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Introduzione di GM

Quando leggerete i nostri articoli son certo che molti di voi si troveranno concordi con le nostre opinioni, forse altri lo saranno meno. Forse alcuni diranno che noi critichiamo sempre tutto ma non è così. Come diceva una nota canzone scritta da un noto cantautore deceduto pochi anni fa, “sono un italiano… un italiano vero”. Siccome quantomeno io, che mi accingo a scrivere questo articolo sono un italiano vero, purosangue, preferisco prendere posizione da tutto quello che contribuisca a minare la tradizione e la cultura della mia nazione. A dire il vero mi piacerebbe capire quanti veri italiani oggi abitano l’Italia, credo davvero pochi. Colui che non sa difendere la propria madre, non è degno di lei, in questo caso a mia opinione è indegno di essere italiano. Nei nostri periodi stanno provando di tutto per verificare sino a che punto possa arrivare la pazienza del più grande popolo del mondo: l’Italia. Stanno cercando di annichilire le nostre tradizioni, di sostituirci etnicamente, stanno cercando di uccidere la nostra cultura, il nostro cibo, ed in nome di chi? Dei cambi climatici che stando a quanto sostengono grandi menti della scienza, non hanno nulla a che vedere con l’attività umana. Coloro che hanno il potere mediatico sono gli uomini più potenti al mondo diceva un certo post che ho visto girare per la rete.

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Gira e rigira scopro che la maggior parte dei mass media appartengono per la maggior parte alle famiglie Kazare che cercano di dominare il mondo a scapito delle nostre vite, cercando tramite i media asserviti, di manipolare la nostra mente ed eliminare il nostro senso critico. Ci stanno cercando di imporre il cibo formato da insetti trasformandoci da onnivori ad insettivori, ci stanno imponendo la carne sintetica perchè le mucche rumimano e producono flatulenze che a loro dire inquinano. E noi? Noi come gli allocchi crediamo a tali “scemenze” e lasciamo fare imperterriti, come se menti a mia opionione malate avessero ragione. La pasta: la pasta è per gli italiani uno dei cibi principali, come pure la famosa dieta mediterranea il cibo più salutare al mondo che, a giorni alterni diventa dannoso poi salutare, poi dannoso e via dicendo. Come spiega la giornalista Alice Colombo nelle prossime righe, la pasta italiana è uno di quegli alimenti che fa invidia al mondo. Non solo la pasta. Credo chel’invidia del mondo si ripercuota un po’ su tutta l’italianità e forse per questo, ci starebbero facendo patire le pene dellinferno. L’invidia ha un potere terribile. Non per nulla la nostra amata chiesa cattolica la colloca fra i peccati capitali o mortali, quelle debolezze in grado di minare la salvezza spirituale, ma toriano alla pasta. La pasta vanta oggi un buisness con ben 10 mila dipendanti su 120 aziende per un fatturato annuo di circa 5 miliardi di Euro. Anche la pasta oggi starebbe adoperandosi per una produzione tramite energia pulita. Dopotutto la tendenza è questa ma fino a quì niente di male. Mantenere il proprio pianeta pulito è un dovere e se possibile sarebbe meglio usare quanto la tecnologia offre in fatto di energia pulita. Quello che è deplorevole è il fatto che alcuni noti pastifici stiano ripiegando verso le farine di insetti. Nelle prossime righe la giornalista Alice Colombo ci spiegherà come il settore produttivo della pasta starebbe modificandosi in una filiera, che prevede un miglioramento dell’efficienza energetica ed energia pulita.

Il Settore della Pasta in Italia: Una Rivoluzione Verde

L’Italia, con una tradizione culinaria che fa invidia al mondo, sta mostrando che anche il settore della pasta, pilastro della dieta mediterranea e simbolo di cultura e tradizione, può evolvere verso la sostenibilità. Il settore, che genera un fatturato annuo superiore ai 5 miliardi di euro e impiega oltre 10.000 dipendenti distribuiti in 120 imprese, sta adottando misure concrete per ridurre l’impronta ambientale e migliorare l’efficienza energetica.

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Pasta e Sostenibilità: La Nuova Ricetta del Successo

La transizione verso pratiche più sostenibili nel settore della pasta non è solo una questione di responsabilità ambientale, ma diventa anche un fattore di competitività e innovazione. Tra le strategie adottate, spiccano:

Energie Rinnovabili: L’adozione di fonti energetiche rinnovabili sta diventando sempre più frequente, con aziende come Barilla che guidano il cammino attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici. Questi sistemi non solo contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 ma permettono anche un notevole risparmio sulle bollette gas e luce.

Efficienza Energetica: La riduzione del consumo energetico è ormai un obiettivo prioritario. Attraverso l’ottimizzazione dei processi produttivi e l’innovazione tecnologica, le aziende stanno diminuendo significativamente il proprio fabbisogno di energia, riducendo così le spese per la bolletta della luce e del gas.

Gestione Sostenibile delle Risorse: Il risparmio idrico e una gestione più efficiente dei rifiuti rappresentano altri importanti pilastri dell’impegno verso la sostenibilità. Iniziative volte a ottimizzare l’uso dell’acqua e a promuovere il riciclo contribuiscono a minimizzare l’impatto ambientale dell’intero settore.

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Pionieri della Sostenibilità: i Pastifici italiani più Green

Barilla si distingue non solo per il suo impegno nell’installazione di impianti fotovoltaici ma anche per aver investito oltre 10,9 milioni di euro in iniziative ambientali. Recentemente, l’azienda ha annunciato di aver ridotto l’utilizzo di plastica vergine del 25% grazie all’introduzione di materiali riciclati nel packaging dei propri prodotti. Inoltre, Barilla sta esplorando attivamente l’uso di bioplastiche e altri materiali compostabili per oltre il 30% delle sue linee di prodotto, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di packaging riciclabile, compostabile o riutilizzabile entro il 2025. Questi sforzi hanno portato per ora a diversi risultati:

Una riduzione del 32% delle emissioni di gas serra.

Un calo del 24% nei consumi idrici per tonnellata di prodotto finito rispetto al 2010.

Altre aziende come De Cecco e La Molisana stanno seguendo l’esempio, adottando misure simili per ridurre il consumo energetico e sfruttare le energie rinnovabili, dimostrando che l’industria della pasta può essere al tempo stesso tradizionale e all’avanguardia. De Cecco ha diminuito le sue emissioni di gas serra dell’11%, utilizzando oltre il 50% dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

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Tradizione e innovazione per la pasta del futuro

L’industria della pasta italiana sta dimostrando che è possibile conciliare produzione su larga scala e sostenibilità ambientale. L’impegno verso l’utilizzo di energie rinnovabili, la riduzione del consumo energetico e una gestione più attenta delle risorse naturali non solo beneficia l’ambiente ma rappresenta anche un modello di business innovativo e responsabile. Con queste iniziative, il settore della pasta conferma che innovazione e tradizione possono andare di pari passo verso la creazione di un futuro sostenibile per tutti.

Fonte: https://www.tariffe-energia.it/news/pasta-sostenibile/

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Author: ospite ospite

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