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Nei mitici anni 80 mi venne offerta l’ occasione di vederla esposta ad una fiera, mi stupì davvero tanto con quella carrozzeria argento, realizzata in acciaio inox non verniciato e le mitiche portiere ad ali di gabbiano. Una carrozzeria interamente in acciaio inox era impensabile a quei tempi. Ricordo che all’epoca la DeLorean DMC-12 era considerata una delle automobili più innovative del momento e forse perché no, “l’automobile del futuro” anzi di “Ritorno al futuro”.

La breve storia di un’ autovettura mitica: DMC-12 DeLorean

Considerato il momento, ci sentirete parlare spesso di gare automobilistiche. Un discorso dedicato al settore delle autovetture storiche, in occasione della prossima “Coppa delle Alpi by 1000Miglia” ma anche alla vicina data della “1000Miglia” 2022. Per passione e per l’importanza di queste gare automobilistiche, spesso ci sentirete parlare anche di vetture particolari, un po’ per la rarità dei modelli ma anche per l’importanza di queste vetture, che hanno fatto la storia nel campo dell’ automotive, divenendo talvolta prestigiose icone dei tempi passati e status symbol dei tempi presenti. Spesso gli anni che hanno visto la nascita di alcuni veicoli sono stati protagonisti di un vero e proprio “ritorno al futuro”. Hollywood considerò le caratteristiche futuristiche della DMC-12 tanto che la vettura fu portata alla ribalta dal celebre film di “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis. DeLorean, una vettura proiettata diversi anni nel futuro, ma in particolar modo si trattò di un’ automobile sportiva scaturita dalla genialità visionaria del proprio creatore americano John DeLorean . Questa particolare coupè  utilizzata per il film di successo “ritorno al futuro”, grazie alle proprie caratteristiche incredibilmente futuristiche sia per quanto riguarda la linea, che i materiali che la compongono, ma anche la componentistica, purtroppo non ebbe vita facile, anzi, fu un sogno, che come tutti i bei sogni, svanì in poco tempo.

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Tuttavia anche in Italia recentemente ho visto delle DeLorean sfrecciare sulle nostre strade. So per certo che nella nostra provincia esistono un certo numero di appassionati di queste autovetture. Le avventure di questo brand futuristico non sono terminate. Il 2022 porterà fortuna a DeLorean in quanto la nuova azienda DeLorean Motor Company guidata dall’ ingegnere inglese Stephen Wynne che a fine anni 90 ha acquisito i diritti sul marchio di Detroit, ha realizzato un veicolo elettrico che si può tranquillamente definire l’ evoluzione della DMC-12. Con la DeLorean gli anni 80 divennero in campo automobilistico gli anni del futuro in campo automobilistico, tuttavia anche il 2022 diverrà l’anno del futuro che nel nostro caso sarà per forza di cose elettrico, dopotutto il mercato dell’ automotive procede rapidamente in quella direzione. La nuova DeLorean quindi sarà EVolved, l’erede della DMC-12. Molti brand del passato, anche gloriosi, che spesso non hanno resistito ai contraccolpi economici degli ultimi anni, sono stati acquisiti per poter essere utilizzati nel campo delle autovetture elettriche, sfruttando la gloria del vecchio brand. Lo stesso destino toccò la svedese SAAB, una vettura molto innovativa per certi aspetti economici dovette chiudere i battenti. Il marchio SAAB in seguito venne acquisito per poter essere utilizzato nel campo delle vetture elettriche. Questo lascia comprendere che il mercato dell’ “elettrico” non sia un progetto molto recente, anzi, credo che il cambio di sistema sia stato studiato parecchi anni or sono e questo mi lascia pensare che la mutazione di mercato dal tradizionale all’elettrico possa essere molto distante dal fattore “Green”. L’elettrico penso possa essere solamente una “leva economica”, per poter ravvivare mercati ormai “decotti” come lo sono i mercati dell’ automotive tradizionale. Comunque ora non è il momento di filosofeggiare sulle economie e sui mercati. La EVolved manterrà alcune peculiarità estetiche della propria antenata come le mitiche portiere ad ali di gabbiano ed il tipico disegno a V della mascherina. L’azienda che ora è divenuta texana non si è sbilanciata nella comunicazione dei dettagli, anzi, è stata piuttosto avara devo ammettere, limitandosi a svelare il nome e solamente alcune caratteristiche marginali della vettura. Quello che è importante sapere che il progetto vedrebbe la partecipazione italiana di Italdesign, l’ azienda che nel 2021 anticipò alcune immagini della EVolved, ma che ha anche annunciato una sinergia con la Williams Advanced Engineering in merito alla piattaforma per autovetture elettriche EVx. Torniamo tuttavia alla DeLorean originale, quella degli anni 80. La vettura dalla carrozzeria interamente in acciaio inox venne prodotta in circa 9000 esemplari. DeLorean, una vettura piena di italianità a voler guardare, dopotutto l’Italia è da sempre l’icona dei migliori designer nel settore automobilistico ed una delle nazioni chiave per la produzione delle più blasonate autovetture sportive. Il disegnatore delle linee avveniristiche della DMC-12, (forse non ne sarete al corrente) è Giorgetto Giugiaro il designer che impresse nella prima DeLorean nel 1981, le futuristiche linee che la caratterizzano. In genere si conosce a colpo d’occhio la DMC-12 per la stupenda linea ma le caratteristiche e le prestazioni della vettura non sono molto divulgate se non conosciute dagli amanti di questi particolari veicoli.

