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Come avrete compreso dalle nostre dirette di fine tappa, la 1000Miglia 2025 è stata una corsa davvero impegnativa ma in modo particolare molto combattuta. Sullo scenario del tracciato abbiamo visto in particolar modo combattere per la conquista del titolo 2025  tre equipaggi delle più grandi scuole di regolarità: Italia e Argentina. L’equipaggio italiano composto da pluri vincitore di molte entusiasmanti 1000Miglia il bresciano Andrea Vesco con il navigatore Fabio Salvinelli e dall’altro lato della “barricata” i campioni argentini Erejomovich e Gustavo Llanos che hanno insidiato non poco lo scettro al campione italiano attestandosi in seconda posizione e Tonconogy Ruffini che si sono aggiudicati il terzo podio. Per comprendere sia stata impegnativa per i vincitori questa quarantatreesima edizione della 1000Miglia abbiamo intervistato il campione dei campioni, Andrea Vesco arrivato alla sesta vittoria consecutiva della 1000Miglia su una Alfa Romeo 6C 1750 Sport del 1929.

Andrea: Cosa dici della tua sesta vittoria? Sei soddisfatto quest’anno? Hai avuto avversari temibili, sappiamo che ti diverti quando combatti contro grandi driver…

Esatto mi diverto tantissimo quando le corse sono combattute da grandi campioni. Quest’anno è stata una 1000Miglia molto sofferta sopratutto per il grande caldo e per i tanti chilometri che abbiamo dovuto “macinare”. La quarta tappa è stata semplicemente massacrante, una tappa composta da poche prove su 500 Km di tracciato. Questo porta a perdere un po’ di lucidità anche se abbiamo puntato verso una necessaria e buona idratazione. Ogni prova contava, non avevamo margine di errore.

La tappa che hai trovato più impegnativa?

Una delle tappe più impegnative oserei dire la quarta tappa, da Cervia a Viareggio, una giornata e un percorso ripeto,  a dir poco massacrante, un tracciato fatto di prove sul passo della Cisa dopo aver percorso 450 Km. In questo caso chi sbaglia meno si può dire che vinca.

La prima tappa come l’hai trovata?

La prima è stata in zona pianeggiante, eravamo freschi, la stanchezza era ancora poca. Quando si parte si è entusiasti, positivi, carichi e le prove erano piuttosto facili. Le difficoltà vere e proprie sono iniziate a incalzare fra la terza tappa e la quarta, quando gli equipaggi iniziano a essere più provati.

Cosa ne dici di Erejomovich, un argentino che francamente non ho mai sentito menzionare come possibile vincitore alle scorse edizioni?

Devo ammettere essere stato una sorpresa, in genere si posizionava  sempre fra la quarta e quinta posizione. Quest’anno so che si è allenato moltissimo e ha cercato di vincere con uno sforzo immane e una resistenza che gli fa onore. E’ da otto anni che cresce per vincere la 1000Miglia.

Tonconogy e Erejomovich si conoscono certamente, corrono per lo stesso team?

Nonostante siano due piloti argentini e si conoscano bene, non credo corrano nel medesimo team.

Com’è andato Tonconogy, uno degli avversari più temibili?

Tonconogy ha perso un po’ nella seconda tappa ma si è rimesso in gioco con grande maestria aggiudicandosi il terso podio. In questo caso sono i centesimi di secondo a fare la differenza….. Il combattimento è stato incredibile. Pensa che per quanto ci riguarda  abbiamo vinto con una differenza dal secondo posto conquistato dal Erejomovich con soli 200 punti su 97000. In passato ho vinto ancora con circa 1000 punti sul secondo classificato. Quest’anno la forbice si è ristretta. La 1000Miglia se proseguirà di questo passo sarà sempre più impegnativa. Più gareggiano piloti di grande spessore e più mi diverto, per un pilota è il massimo.

