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Se Nikola Tesla fosse ancora in vita oggi trionferebbe. Probabilmente impazzirebbe dalla felicità nel vedere i propri progetti realizzati. Dopotutto il grande scienziato serbo americano, già nel secolo scorso aveva scoperto un’infinità di cose che iniziamo ad usare ai nostri tempi. Dopo più di un secolo dalla scoperta di Tesla, se ci pensate usiamo la WIFI assieme a tante altre innovazioni tecnologiche pensate dallo scienziato. Da una parte diciamo che Tesla sarebbe felice vedendo attuate le proprie grandi scoperte ma dall’altro canto credo che molto velocemente la felicità svanirebbe dopo qualche decimo di secondo. Tesla non era solamente uno scienziato geniale ma anche una persona dalle grandi doti altruistiche. Lui guardava alla scienza in modo particolare per il benessere di tutti i popoli della Terra tramite le proprie scoperte.

Energia gratuita per tutti.

Tesla capì che il mondo futuro sarebbe stato ingordo di energia. L’energia avrebbe potuto esserci in abbondanza e per tutti, ma soprattutto gratuitamente. In effetti stando alle scoperte dello scienziato l’energia elettrica sarebbe possibile prenderla dall’etere. In questo caso si tratterebbe di energia pulita ed infinita. Quando un certo JP Morgan, proprietario di una nota banca americana e finanziatore dei progetti di Tesla legati all’energia, udendo la parola “energia gratis per tutti”, inorridì e chiuse i “rubinetti” destinati ai finanziamenti dello scienziato che dovette capitolare a livello finanziario ed interrompere ogni esperimento.

Poteri forti

Quando parliamo di “poteri forti” che dominano sul nostro mondo attuale, non diciamo ne una bestialità complottistica e neppure una novità. Anche nel secolo scorso i poteri forti avevano radicato da tempo il “vizio” della speculazione fine a se stessa e dell’ingordigia a scapito del benessere dei popoli e del progresso (quello vero). La parola benessere gratuito farebbe “inorridire” i potentati che intravedrebbero il rischio di perdere il proprio potere ma torinamo alle nuove scoperte che verranno spiegate nelle prossime righe.

Foto di Gordon Johnson da Pixabay

Energia dallo spazio e 5G

Credo che l’energia dallo spazio possa essere un grande traguardo tuttavia come spesso accade per le scoperte tecnologiche e quoindi anche per l’energia dallo spazio, le microonde deputate al trasporto energetico potrebbero rivelarsi a posteriori un danno per eventuali serie ripercussioni sulla salute umana. Già il 5G sarebbe una tecnologia che potrebbe mettere a rischio la salute degli esseri animali e vegetali, uomo per primo. Si sappia che per poter coprire le zone con una capillare rete 5G sarebbe necessario tagliare le piante di grossa taglia anche quelle secolari. Il taglio delle piante sarebbe già avvenuto in varie località del mondo, Italia compresa. I vegetali assorbirebbero le onde elettromagnetiche a noi dannose. La natura è stata progettata in modo ottimale dal Creatore. Purtroppo la tecnologia militare, perchè di tecnologia militare si tratta, non prevede o non contempla il fatto che le piante siano basilari per la salute umana e per la trasformazione di Co2 in ossigeno, tuttavia si continua ad insistere sulla resilienza facendo credere impunemente che la Terra sia pericolosamente inquinata. Se così fosse realmente non si taglierebbero impunemente migliaia di piante di grossa taglia per installare il 5G. Semmai si integrerebbero le città con ulteriori piante. Balle, balle, balle su balle e molti di noi se le “bevono tutte”. Nelle prossime righe verrà spiegato il progetto di energia dallo spazio.

Energia solare dallo spazio alla Terra: il progetto MAPLE

Un rivoluzionario progetto dell’istituto Caltech promette di trasportare energia solare dallo spazio alla Terra, aprendo prospettive straordinarie per l’energia rinnovabile. Il prototipo del progetto Space Solar Power (SSPP), chiamato MAPLE, ha dimostrato con successo la trasmissione di energia wireless dallo spazio. Questo innovativo sistema, basato su trasmettitori a microonde, potrebbe generare un’energia otto volte superiore rispetto ai tradizionali pannelli solari terrestri. L’iniziativa potrebbe democratizzare l’accesso all’energia e portare benefici a regioni remote o colpite da conflitti o disastri.

