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Oggi il mondo vive, per il fatto che in qualche modo viene prodotta l’energia per il fabbisogno energetico delle famiglie, delle aziende di servizi e di produzione. Nel nostro tempo sarebbe impensabile, impossibile, vivere privi di energia come  dall’altro canto è impossibile sfamare il fabbisogno energetico del mondo tramite l’energia verde, anzi, credo fermamente che l’energia verde sarà sempre prodotta in percentuale marginale. Un passo importante per il fabbisogno energetico a basso impatto sarà certamente la fusione nucleare a freddo ma quello è un altro discorso. Glissare rapidamente all’energia verde è una vera e propria missione impossibile che va oltre le parole ed i finti progetti. Le cause di un cambio repentino porterebbero certamente alla recessione economica, tuttavia non esiste una vera e propria volontà nel trasformare la produzione di energia “sporca” in energia “pulita”. Credetemi, se questa volontà esistesse, saremmo arrivati a mia opinione a superare il 50% nella produzione di energia green ma non è così. I motivi credo siano i seguenti: l’energia proveniente da fonti fotovoltaiche è una realtà solamente in presenza di sole, l’energia eolica è forse più sicura dato che il vento in certe zone, poco o tanto non manca. La notte quando non si produce energia dal sole comunque la si consuma e pertanto per far fronte alla mancata produzione notturna sono necessarie le batterie da accumulo. Gli impianti di accumulo con la tecnologia odierna nella produzione di batterie, contengono componenti altamente inquinanti e a lungo andare si esauriscono. Riciclare le batterie esauste significa inquinare per rendere innoqui gli acidi e gli elementi dannosi che formano la batteria. Insomma una serie di motivi renderebbero piuttosto svantaggiosa l’energia “verde”. Credo sarebbe semplice se si volesse veramente trasformare l’Italia in produttrice di energia solare.

Foto di Markus Distelrath da Pixabay

Sarebbe sufficente obbligare e finanziare le zone industriali, i capannoni, i privati ad installare un certo numero di pannelli fotovoltaici per un certo numero minimo di KW e cedere la corrente alla rete. Nel frattempo incentivare l’eolico nelle zone ventose. A questo punto penso che l’energia “verde” inizierebbe ad acquisire un certo predominio anche se si scontrerebbe con il fattore batterie nel caso si desiderasse essere liberi dal sistema energetico. Come potete vedere le soluzioni ci sono, convenienti del tutto o meno (e comunque sono inquinanti) tuttavia basta volerle ed agire per averle. Questo ragionamento permette di capire che non esiste, ad oggi, una vera e propria volontà di cambiamento nell’approvvigionamento energetico. Troppi interessi girano ancora intorno al mondo del greggio. L’unico vero vantaggio nell’avere il fotovoltaico in ogni dove, (non installato nei campi per non incorrere nell’ impatto produttivo negativo del settore primario) sarebbe il fatto che non si dipenderebbe più da nessuno in fatto di acquisto di carburanti. Non si dipenderebbe più dalle fluttuazioni della speculazione borsistica, dei futures,e del guadagno, dai ricatti politici dei paesi produttori. Il sistema non vuole il cambiamento, lo fa solamente credere. Forse sarà una sensazione tuttavia penso proprio che cerchi di evitarlo. Che i cambiamenti climatici siano naturali e fuori controllo a causa dell’ uomo non sembrerebbe essere così, tutto completamente falso. La vera scienza sostiene i corsi e ricorsi della normale vita della Terra. Se poi per altri motivi si volesse colpevolizzare o far credere altre fantomatiche realtà, allora tutto sarebbe possibile. Quello che é vero é che siamo al centro di un esperimento climatico di geo ingegneria a scopi anche militari. Tramite la tecnologia il sistema riesce ad estremizzare il clima con aerosol di metalli pesanti alle alte quote ed una tecnologia a scopo militare. Questo col proposito di pilotare le scelte di mercato interessanti a coloro che fanno parte del sistema. Comunque lo si voglia vedere, al momento per produrre energia è necassario inquinare e su questo non ci “piove”. Forse un domani con l’antimateria o con la fusione nucleare a freddo le cose potrebbero cambiare ma per ora no. Alcuni parlano di Idrogeno. Per produrre l’idrogeno è necessaria l’acqua e quella c’è in abbondanza tuttavia l’Idrogeno si produce con l’elettrolisi e quindi è necessaria l’energia e per produla, è necessario ancora bruciare carburante. In questo caso se avessimo i motori ad idrogeno dovremmo bruciare carburante per produrre energia in modo da produrre Idrogeno e bruciarlo a propria volta. Non è assurdo? Tanto vale saltare un passaggio ed usare il motore termico o a scoppio e produrre l’energia necessaria briciando ancora carburante.