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La DMC fu una vettura tipicamente sportiva a trazione RWD (posteriore) dai consumi piuttosto in linea con questo segmento di veicoli, 11,2L/100Km ovvero intorno ai 8,2 Km ogni litro di benzina. Per quanto riguarda il potente motore della DMC-12, i tecnici scelsero un motore franco svedese PRV V6, sviluppato in sinergia da Peugeot, Renault e Volvo. Un motore longitudinale di derivazione Volvo B28F, innestato con il sistema di iniezione Bosch K-Jetronic e modificato per essere montato al contrario. Secondo quanto affermato dalla casa costruttrice, la DeLorean la DMC-12 avrebbe impiegato 8,8 secondi per arrivare da 0 a 60 mph (0-96,56 km/h), tuttavia gli addetti della rivista di settore Road & Track avrebbero cronometrato lo scatto da zero a 100 ed avrebbe rilevato 10,5 secondi. Dopotutto non esiste nessuno privo di piccoli difetti e neppure una vettura sportiva. Alcuni proprietari sostengono di passare da 0 a 100 in 8 secondi ma è impossibile utilizzare tale parametro per il fatto che le vetture potrebbero essere state elaborate per aumentarne la ripresa. Il particolare della ripresa lascerebbe un po’ l’amaro in bocca in quanto denoterebbe il fatto che la vettura non avrebbe avuto uno scatto eccezionale, tuttavia non per questo la DeLorean ne sarebbe uscita sminuita. Comunque sia alcuni confronti degli anni di gloria posizionerebbero la DMC -12 sesta in classifica fra le vetture sportive. La velocità massima della DMC-12 equipaggiata di motore 2849 cm3 a 12 valvole era di ben 209 KM/ora. Non male devo ammettere per una vettura degli anni 80 equipaggiata di motore V6 in grado di sviluppare una potenza massima di 132PS a 550 RPM con coppia massima di 207,0 Nm e cambio manuale a 5 marce. In quando al confort di guida ed alla tenuta di strada, il fulcro era il telaio. Proprio il telaio era studiato per svolgere un buon lavoro nel campo della tenuta in strada. La vettura era equipaggiata di ammortizzatori sia anteriori che posteriori, ed un sistema frenante a disco anteriore e posteriore. L’ abitacolo della fantasiosa coupè era in grado di ospitare due passeggeri.

