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Se devo essere sincero sono davvero stanco di sentire parlare di CO2 decarbonizzazione e di altre follie. Tuttavia resta la mania del momento. Ci siamo già espressi in merito alla CO2, quindi non voglio ripetere in questo articolo quanto già detto. Non credo propri sia la CO2 a produrre disastri ambientali ma altre cose a cui è necessario adattarsi dato che contro la natura e contro gli equilibri spaziali l’umanità non può fare proprio nulla. Sarebbe arrivato il momento di iniziare ad essere umili e sentirsi impotenti di fronte a certe situazioni impossibili. Ciò che credo sia necessario utilizzare le scoperte scientifiche per produrre energia a basso costo ed a basso impatto. Natura o non natura, moti solari o meno, mantenere pulita la Terra resta un dovere. Questo non significa dover necessariamente credere agli allarmi inesistenti. Tenere la terra pulita significa essere coscienti di far parte di un’ecosistema perfetto che va mantenuto in perfetto equilibrio. E’ solo una regola di buon senso. Se esistessero altre forme di approvvigionamento energetico non inquinanti meglio usarle, se fosse possibile produrre energia a basso costo, meglio procedere.

Impianti geotermici privati

Penso che a tutti piacerebbe riscaldare la propria casa senza spendere denaro in costose bollette energetiche, oltrettutto il prezzo del gas è suscettibile alle problematiche geopolitiche. Esistono due tipologie di geotermia. In queste poche righe faremo un sunto della geotemia privata. Nelle prossime righe si parlerà di impianti geotemici di grandi dimensioni per la produzione di energia da smistare a propria volta. Per il momento in Italia ne esistono solamente un paio. Esistono tuttavia impianti privati che permettono di ridurre ad un quinto i costi di riscaldamento e raffrescamento e, se in sinergia con il fotovoltatico,  gli impianti geotermici, permettono nientemeno che di ridurre più o meno a zero la bolletta da riscaldamento.

La dinamica della geotermia

gli impianti geotermici sfruttano il concetto che la temperatura nel sottosuolo resta costante e si riscalda radualmente ogni metro si penetri nel sottosuolo. Ad esempio nel nostro territorio la temperatura del sottosuolo a livello dell’acqua sarà intorno ai 13/18 gradi. L’impianto geotermico pertanto riuscirà in pieno inverno (anche a temperature sotto zero) a sfruttare questa temperatura tipica costante delle falde acquifere del sottosuolo e tramite la pompa di calore a riscaldare le casa con pochissima energia. Riscaldando l’eccedenza per portare la temperatura da 18 a 22 gradi avendone già 18 alla fonte, si consumerà meno carburante che portando l’acqua da pochi gradi a 22. Il fotovoltaico annesso riuscirà a far funzionare gratuitamente le pompe di calore tramite energia solare. Per il raffrescamento estivo vale il medesimo concetto. Nelle prossime righe la giornalista Emma Martin spiegherà come produrre energia tramite il sistema geotermico.

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Energia Geotermica: é quella che produce meno CO2

Uno studio condotto dall’Università di Pisa ha rivelato la superiorità dell’energia geotermica nell’abbattimento delle emissioni di CO2, superando l’idroelettrico e il solare. La geotermia riduce fino a 1.17 tonnellate di CO2 per capita, seguita dall’idroelettrico e dal solare con 0.87 e 0.77 tonnellate rispettivamente. L’Italia è arretrata rispetto all’Europa nella produzione di energia geotermica, nonostante stia implementando alcuni importanti progetti di sviluppo.

Energia Geotermica: regina delle rinnovabili contro l’emissione di CO2

Nell’attuale panorama delle energie rinnovabili, la geotermia emerge come la soluzione più efficace nella lotta alle emissioni di anidride carbonica. Un recente studio dell’Università di Pisa, pubblicato sul prestigioso Journal of Cleaner Production, ha messo in evidenza la superiorità dell’energia geotermica rispetto ad altre fonti rinnovabili, come l’idroelettrico e il solare, nel contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2. Analizzando l’impatto di 10 terawattora di energia prodotta, i dati rivelano che la geotermia può ridurre fino a 1.17 tonnellate di CO2 per capita, seguita dall’idroelettrico e dal solare con 0.87 e 0.77 tonnellate rispettivamente.

Come si sta muovendo l’Italia nella produzione di Energia Geotermica?

Nonostante il potenziale geotermico dell’Italia sia tra i più elevati al mondo, il suo sfruttamento rimane marginalizzato. Con un fabbisogno elettrico annuo di circa 317 TWh, l’Italia produce soltanto 6 TWh da fonti geotermiche. Questa limitata penetrazione del geotermico nel mix energetico nazionale non rispecchia le reali potenzialità del sottosuolo italiano. Tuttavia, la transizione ecologica e i nuovi incentivi per la decarbonizzazione stanno lentamente rinnovando l’interesse verso questa energia pulita e sostenibile.

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Enel e Geotermia: i progetti del fornitore per aumentare la produzione di questo tipo di energia

Enel, colosso italiano dell’energia, sta ponendo un forte accento sullo sviluppo della geotermia con un piano d’investimento che prevede l’allocazione di 3 miliardi di euro e la costruzione di nuove centrali entro il 2030. Questi sforzi mirano ad aumentare la capacità installata e ad ammodernare gli impianti esistenti. Il rinnovo delle concessioni geotermiche per 15 anni è cruciale per rendere fattibili questi progetti, consentendo così un ampio dispiegamento di risorse verso un’energia totalmente rinnovabile e costantemente disponibile.

Produzione di Energia Geotermica in Europa

La geotermia riveste un ruolo chiave nella transizione energetica in Europa, contando 130 impianti già in funzione alla fine del 2019, e altri 160 in fase di sviluppo o progettazione. La crescita è guidata da nazioni come Germania, Francia, Islanda e Ungheria, ciascuna con una lunga tradizione nell’uso dell’energia geotermica e ora al centro di nuove iniziative per espandere ulteriormente la propria capacità. L’Islanda rimane il leader incontrastato, grazie alla sua posizione geografica favorevole, mentre la Germania ha recentemente annunciato piani ambiziosi per decuplicare la propria produzione geotermica entro il 2030. Anche la Francia si muove in questa direzione, con l’obiettivo di risparmiare 100 TWh di gas all’anno attraverso lo sviluppo geotermico, a dimostrazione di come questa tecnologia possa contribuire significativamente all’indipendenza energetica e alla riduzione delle emissioni. In questo contesto, l’Italia ha tutte le carte in regola per svolgere un ruolo di primo piano nello scenario geotermico europeo, sfruttando le proprie risorse naturali per una produzione energetica sostenibile e a basso impatto ambientale. Il futuro dell’energia geotermica in Italia e in Europa La geotermia rappresenta non solo una soluzione alla crisi climatica ma anche un’opportunità economica per il rilancio del settore energetico in Italia, in linea con gli

Obbiettivi di decarbonizzazione globale.

La crescente attenzione verso l’energia geotermica segna un punto di svolta nella strategia energetica europea, posizionandola come una componente cruciale nel progetto di decarbonizzazione della produzione energetica. Con il giusto mix di politiche di supporto, investimenti e innovazione tecnologica, la geotermia può effettivamente diventare una delle colonne portanti della transizione ecologica, garantendo energia pulita e affidabile per le generazioni future.

Fontehttps://www.tariffe-energia.it/news/energia-geotermica/

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