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L’arte, non vi siete mai soffermati almeno un solo istante per capire quanto l’arte sia parte della vostra vita? Non vi siete mai soffermati a pensare che poco o tanto, noi italiani siamo sinergicamente intrisi di arte? L’arte la portiamo dentro, nell’anima che ci piaccia o no. Dopotutto chi avesse la fortuna di nascere e vivere in Italia, inconsapevolmente sarebbe dolcemente “costretto” a fare un percorso di vita artistico inconsapevole. Gli italiani vivono da sempre in un museo vivente, indipendentemente dalla città in cui vivano. Ogni volta che volti lo sguardo, ogni volta che entri in una città, ogni volta che ti avventuri in un vicolo, ecco che spunta l’opera d’arte.

Foto di Ron Porter da Pixabay

Le opere d’arte non sono solamente il David, il Colosseo ed altri altisonanti monumenti artistici dell’epoca passata. L’arte è tutto quanto ci sia in Italia a livello di costruzioni, quadri, dipinti, cultura, cucina, lessico locale e tanto altro. Noi a ben pensarci proprio per il fatto d’essere italiani passiamo una vita immersi nell’arte ma neppure ce ne accorgiamo e direi, neppure l’apprezziamo ma la diamo per scontata. E’ l’abitudine del ricco, spesso il denaro per lo straricco viene dato per scontato. Con l’arte per noi italiani è la medesima cosa. Al contrario i popoli che culturalmente posseggono poco o nulla, sono fieri della poca cultura che posseggono. Chi non conosce Caravaggio? Forse pochi in Italia non conoscono questo nome tuttavia Caravaggio non fu solamente un grandissimo pittore ma anche un filosofo di talento. Pochi conoscono questo risvolto di Caravaggio ma vale la pena di scoprirlo leggendo questo interessante libro. Tuttavia torniamo all’arte in Italia. Che in Italia, la nazione che possiede circa l’80 per cento delle opere d’arte presenti nel mondo l’arte venga poco apprezzata dal popolo italiano è un triste dato di fatto che conferma l’antico adagio quando recita:

                         “Chi ha pane non ha denti, chi ha denti non ha pane”.

Caravaggio prossimo mio: fenomenologia e pittura

Oltre ad essere un pittore supremo, Caravaggio fu anche un talentuoso filosofo, e gli strumenti teorici della Fenomenologia e dell’Esistenzialismo ne danno testimonianza. Questo libro indaga l’ontologia e il pensiero della soggettività contenuti nella pittura nera e ardente di Caravaggio. Il suo pensiero è denso, profondo e brillante, e può essere messo in relazione ai discorsi e alle teorie di Nietzsche, de Sade, Freud e Marx. Per la prima volta viene offerto un ritratto a tutto tondo dell’opera e del corpo-pensante del filosofo Caravaggio, che fa della sua tela un testo in cui riversare un’autentica riflessione contemporanea sull’essere e sulla soggettività.

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Per coloro che fossero innamorati dell’arte e delle proprie sfaccettature, il libro presentato oggi dalla Casa Editrice Cavinato Editore International scritto dallo scrittore Ivan Buttazzoni dal titolo “Caravaggio prossimo mio”, sarà certamente molto interessante. Siamo avvezzi ad accostare il grande pittore Caravaggio solamente alla pittura ma a quanto pare l’artista va oltre la pittura, come spesso accade ai veri maestri d’arte. Per coloro che desiderassero acquistare l’opera nella comoda versione E-book o nella più affascimnante versione cartacea, sarà possibile cliccare sull’ immagine logo della Cavinato Editore, (lato sx) o sul link soprariportato. Entrando nel portale della Casa Editrice potrete procedere all’acquisto.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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