Crisi energetica a Gaza: la Flotilla e il diritto alla luc
Visualizzazioni: 4

ARTICOLO OFFERTO DA CAMPEGGIO PILU ANFO BRESCIA

TEL 0365.809037                                         http://www.pilu.it

Che fine ha fatto la Flottilla che avrebbe dovuto portare nella martoriata Gaza non so quali soluzioni fra alimenti e medicinali? Nonostante non sia concorde con quello che sta accadendo oggi in quelle importantissime terre, da sempre martoriate dalla guerra e dall’integralismo religioso in nome di un Dio che son certo si vergognerà del fatto che il proprio nome, venga periodicamente associato all’odio, nelle terre nelle quali la spiritualità e gli interessi neri come il greggio collimano spesso in modo violento, vedo la Flottilla come l’ennesimo tentativo politico, messo in atto da una certa fazione politica italiana per creare difficoltà all’attuale esecutivo.

L’Italia oggi

Non che con questo desideri assolvere l’attuale Governo che francamente a mia opinione non brilla per efficienza e per potere decisionale (come francamente dovrebbe essere). L’attuale esecutivo almeno, come una barchetta a remi, cercherebbe di mantenersi a galla in un oceano in violentissima tempesta. A mia opinione l’occidente non è mai riuscito a scrollarsi di dosso il “vizio dell’ipocrisia” e questo ha portato appunto i nostri paesi ad essere, in politica internazionale, considerati talvolta poco affidabili. Ora tocca alla Flottilla, tuttavia questa è solamente una mia personale opinione ma seguendo un po’ gli accadimenti non sono riuscito a farmi un’opinione differente.

Crisi energetica a Gaza: la Flotilla e il diritto alla luc

Gaza senza energia

Comunque lo si voglia vedere, cosa starebbe accadendo alla Flottilla? Cosa starebbe accadendo a Gaza in fatto di energia, sapendo che proprio l’energia è quell’elemento in grado di far progredire gli stati e di permettere ai cittadini di poter vivere una vita migliore? All’energia sono collegati svariati e importantissimi servizi come gli ospedali che oggi, in un momento di guerra feroce dovrebbero essere in piena efficienza, garantendo almeno i diritti di base ai cittadini. Nelle prossime righe da un articolo della giornalista Teresa Monaco  riusciremo a comprendere meglio gli accadimenti di Gaza legati ai disagi per la mancanza di energia.

Crisi energetica a Gaza: la Flotilla e il diritto alla luce

La Striscia di Gaza affronta una delle peggiori crisi energetiche della sua storia recente, con interi quartieri che rimangono al buio per diverse ore al giorno. In questo contesto, la Freedom Flotilla aveva solcato il Mediterraneo con un messaggio di solidarietà e resistenza civile. La spedizione rappresentava una luce simbolica in un territorio costretto al buio da anni di blocco.

Energia tagliata, vite sospese: Gaza al limite della sopravvivenza

L’energia elettrica a Gaza continua a essere insufficiente per soddisfare le esigenze quotidiane. I blackout regolari lasciano ospedali, scuole e abitazioni senza corrente, con gravi conseguenze sui servizi essenziali.

Crisi energetica a Gaza: la Flotilla e il diritto alla luc

La mancanza di elettricità riguarda anche acqua potabile, refrigerazione dei farmaci e funzionamento dei generatori negli ospedali. La popolazione vive con poche ore di corrente al giorno, una situazione che mette in crisi la sopravvivenza e l’accesso ai servizi fondamentali.

La crisi elettrica ha impatti diretti su:

  • le pompe idriche,

  • gli impianti di desalinizzazione,

  • la conservazione di alimenti e farmaci

In contesti normali, la gestione dell’energia elettrica prevede un accesso continuo e regolamentato ai servizi essenziali, con strutture che garantiscono distribuzione e consumo equilibrati. In media, una famiglia italiana consuma circa 2.700 kWh di elettricità all’anno e 1.150 metri cubi di gas naturale, valori che permettono di coprire tutte le esigenze domestiche. Questi numeri aiutano a comprendere quanto sia critica la situazione a Gaza, dove tali standard di consumo sono impossibili da raggiungere.

La dimensione energetica del potere israeliano

Dietro a questa emergenza si nasconde un uso politico dell’energia come strumento di controllo. La dipendenza della Striscia da Israele rende Gaza vulnerabile, limitando la possibilità di sviluppo e autonomia.

Il controllo delle risorse impedisce a Gaza di ottenere autonomia energetica. Le dinamiche del potere energetico includono:

  • controllo delle infrastrutture,

  • limitazione dell’accesso all’energia,

  • uso politico dell’elettricità.

Per un confronto, nei Paesi senza restrizioni è possibile scegliere liberamente i fornitori di energia elettrica, mentre sono i distributori a occuparsi della gestione della rete e a garantire la fornitura continua di energia alle abitazioni.

La Flotilla e il diritto alla luce: energia come resistenza

La Global Sumud Flotilla aveva raggiunto le acque di Gaza con un carico di aiuti per Gaza. La Flotilla simboleggiava:

  • la resilienza dei civili,
  • la lotta per un diritto umano universale,
  • la ricerca di un futuro basato giustizia.

La Flotilla ricordava al mondo che la sostenibilità non è solo un tema ambientale, ma anche un diritto umano. L’energia non deve essere un’arma, ma un ponte verso dignità e autonomia, mentre Gaza continua a vivere una crisi energetica drammatica.

Fonte: papernest.it

TEL 0365.809037                                          http://www.pilu.it

Visualizzazioni: 4
ospite ospite
Author: ospite ospite

0 Condivisioni