Caltech rivoluziona l’energia solare con il progetto SSPP

Un team di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) ha sviluppato il rivoluzionario progetto Space Solar Power Project (SSPP) con l’obiettivo di trasportare energia solare dallo spazio alla Terra. Il prototipo del SSPP, chiamato MAPLE (Microwave Array for Power-transfer Low-orbit Experiment), è stato lanciato con successo in orbita dimostrando la trasmissione di energia wireless dallo spazio alla Terra. Il 3 marzo, MAPLE ha dimostrato in modo eclatante la possibilità di sfruttare una fornitura illimitata e costantemente disponibile di energia solare grazie ai trasmettitori di potenza a microonde flessibili e leggeri. L’iniziativa ha raggiunto importanti traguardi attraverso:

  • L’assemblaggio dei pannelli solari
  • La ricerca di celle solari efficienti
  • La trasmissione dell’energia solare tramite microonde.

Il lancio di successo del prototipo MAPLE a bordo di un Falcon 9 della SpaceX a gennaio ha segnato un passo significativo nel progetto Caltech Space Solar Power Project (SSPP), aprendo nuove prospettive per l’energia solare spaziale sulla Terra.

Foto di Glen Kelp da Pixabay

Pannelli solari spaziali: energia otto volte superiore grazie al Caltech

Grazie all’innovativa tecnologia sviluppata dal Caltech, i pannelli solari spaziali potrebbero generare un’energia otto volte superiore rispetto a quelli tradizionali sulla Terra. Questo sistema di trasferimento energetico wireless potrebbe anche democratizzare l’accesso all’energia, portando benefici alle regioni remote, colpite da conflitti o disastri. È grazie ad un recente esperimento condotto dal Naval Research Laboratory (NRL) degli Stati Uniti che si è dimostrata la possibilità di trasmettere energia wireless su una distanza di un chilometro, aprendo così nuove prospettive per un futuro alimentato interamente da energie rinnovabili.Tuttavia, il successo del progetto SSPD dipende dalla realizzazione di impianti di dimensioni considerevoli, in grado di garantire un flusso costante di trasmissione di energia solare. Questa sfida tecnologica e finanziaria richiede:

  • Costruzione di enormi impianti di ricezione a terra
  • Cattura delle microonde trasmesse dallo spazio.

Sebbene l’orbita geostazionaria sia considerata la posizione preferita per i pannelli solari in orbita, la sua grande distanza dalla Terra presenta sfide nella trasmissione energetica. Pertanto, sono state prese in considerazione alternative come:

  • Orbite più basse
  • Utilizzo di più impianti ridotti per garantire una trasmissione multipla verso la Terra.

MAPLE, parte del progetto Caltech Space Solar Power (SSPP) e uno dei tre esperimenti principali all’interno del prototipo spaziale SSPD-1, dimostra l’impegno e l’importanza del team del Caltech nel promuovere l’energia solare spaziale come una fonte sostenibile ed efficiente per il nostro pianeta. Attraverso le prove condotte, MAPLE ha dimostrato:

  • Capacità di trasmettere energia wireless nello spazio
  • Conversione dell’energia in elettricità a corrente continua (CC)
  • Successo nell’alimentare con successo una coppia di LED, dimostrando la fattibilità della trasmissione di energia wireless nello spazio.
Foto di LoganArt da Pixabay

Verso un futuro energetico sostenibile: il potenziale dell’energia solare

L’energia solare rappresenta attualmente meno del 4% della produzione globale di elettricità, nonostante il 13% dell’energia rinnovabile provenga dal sole. C’è quindi un ampio margine di crescita. Le fonti rinnovabili più utilizzate sono:

  • Energia idroelettrica

Queste fonti costituiscono ancora la maggior parte della produzione energetica sostenibile. Tuttavia, per affrontare la crisi climatica, è essenziale puntare al 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2029, ma attualmente solo il 14% dell’energia mondiale proviene da tali fonti. Perciò, sono necessari sforzi significativi per raggiungere questo ambizioso obiettivo.La produzione di energia solare sta crescendo rapidamente grazie all’incremento della consapevolezza ambientale e all’azione climatica. Questa forma di energia rinnovabile sfrutta la luce del sole per generare elettricità pulita, ma ci sono ancora sfide da affrontare.L’esperimento spaziale MAPLE ha dimostrato la sua robustezza nel sopravvivere e operare con successo nello spazio, superando le aspettative. Ha affrontato temperature estreme e l’esposizione alla radiazione solare, dimostrando la sua affidabilità e adattabilità. Il successo di MAPLE nel trasmettere energia verso la Terra apre nuove prospettive per l’energia solare spaziale come possibile fonte energetica per soddisfare le nostre necessità terrestri.Il progetto Caltech Space Solar Power ha dimostrato con successo la trasmissione di energia solare dallo spazio alla Terra. Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare l’energia rinnovabile e democratizzare l’accesso all’energia. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare. Quali ostacoli dovranno essere superati per implementare con successo questa tecnologia? Quali potrebbero essere gli impatti sul nostro ambiente e sulla società?

Fonte: Studio ProntoBolletta

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