Aliverti, un bravo driver bergamasco com’è andato? Quando abbiamo fatto due parole ai Paddok non mi sembrava molto positivo nella previsione di una possibile vittoria….

Aliverti che l’anno scorso si è guadagnato il terzo posto facendolo entrare nella cerchia dei driver professionisti e molto temibili, è stato sfortunato. Un guasto alla vettura ha messo a dura prova la gara per questo equipaggio, tuttavia anche la vettura non aveva un gran coefficiente ma ne era consapevole.

Per questo ti avrà preannunciato che difficilmente avrebbe vinto. Se fosse andato tutto regolare stimo che l’avvocato si sarebbe posizionato fra il decimo e il quindicesimo posto nella graduatoria. Devo ammettere che se così fosse stato avrebbe fatto comunque una buonissima gara dato il coefficiente della vettura piuttosto basso. E’ un bravissimo driver.

Alla fine da cosa dipende l’esito di una 1000Miglia?

L’esito positivo di una gara di regolarità dipende da più fattori, non solo dal pilota. Il driver è la punta dell’iceberg, l’uomo di punta ma non è tutto. Da solo il pilota può far poco. Il dominio del pilota può essere giustificabile nelle gare di velocità. In questo caso è lui che alla fine decide se dare più gas o meno, se superare in un certo punto, se osare o meno. Nella regolarità è un po’ diverso. La gara in questo caso è di precisione. Il buon esito di una corsa di regolarità dipende anche dal coefficiente della vettura oltre che, dalla bravura del navigatore. Oserei dire che è una sinergia fra pilota, navigatore e autovettura, un tutt’uno, un grande lavoro di squadra. Per comprendere bene questo tipo di corsa sarebbe opportuno partecipare a qualche gara di questo genere, a questo punto ci si renderebbe un’idea completa di cosa sia una gara di regolarità. Nel nostro abbiamo tre punti a nostro favore. Il nostro navigatore, Fabio Salvinelli, è un navigatore molto esperto ma anche un bravo pilota e la nostra vettura ha un coefficiente molto alto.

Alcuni dicono che ti alleni poco, altri tanto, divenire un’icona dell’automobilismo porta alla nascita di leggende. Quanto ti alleni realmente?

In realtà mi alleno un mese prima della corsa, dopotutto la macchina ci arriva circa un mese prima della gara. Partecipo a un paio di gare preparatorie e poi faccio un po’ di allenamento. Un vantaggio per me è che conosco bene la vettura che usiamo dal 2018. Una Alfa Romeo meravigliosa 1750 cui abbiamo curato la preparazione e la ristrutturazione appena acquistata dall’attuale proprietario. In seguito la proprietà ci ha scelto per le gare e a oggi partecipiamo con vero piacere.

Avete preparato voi la macchina quindi?

Si mio padre in primo luogo, era elettrauto ma ha da sempre una passione incredibile per il mondo dell’automobilismo storico. La macchina è stata preparata da noi. Mio padre conosce i migliori meccanici e carrozzieri di questo mondo molto particolare dell’automobilismo e ha preparato una macchina vincente. Una grande fortuna è il coefficiente alto per le caratteristiche insite della vettura. Nelle edizioni 2018 e 2019 ricordo il terzo e secondo posto vinti a quelle 1000Miglia ma dal 2020 avendo risolto alcune problematiche della vettura siamo partiti al massimo e abbiamo iniziato a vincere ai livelli di oggi. La macchina oggi risponde davvero molto bene posso dire “vada come un orologio”.

Dopo questa bellissima intervista ringraziamo il driver Andrea Vesco vincitore di sei 1000Miglia consecutive, per la disponibilità e vi diamo appuntamento alla prossima gara di regolarità che seguiremo fra nei prossimi mesi.

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Nicola Migliorini
Author: Nicola Migliorini

Nicola Migliorini è Direttore Responsabile del media www.mondooggi.com, blogger, giornalista generalista con incarico a 360 gradi.

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