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Il vino italiano, uno dei migliori vini al mondo, forse il migliore ed il più apprezzato ed in perenne contesa con i vini dei cugini d’oltralpe. Uno dei maggiori handycap degli italiani? Non saper rendere i propri splendidi prodotti degli status symbol. Per far questo sarebbe necessario commercializzarli, pubblicizzandoli in un certo modo, investire sui servizi di divulgazione ma gli italiani sono  italiani, hanno tanti meriti ma talvolta anche gravi  lacune commerciali. I cugini d’oltralpe al contrario, oltre ad avere comunque dei prodotti validi e dei buoni vini, si sarebbero dimostrati molto abili nella seconda fase, la post produzione ovvero, nel caso del vino far divenire i propri prodotti dei veri e propri “status Symbol”. Avete mai notato un bollicine in un film di James bond o comunque in un film famoso? Io mai.

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Al contrario ho sempre visto lo Champagne. Il fatto è che i nostri vini non hanno nulla da invidiare ai vini francesi, anzi, forse sarebbero ancor migliori. Forse sarabbero in possesso di quella marcia in più che ai vini d’oltralpe manca. Con questo non voglio dire che lo Champagne non sia un ottimo vino, anzi mi piace assaggiare talvolta una buona coppa di Bollinger o Taittinger ma anche sperimentare qualche champagne meno commerciale. Tuttavia il “bollicine” devo dire essere un ottimo vino, forse con un fondo più rotondo dello Champagne. Il bollicine ritengo sia un vino che non ha nulla da invidiare agli champagne. Anche solo guardando al fatto che i vini italiani contengano meno solfiti il particolare la dice lunga sulla qualità dei nostri vini ma soprattutto sulla genuinità innegabile dei prodotti made in italy. Ultimamente l’ UE vorrebbe “castrare” la nostra alimentazione tipica, infangandola a mia opinione con stratagemmi degni di un demente, di un’ignorante. La battaglia della UE verso i nostri prodotti, considerati per i burocrati europei “malsani” mentre invece sono l’elisir di lunga vita non è una novità. La medesima strategia di questi personaggi a mia opinione indegni di legiferare, si abbatterebbe anche sui vini che vorrebbero vedere annacquati, demonizzando la percentuale alcoolica presente nel vino. Che queste regole europee siano puramente demenziali lo si può notare dal fatto che gli italiani sono il popolo più longevo d’Europa e questo particolare la dice lunga sulla nostra alimentazione, sul nostro vino e sul nostro stile di vita. Forse è l’invidia che rosica negli animi dei “barbari europei” della politica. Ricordo che quando l’Italia era “padrona assoluta del mondo allora conosciuto” (impero romano) il resto dei territori erano composti da orde barbariche organizzate ancora in tribù. Questo fattore la dice lunga in fatto di millenaria cultura italiana. A mia opinione il peggio è che gli italiani si sarebbero alleati con uno stato guidato da politici che dimostrerebbero uno spirito barbarico non da poco conto. Politici che loro volta si sarebbero evoluti indossando la giacca e la cravatta ma l’abito non fa ne il monaco e neppure il signore. Questi pseudo politici del nostro decadente periodo storico, oggi vorrebbero imporre regole barbariche insensate anzi, a mia opinione fuorvianti. Barbari o furbi?

Foto di Rémi Boussico da Pixabay

Non lo so, magari lo fanno per il tornaconto dei propri stati a scapito di altri o perchè tristi burattini di un nuovo ordine mondiale? Per terminare questa critica verso le politiche UE, da me non certo apprezzata, credo che ogni soggetto possa offrire quello che ha. Se non ha nulla di buono possa solamente offrire o imporre nulla di buono. Come precedentemente accennato l’Italia ha tanto insegnato al mondo ed ha ancora molto da insegnare, tuttavia possiede alcuni punti di debolezza. Non solamente la post produzione è un handycap tutto italiano. Un secondo handycap starebbe nell’atavica incapacità di scegliersi gli amici. Nei recenti anni 40 l’Italia scelse un amico che la portò alla rovina con la perdita del secondo conflitto mondiale. Oggi ha scelto la UE che la starebbe portando al declino. Gli innamoramenti dell’ Italia si sarebbero sempre rivelati innamoramenti verso la persona sbagliata. L’Italia è sempre l’Italia, un paese passionale pronto a gettarsi a capofitto sempre nel letto sbagliato, tuttavia essendo la nazione prediletta da Dio, sempre viene “presa per i capelli” e per fortuna salvata. Ora tuttavia torniamo a noi ed al fattore vini italiani. Nelle prossime righe capiremo dall’analisi proposta da Angelo Buoscio qual’è stata la top ten dei vini italiani più venduti nel mese di marzo 2023.

I 10 vini più venduti in Italia a Marzo 2023

Il mese di marzo 2023 ha visto un incremento delle vendite di vini italiani di qualità. Ecco la lista dei 10 vini più venduti in Italia, provenienti da diverse regioni e rappresentando la ricchezza enologica del nostro paese:

  1. Ferrari Perlè Trento DOC – Trentino Alto Adige: Questo rinomato spumante metodo classico proviene dalla regione Trentino Alto Adige ed è apprezzato per la sua eleganza e finezza.
  2. Ca’ Del Bosco Cuvée Prestige Franciacorta DOCG – Lombardia: Un altro spumante metodo classico di alta qualità, la Cuvée Prestige è un simbolo della produzione enologica della Franciacorta, in Lombardia.
  3. Ceretto Barolo Barolo DOCG – Piemonte: Il Ceretto Barolo è uno dei più prestigiosi vini rossi italiani, famoso per la sua struttura e longevità, proveniente dalla regione del Piemonte.
  4. Tenuta Dell’Ornellaia Ornellaia Bolgheri Superiore DOC – Toscana: Questo vino rosso toscano è un’icona della zona di Bolgheri e si distingue per la sua eleganza e complessità aromatica.
  5. Gaja Barbaresco Barbaresco DOCG – Piemonte: Un altro grande vino rosso piemontese, il Gaja Barbaresco è conosciuto per la sua raffinatezza e l’intensità dei suoi profumi.
  6. Foto di Arno Mitterbacher da Pixabay
  7. Livio Felluga Friulano Friuli Colli Orientali DOC – Friuli Venezia Giulia: Questo vino bianco friulano è apprezzato per la sua freschezza e versatilità negli abbinamenti gastronomici.
  8. Capichera Capichera Isola dei Nuraghi IGT – Sardegna: Un vino rosso sardo dal carattere distintivo, il Capichera è prodotto con uve autoctone e offre un’esperienza gustativa unica.
  9. Produttori Del Barbaresco Barbaresco Barbaresco DOCG – Piemonte: Questo Barbaresco è un esempio della grande tradizione vinicola piemontese, caratterizzato da una struttura elegante e profumi intensi.
  10. Tenuta San Guido Sassicaia Bolgheri DOC – Toscana: Il Sassicaia è uno dei vini più celebri della Toscana e del mondo, conosciuto per la sua struttura, complessità e longevità.
  11. Tommasi Valpolicella Valpolicella Superiore DOC – Veneto: Questo vino rosso veneto è amato per la sua morbidezza e versatilità, risultato dell’abilità dei produttori della zona di Valpolicella.

Questa è la classifica dei vini più venduti in Italia fatta da vino36.it

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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