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  ARTICOLO OFFERTO DA PIZZA D’ASPORTO GIORDANO MONTICHIARI BRESCIA

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In un macro stato di “decerebrati” in cui non si fa il bene comune ma solamente il vantaggio degli stati più “potenti economicamente” ecco arrivare puntualmente leggi consone al “cerebro” che ci si ritrova, ovvero per coloro che non fossero conoscitori profondi dell’idioma italiano, il cervello. Da un cervello possono nascere grandi idee ma da una zucca vuota state pur certi che di idee non ne nascono. Quando il denaro è dominante le idee vengono cestinate. Nei periodi invece nei quali l’umaniesimo ha un certo predominio, in questo caso le idee vengono considerate con il giusto peso, come pure la cultura. I periodi nei quali l’arte, la cultura, hanno dominato siamo stati spettatori di movimenti artistici ed umanistici che hanno creato le grandi civiltà e le grandi opere d’arte che possiamo ammirare ancor’oggi nel proprio splendore. Anche la cucina è una forma d’arte, l’arte di offrire benessere, salute, e dialogo. Già perchè mangiar bene, bere bene, ed in compagnia, stimola il dialogo. Tante brillanti idee sono nate con i “piedi sotto il tavolo” come pure gli affari più grandi sono stati decisi di fronte ad una tavola imbandita. Non è un caso se in epoca romana queste cose già accadevano e se ci sono state tramandate nei millenni. Ancor’oggi siamo una proiezione di questo grande impero. Sono mutate molte cose, evolvendosi, ma tante sono rimaste più o meno parzialmente invariate. La cucina e la dieta mediterranea si sono evolute sino ad oggi regalando benessere e lunga vita ai popoli che l’amano. Pensate possa essere un caso se l’Italia viene considerata uno dei pasi dalla popolazione più longeva d’Europa? Credete che le grandi civiltà siano nate al nord? In questo caso vi sbagliereste di grosso. Le grandi civiltà che contraddistinguono il sud dell’ Europa sono nate lì, in prossimità del mediterraneo, facilitate dal clima temperato. Oggi il nord vorrebbe forse la propria rivincita ma non ne possiede le basi se non il denaro. Signori si nasce…. diceva il principe della risata e non sbagliava. Il denaro è denaro, un semplice mezzo. Con in denaro si possono compare infiniti oggetti, anche molte persone, ma non sarà mai possibile comprare la cultura, l’arte e la tradizione. Queste prerogative non sono in vendita ma sono state donate agli interessati di certe zone del mondo ed a loro restano in dono.

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Un esempio dell’arte culinaria tipica della nostra nazione è la pizza. Una pietanza davvero semplice, povera se vogliamo ma altamente salutare, e ricca di italianità, cotta in forni a legna secondo la tradizione, e condita con pietanze per lo più mediterranee. La pizza, quella pietanza simbolo dell’Italia tradizionale,  tirata e cotta da mani sapienti. Una conoscenza che deriva da grande tradizione e cultura, quella tradizione e cultura che un certo mondo barbaro ed atavicamnte privo di tradizioni e cultura desidererebbe occultare, sostituendo il tutto con il denaro, pensando che esistano al mondo un’ infinità di allocchi disposti a cibarsi di insetti. Credo che con le nazioni mediterranee questi signori dell’ignoranza barbara e gretta abbiano fatto i conti senza l’oste. Penso che la tradizione italiana non morirà mai nonostante gli attacchi provenienti dall’esterno. Nonostante le necessità create per un’illusorio cambio climatico provocato per guidare le scelte economiche e politiche dei popoli, come il cibo “insettivoro” il popolo italiano inizierà sempre più ad apprezzare il proprio bagaglio culturale, sconfiggendo l’ignoranza di falsi miti e reali mitomani. Nelle prossime righe cercheremo di capire il mistero della pizza. Quali sono i motivi per i quali una pietanza semplice e gustosa come la pizza abbia subito ultimamente degli aumenti cospicui arrivando anche a toccare un + 30%? (Introduzione di Goldfinger).

Il mistero della pizza

Il Prezzo della Pizza è Salito 2.5 Volte più Velocemente dell’Inflazione: Quali sono le dinamiche che hannospinto al rialzo i prezzi della pizza Italiana con una cresciuta di ben 2.5 volte più velocemente dell’inflazione?

Una pizza margherita costa il 30% in più rispetto a un anno fa (Bloomberg).

Mentre l’inflazione in Italia è attualmente all’ 8.3% (Istat).

Perchè questo divario? Una possibile spiegazione si trova a 1000 km ad ovest di Napoli, in Spagna. Seguendo le ultime statistiche di Reuters, il paese produttore del 40% di olio nel mondo quest’anno ha sofferto una siccità senza precedenti. L’attuale clima troppo secco ha distrutto quasi la metà degli uliveti. In effetti devo ammettere di aver notato un aumento non di poco conto anche sull’ olio d’oliva italiano posizionato sugli scaffali del supermercato.