Foto di Peter Pruzina da Pixabay

Non ci avete pensato vero? Questo vi fa comprendere la “bufala” dell’energia verde. Per questo il sistema non ne sarebbe a mia opinione tanto entusiasta. L’unico metodo che si salva potrebbe essere l’eolico e parzialmente (tralasciando le batterie di accumulo) il fotovoltaico. Lo smaltimento dei pannelli esausti è una proiezione del problema che comunque si rivelerà dopo circa 20 0 30 anni di produzione. Dopo queste riflessioni, nelle prossime righe cercheremo di comprendere quali saranno gli incentivi per il fotovoltatico per il 2023. Il vero vantaggio del fotovoltaico è il fatto di non dipendere dall’energia il cui prezzo cresce o cala secondo la richiesta e secondo la speculazione finanziaria. (Introduzione di Goldfinger) 

Bonus Fotovoltaico: Tutte le Novità del 2023

Il Bonus Fotovoltaico sarà disponibile per tutto il 2023, dando la possibilità di approfittare delle detrazioni statali per installare un impianto a pannelli solari. Infatti, passare all’energia del sole non solo aiuta a ridurre le emissioni di CO2 ma assicura anche un risparmio significativo sulle bollette di luce e gas. Questa misura, incentiva l’acquisto del fotovoltaico e permette di ammortizzare la spesa iniziale di installazione dell’impianto grazie a un rimborso totale o parziale degli investimenti effettuati. Nello specifico, il Bonus Fotovoltaico è usufruibile solo se si rispettano determinati requisiti e scadenze e si riferisce alle seguenti misure:

1 Il bonus ristrutturazione

2 Il Superbonus

3 L’iva agevolata al 10%

Il Bonus Ristrutturazione

Il Superbonus e l’IVA agevolata al 10%.

Analizziamo nel dettaglio come avvalersi degli incentivi sopracitati e quali sono i requisiti per accedervi e le scadenze da rispettare.

Agevolazioni fotovoltaico: in cosa consistono?

La prima misura con cui si può ottenere un’agevolazione per il fotovoltaico è il Bonus ristrutturazioni. Questo Bonus consiste in una detrazione del 50% sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali e sulle singole unità immobiliari. L’importo detraibile può essere distribuito in rate di pari importo per la durata di 10 anni. Il massimale di spesa è di 96.000 € ed esso può comprendere la realizzazione dell’ impianto fotovoltaico. Invece, il Superbonus consiste nella detrazione fiscale del 90% per gli interventi di riqualificazione energetica dell’immobile e messa in sicurezza dal punto di vista sismico. Per ottenere l’incentivo per l’acquisto e installazione dei pannelli solari, è necessario che il fotovoltaico rientri tra gli interventi trainati obbligatori, certificando un salto di almeno due classi energetiche dell’immobile. Inoltre, per accedere al Superbonus i lavori devono riguardare l’intero immobile e, per abitazioni familiari, possono accedere solo famiglie con reddito fino a 15.000 Euro. Infine, per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici è prevista l’IVA agevolata con aliquota al 10% anziché al 22%. Questa è applicabile solo se l’impianto viene installato da una persona fisica su un immobile a uso abitativo.

In seguito, la tabella riassuntiva delle agevolazioni per il fotovoltaico con rispettive scadenze e requisiti:

Come richiedere il Bonus Fotovoltaico?

A seconda dell’agevolazione che si vuole richiedere cambiano le procedure e le condizioni.

Chi volesse appoggiarsi al Bonus Ristrutturazione, dovrà semplicemente effettuare la compilazione della dichiarazione dei redditi, indicando nel modello 730 i dati catastali identificativi dell’immobile. In alternativa, sarà possibile beneficiare della detrazione con cessione del credito o sconto in fattura. Per usufruire invece del Superbonus sarà necessario caricare la documentazione sulla piattaforma ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla chiusura dei lavori. Per poi procedere come per il Bonus Ristrutturazione, ovvero richiedendo l’incentivo tramite: dichiarazione dei redditi (entro i limiti di capienza annua), sconto in fattura o cessione del credito. Concludendo con la richiesta dell’ IVA agevolata al 10%, il proprietario o inquilino dell’abitazione deve presentare all’impresa che effettua i lavori di ristrutturazione un’autocertificazione con cui dichiara di godere di questo diritto.

Fonte: https://energia-luce.it/news/bonus-fotovoltaico-novita/

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