John DeLorean

Nel 1975 un progettista davvero brillante della GM John DeLorean, decise di mettersi in proprio. In quell’anno fonda la DeLorean Motor Company. Lui ha un sogno, una visione, produrre un’auto sportiva estrema ad un prezzo abbordabile. Nascerà da questa mente eccezionale la DeLorean DMC-12. Fino agli anni 70 la carriera del geniale creatore era un successo unico. DeLorean progettò la trasmissione Ultramatic ed in seguito per GM rilanciò con successo la Pontiac, dando alla luce due modelli che sono passati alla storia come Pontiac GTO e la Firebird, mentre alla Chevrolet, sempre per GM, riuscì a quadruplicare i profitti in pochi anni. DeLorean, un genio fuori dagli schemi a voler guardare, dopotutto gli uomini di successo da sempre sono geniali visionari dalle grandi capacità creative ma talvolta pessimi amministratori. All’ epoca DeLorean sembrava fosse destinato alla scalata della GM, lo attendevano i vertici aziendali più alti, quasi un sogno a voler guardare. Nel 1972 venne nominato vicepresidente della sezione GM dei camion e delle auto. Forse la sete di libertà, forse la sete di avventura furono tanto forti da condurre DeLorean sulla strada dell’imprenditoria.

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Il 1976 fu l’anno di presentazione del prototipo della mitica vettura. Un’azienda di questo tipo tuttavia ha bisogno di essere finanziata, i costi sono alti nella produzione di autovetture.  I maggiori finanziamenti di circa  100 milioni di sterline, arrivarono dal governo inglese. L’imprenditore, per questo decise di produrre la vettura in Irlanda del Nord. La strategia fu geniale, usufruire dei finanziamenti contro la disoccupazione. l’impianto produttivo iniziò a lavorare nel 1978 nonostante la progettazione andasse a rilento per vari motivi fra cui i consumi della vettura data la crisi energetica di quegli anni. I costi sono tanti e le peripezie della vettura pure, per questo DeLorean decise di utilizzare una strategia di salvezza, chiedendo aiuto ad un genio della meccanica,  Chapman, Colin Chapman che in quegli anni era il maggior progettista britannico di F1, imprenditore di assoluto successo e fondatore del brand britannico Lotus. Chapman introduce molte innovazioni nella DMC come il telaio monoscocca ed altre innovazioni assolutamente impensabili prima. “Mr. Lotus” accettò la sfida ma poi si seppe, in cambio di una tangente di 10 milioni di dollari provenienti da Panama, denaro a quanto sembra sottratto ai fondi degli investitori. Il 1981 è l’anno dell’ esordio per la DMC-12 ma si rivelerà un fiasco. Nel 1981 su una previsione di vendita di 12 mila esemplari l’ azienda ne vendette solo la metà per varie ragioni, una sfortunata congiuntura economica ed il fatto che la vettura non si rivelerà secondo le aspettative ma in modo particolare troppo proiettata nel futuro. Il mercato non era forse ancora pronto per una vettura del genere. Le cose non si mettono bene per l’azienda che presto entra nel mirino dell’ FBI. Nel 1982 DeLorean viene arrestato per finanziamento di droga incastrato da un filmato nel quale contratta 100 kg di cocaina per un valore maggiore di 20 milioni di dollari. FOrse con quest’operazione avrebbe sperato di finanziarsi. In seguito sopraggiunge la bancarotta a complicare le cose. La fabbrica va in amministrazione controllata per poi essere chiusa definitivamente. Oggi il valore di una DMC-12 ha prezzi non certo bassi. Si può trovare qualche esemplare intorno dagli 80 mila euro in poi, un valore notevole per una vettura degli anni 80. Anche in questo caso chiude i battenti una fabbrica di automobili davvero particolari, un sogno che purtroppo è durato davvero poco.

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Andrea Missidenti
Author: Andrea Missidenti

Andrea Missidenti è un' autore Free Lance con incarico automobilismo storico e moderno, gare auto e sport, cameraman nelle nostre dirette.

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