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Abbiamo già affrontato in precedenza la faccenda del MES spiegando anche i motivi del fatto che alla nostra nazione non serva per nulla pertanto sarebbe opportuno non sottoscriverlo, tuttavia data una news di cui si sarebbe occupato anche il quotidiano nazionale “Il Giornale” commenteremo le vedute di un esperto in economia Giulio Tremonti che in questo caso esprime la sua opinione sulla vicenda del il MES in relazione all’ Italia, un argomento a mia veduta di una gravità piuttosto forte che rischierebbe di provocare gravi ripercussioni sull’attuale esecutivo nazionale. Sentiremo e commenteremo pertanto quanto afferma Giulio Tremonti ex ministro dell’economia del Governo Berlusconi. Innanzitutto anche se ormai proprio in questo periodo tutti ne parlano ricordiamo che il MES altro non sarebbe che un fondo, una sorta di accantonamento che avrebbe lo scopo di venire in aiuto pecuniariamente agli stati dell’euro gruppo in difficoltà ma a patto che essi abbiano le carte in regola per così dire, fattore che l’Italia non possiederebbe e pertanto non potrebbe mai usufruire del fondo salva stati quindi per noi non risulterebbe conveniente pagare i più di cento miliardi previsti. Acquistereste una vettura ben sapendo che non potrete mai utilizzarla ma certamente la utilizzeranno altre persone? Io certamente no, lo stesso concetto spiegato in parole semplici sarebbe per il MES. La questione relativa al fondo salva stati starebbe per rivelarsi una vera e propria “patata bollente” per l’attuale esecutivo PD – 5 stelle, una vera “bomba a mano innescata” capace di esplodere nelle mani di colui che la tenesse stretta in pugno, una vera e propria “grana” capace anche di creare una crisi di Governo, in un esecutivo che a mia opinione è “tenuto in vita” artificialmente ma che proprio per la propria attuale fragilità non avrebbe sufficienti “scudi protettivi” per affrontare una questione a mia opinione già di partenza mal affrontata e che pertanto potrebbe portarlo sull’orlo del baratro riportando finalmente l’Italia a doverose elezioni. Sul MES il Governo PD – 5 Stelle si spacca letteralmente date le ultime voci di corridoio, mentre avanza sempre più l’ombra del pessimismo sull’ affare MES confermando a mia opinione le voci più disfattiste che avevano a suo tempo ventilato che l’attuale esecutivo fosse una sorta di “cavallo di Troia” della UE. Per quanto riguarda l’opinione di Giulio Tremonti che in fatto di economia ne sa qualcosa dato il passato incarico di Ministro proprio dell’ economia, salirebbe sulla barca dei contrari al MES senza pensarci due volte. L’ex incaricato all’ economia si sarebbe fatto un’idea sul MES molto chiara ma devo ammettere anche drammatica. Secondo l’ex Ministro l’attuale esecutivo dovrebbe rifiutare la proposta europea del MES e potrebbe essere ancora in tempo a farlo dato il prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles rimarcando un secco no alle assurde pretese continue della UE, stigmatizzando ai tedeschi ed ai francesi il fatto che l’Italia avrebbe finito di “porgere il collo alla loro catena che già da tempo la strozza”. Giulio Tremonti pertanto scarterebbe il MES confermando che esso sia frutto di una concatenazione di errori su errori. (Da Il Giornale): A destare sospetti è il capo del Mes, il tedesco Klaus Regling: “Mi ricorda quello che diceva Ciano di Ribbentrop: ha una forma del cranio che fa male all’Italia”. Detto questo sarebbe normale che l’ Italia dicesse NO al MES. (Il Giornale): “. Lo stesso Regling però recentemente avrebbe tentato di tranquillizzare il nostro Paese: “Non mi aspetto che l’Italia abbia bisogno di noi. Non ha mai perso l’accesso al mercato nemmeno al culmine della crisi”. “Non c’è un rischio immediato, il debito in rapporto al Pil è circa lo stesso di 8–10 anni fa. Il problema dell’Italia è la crescita bassa, ma questo già da prima dell’unione monetaria. Il problema è il denominatore nel rapporto debito/pil”. Comunque sia in un passato davvero recente l’ex Ministro dell’ Economia aveva attaccato l’attuale esecutivo mettendo in atto un commento ironico sul Presidente Conte affermando che in questo caso l’avvocato avrebbe patteggiato l’ergastolo per il cliente ed avrebbe di conseguenza suggerito che per il bene della nazione sarebbe stato opportuno non firmare il MES, sospendere tutto, discutere sul futuro della UE ricordando che l’ Europa Unita sarebbe dovuta essere per i propri cittadini una “casa comune” mentre invece al contrario con il passare del tempo si sarebbe trasformata in una sorta di banca comune. Ad opinione dell’ ex Ministro all’economia lo stop alla revisione non comporterebbe nulla. Per essere più esplicito parlando appunto della questione MES lo avrebbe definito una galleria di orrori fabbricata appositamente dall’ èlite dei tecnocrati europei oltre che da gente interessata. Stando sempre alle parole di Tremonti noi italiani avremmo già pagato abbastanza ed addirittura più di altri pertanto ora l’ accanimento sull’Italia dovrebbe finire. Certamente le parole di Giulio Tremonti non sono certamente “carezze” verso il sistema UE e devo dire che a mia modesta opinione l’Italia non avrebbe fatto un grande affare a prescindere ad entrare in un Euroclub come l’attuale. E vero che oggi potrebbe essere (come alcuni sostengono )alquanto difficile rimanere isolati in un mondo in cui qualcuno ci starebbe imponendo una certa globalizzazione, una sorta di “sistema mondo” molto discutibile che potrebbe portare in futuro a grandi vantaggi per qualcuno ma a netti svantaggi per parecchie nazioni per i propri cittadini, tuttavia penso che volendo vedere forse gli accordi di unione si sarebbero potuti tentare con altre potenti macro – nazioni, nel caso dell’Italia ad esempio si sarebbe potuto trattare in modo di far parte magari dell’ “ombrello Americano” o di un potente “blocco” alternativo, non per forza con la UE ben sapendo che il comportamento dei tedeschi e dei francesi sarebbe potuto rivelarsi molto diverso dal comportamento corretto che avrebbe dovuto essere stato per poter creare una UE equa e conveniente per tutti i paesi membri. Sempre a mia opinione posso dire che i soldi degli italiani (considerati da sempre i cinesi d’Europa) denari che garantirebbero nientemeno il miliardario debito pubblico della nazione, oggi farebbero gola ad alcuni stati dato che come affermò anni or sono se non erro sempre l’On. Giulio Tremonti, proprio per i suoi risparmi e risparmiatori, nonostante il debito pubblico, l’Italia può considerarsi uno dei paesi più floridi al mondo.

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Goldfinger
Author: Goldfinger

Goldfinger è un giornalista specializzato in misteri, opinioni politiche, religione, etica e società ha uno stile talvolta piuttosto controverso nelle opinioni, diciamo che in genere è “ fuori dal coro”, fuori dagli schemi tradizionali

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