di sollievo”. La biologa sosterrebbe il fatto che sarebbe opportuno anticipare l’eventuale pandemia iniziando a studiare un possibile vaccino per il contrasto del G4 da poter utilizzare sia sugli esseri umani quanto sui suini. Tuttavia la ricerca per un vaccino in grado di contrastare un’ipotetica prossima pandemia avrebbe la necessità di finanziamenti. La buona notizia è che per il momento non si correrebbe alcun rischio imminente in merito ad una nuova rischio pandemico, anche se il mondo un domani potrebbe ritrovarsi alle prese con un nuovo virus, e quindi essere costretto a difendersi ancora una volta; dopotutto al momento nessuno può prevedere esattamente gli sviluppi della forma virale e neppure prevedere se e quando la pandemia potrebbe scoppiare.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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