La previsione:

Gli esperti prevedono un crollo di quasi il 50% della produzione per il 2023, riducendo le scorte mondiali di olio d’oliva del 10%. In Italia, il prezzo dell’olio d’oliva è salito di oltre il 30%. Ma non è solo l’olio d’oliva ad alzare i prezzi delle nostre pizze. Alla base di una pizza ci sono diverse materie prime come: farina, pomodori, mozzarella e soprattutto energia. Ognuno dei quali appartiene ai due settori più colpiti dall’inflazione secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI): quello energetico e quello alimentare. Vediamoli nel dettaglio attraverso le analisi del famoso Pizza Margherita Index di Bloomberg.

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Pizza Margherita Index: cosa ci dice sull’Inflazione in Italia?

Il Pizza Margherita Index è l’indice elaborato da Bloomberg per monitorare gli effetti dell’inflazione sui consumi più basilari in Italia. Usando i dati dell’Istat e dell’Ismea (l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) tiene conto dei prezzi dei quattro ingredienti base per una pizza (farina, pomodori, mozzarella e olio d’oliva) e il consumo di elettricità necessario per cucinarla in un forno elettrico domestico. I prezzi di elettricità e gas in Italia sono stati soggetti a rincari e a una forte volatilità dovuti da due anni di pandemia e lo scoppio del conflitto Russo-Ucraino. Nonostante una decrescita nei primi tre mesi del 2023, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha avvertito un ritorno degli aumenti in bolletta con rispettivamente un +25% in bolletta luce e +15% in bolletta gas. Oltre ai costi per l’energia, l’olio d’oliva è aumentato del 43.7% a marzo 2023 rispetto allo stesso prezzo di marzo 2022, la mozzarella costa in media il 27% in più, seguita da farina (+22%) e pomodori (+10%) (Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti)).

Risultati economici

Il risultato: un maxi rialzo del 30% sul prezzo finale del nostro amato piatto nazionale fatto in casa. Infatti, se si considera il prezzo della pizza preconfezionata, Bloomberg ha registrato un aumento di solo il 9.9%. Questi dati ci dicono molto sul peso dell’inflazione sui carrelli spesa degli Italiani e non solo. Infatti, a prescindere dalla pizza si tratta di ingredienti che spesse volte (se non sempre) sono nella lista spesa di una famiglia italiana tipo.

Quanto Pesa l’Inflazione agli Italiani?

Purtroppo, secondo le analisi del World Economic Forum l’economia globale sta entrando in un periodo di inflazione permanentemente più elevata, alimentata da quattro forze: la deglobalizzazione, il cambiamento climatico, la spirale salari-prezzi e i mercati globali altamente liquidi (Chief Economists Outlook: Maggio 2023). I redditi meno abbienti sono quelli maggiormente colpiti da questo spropositato aumento del carovita. Stando a un’indagine di Altroconsumo, un italiano su tre si trova in una condizione economica difficile: ad Aprile 2022 il 31% delle persone intervistate ha dichiarato di non essere riuscito ad accumulare risparmi a fine mese. A dicembre, questa percentuale era salita al 41%. Per quanto riguarda l’acquisto di beni alimentari, il 20% delle persone ha dichiarato di comprarne meno: il 31% ha ridotto l’acquisto di carne e pesce, mentre il 16% ha diminuito il consumo di frutta e verdura. Chiaramente queste statistiche riflettono la preoccupante situazione economica che il nostro paese sta attraversando caratterizzata da estrema incertezza e una marcata avversione agli investimenti.

Fonte:https://energia-luce.it/news/prezzo-pizza-e-inflazione/

MESSAGGIO PROMOZIONALE:

La pizza sapientemente preparata da Pantaleone Giordano pur non essendo integrale (integrale su ruchiesta) è realizzata con farine innovative macinate alla maniera di un tempo. La farina utilizzata è ricca delle preziose fibre, quelle fibre necessarie per il benessere del consumatore. Una continua ricerca alla tradizione caratterizza questa pizzeria d’asporto. Gli alimenti utilizzati per la preparazione della pizza della pizzeria d’asporto “Giordano” sono della migliore qualità. Una pizzeria assolutamente contro tendenza che propone pizze di ottima qualità ed a prezzi davvero per tutti. Cenare con la pizza non deve essere un’impegno economico ma un piacere. Il piacere di un piatto nato “povero” ma assolutamente ricco e sano, ricco di sapore ma soprattutto di componenti salutari volti al benessere della persona. La pizzeria d’asporto Giordano offre pizze cotte solamente in forno a legna, per questo le pizze di questa pizzaria hanno un sapore antico e magico. Tenendo fede alla tradizione napoletana, Pantaleone Giordano è riuscito a creare un prodotto davvero eccezionale ed alla portata di tutti. Penso che se inizierete a gustare questa pizza, non potrete più farne a meno. Per prenotare una pizza alla pizzeria d’asporto Giordano di Montichiari sarà possibile farlo tramite il numero presente nella barra. sottostante.

TEL 030.9660052                                         GIORNO DI CHIUSURA MARTEDI

 

 

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Author: ospite ospite

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